Sarà che sono nuovo di questo forum, ma non riesco a capire in quale sottosezione inserire i miei post.
Comunque sia, volevo chiedere cosa ne pensate delle terapie a lunghissimo termine.
Posso parlare di un caso molto concreto: la mia compagna, con cui ho iniziato la relazione nel 1999 e con la quale conviviamo da fine 2001, è ancora in terapia settimanale. A parte dei brevi periodi in cui ha interrotto (presumo perché non riusciva a coprire le spese - e mai si sarebbe permessa di chiedere supporto a me, perché avrebbe ricevuto un secco no) continua ad andare da questa specialista di Venezia.
Allora, mi chiedo, non è questa la dimostrazione di un fallimento totale della terapia psicologica? Ritengo che un bravo specialista debba accompagnarti per un periodo limitato della vita, non allungare il brodo in modo così scandaloso. Mi chiedo altresì se questa specialista non ci marci e, d’altro canto, la mia compagna la ritenga una stampella psicologica, senza la quale ritiene di non essere in grado di andare avanti.
Quando accenno alla mia compagna che sarebbe il caso di smettere, lei non vuole sentire ragioni e scatta sulla difensiva.
Non vedo soluzione. Ma che senso ha continuare una terapia in questo modo, quando ho il sentore che sia diventato più un’abitudine che un reale salvavita.