Che fare?

[Fernd]

Sono d'accordo sull'interazione delle diverse sfere, ma appunto per questo motivo una lettura esclusivamente razionale di un problema come questo risulta semplicistico. E pensare che un problema possa essere semplice per altri, mentre da noi è vissuto come irrisolvibile, di certo non aiuta. Siamo quasi coetanei, non sono certo un romanticone, ho avuto una vita estremamente difficile e sono finora sopravvissuto, non mi ritengo uno stupido, eppure in questa situazione che vedo senza via d'uscita sono arrivato perfino ad avere pensieri suicidi. Ho già chiesto aiuto ad amici, che in un modo o nell'altro si sono defilati e a terapeuti che non hanno nemmeno preso davvero in mano il problema. Per questo ho chiesto aiuto qua, non so più che fare.

[Navigator63]

Sono d'accordo sull'interazione delle diverse sfere, ma appunto per questo motivo una lettura esclusivamente razionale di un problema come questo risulta semplicistico.

Ma le emozioni ti confondono le idee. Mentre la ragione, si spera, magari te le chiarisce.
Poi ovviamente anche la ragione ha i suoi limiti. Non è qualcosa di magico.

Però nella mia visione sono la ragione e la consapevolezza (che vanno oltre la semplice razionalità) a portarci fuori dai casini.
(quantomeno a volte)

ho avuto una vita estremamente difficile e sono finora sopravvissuto, non mi ritengo uno stupido, eppure in questa situazione che vedo senza via d'uscita sono arrivato perfino ad avere pensieri suicidi.

Con questo passato, è probabile che il tuo problema nasca da qualche ferita emotiva che ha le sue radici nel passato (solitamente nell'infanzia).

Il che vuol dire che il tuo vero problema non è questa donna, o la vostra relazione, ma il trauma inconscio ad essi collegato (per esempio tua madre che non ti ha amato come avresti voluto, o non ti ha fatto sentire amato).
In altre parole il problema vero è dentro di te - anche se sembra fuori (lei, la relazione, l'amore, ecc.). Per cui finché ti fissi su di lei, non ne esci.

Ho già chiesto aiuto ad amici, che in un modo o nell'altro si sono defilati e a terapeuti che non hanno nemmeno preso davvero in mano il problema. Per questo ho chiesto aiuto qua, non so più che fare.

Purtroppo ho realizzato che in giro ci sono molti terapeuti poco capaci, o cmq non all'altezza. Trovarne uno davvero bravo non è facile.
Qui puoi trovare chi ti ascolta e magari una "spalla su cui piangere", ma certamente non una terapia.

Io ho cercato di darti qualche spunto di partenza... ma certamente è ben poco, rispetto a quello di cui avresti bisogno.
Un abbraccio

[Fernd]

Navigator63 siamo quasi coetanei e so che sei una persona matura e intelligente con la quale si può parlare liberamente. Giochiamo un po' a fare gli psicologi, può anche andare bene, ma qua siamo tutti tra "amici" più o meno sulla stessa barca. Il tipo di confronto che cerchiamo credo sia questo, quello che si può avere tra amici, anche se non ci conosciamo. Purtroppo ci sono problematiche non affrontabili in altro modo. O almeno non ne conosco. Anche un terapeuta bravo non può che parlare solo di me, non sentendo l'altra persona e continuando a ipotizzarla come "sana". E vedo che invece è molto facile per una donna che si trovi in certi tipi di difficoltà simili alle mie trovare immediato e generale sostegno, appoggio e difesa contro l'altra parte che al contrario si presuppone sempre parte forte e colpevole. Ovvio che il mio vissuto e problematiche fanno parte della mia difficoltà a valutare la situazione, dato che sono consapevole della loro influenza, che però non è totale. Quello che vorrei io non è la conferma che è lei la "cattiva" o trovare il coraggio di mollarla con un calcio in c*lo. Mi trovo in una specie di trappola in cui ogni tipo di scelta mi si ritorce contro in ogni modo. E' una situazione molto delicata. In altri casi non ho avuto problemi a lasciar perdere rapporti non sani. Io vorrei trovare il modo di risolvere il problema. Non mi importa chi ha torto. Vorrei solo trovare il modo per risolvere il problema. Lo so, siamo fatti di tante sfaccettature, La ragione può aiutare a risolvere i casini della vita, ma se la vita che viviamo ha o no un senso non può dircelo la ragione. Ciao, un abbraccio

[Navigator63]

Io vorrei trovare il modo di risolvere il problema.

A volte ci sono problemi che non possono essere risolti.
In quei casi, l'unica via di uscita è riconoscere la propria impotenza, arrendersi e andare avanti.
Altrimenti ci danniamo per trovare una soluzione... che non esiste.

Se il tuo caso fosse uno di questi (io non posso saperlo), sei disposto a riconoscerlo?

Mi trovo in una specie di trappola in cui ogni tipo di scelta mi si ritorce contro in ogni modo.

In quei casi, qualsiasi cosa fai, sbagli. Proprio perché non c'è soluzione o via d'uscita.
Per cui, "damned if you do, damned if you don't".

se la vita che viviamo ha o no un senso non può dircelo la ragione

Quel senso sei tu a decidere se c'è o meno. Non viene da fuori. Nessuno può dirtelo. Nessuno può deciderlo per te.

[Alessandro83]

Ti capisco! Per esperienza personale sono stato anch'io con un ragazza cosi, sempre fredda, poche espressività facciali, da non riuscire a capire molte volte se era serena o se aveva la luna storta. Molto sensibile, ma non riusciva ad esprimere i suoi sentimenti, li esprimeva a modo suo e sono convinto che lei ci teneva tanto a me, come io tenevo a lei. All' inizio pensavo che fosse una cosa momentanea, che avesse bisogno di fidarsi e che col tempo si sarebbe sciolta, ma lei era cosi, ed è stata sempre cosi, ma la cosa si stava facendo pesante. Io credo che i pilastri di un rapporto siano l'empatia e il dialogo, ma lei la maggior parte delle volte alzava i muri! La maggior parte di queste persone sono consapevoli del loro problema, ma sono convinte di non poter cambiare. Questo non è un normale tratto del carattere, ma un disturbo della personalità. Ho fatto molte ricerche al riguardo e l'argomento è lungo. Spero che tu non ti riveda nella mia storia.