_dreamer._ ha scritto:ciao a tutti non so se lo leggerete mai ma ho bisogno di sfogarmi
Ciao Dreamer, e benvenuta
Anche se magari non molti risponderanno, ce ne saranno sicuramente alcuni che ti leggeranno. Questo è uno degli ambienti più accoglienti che io abbia mai visto in Rete.
Mi permetto di darti qualche suggerimento (con link a scritti sugli argomenti), perché sono un ex "timido patologico" e ricordo ancora quanto fosse devastante...
quando ero piccola non ho mai avuto questi tipi di problemi.
Questo è sia un buon segno (perché vuol dire che la tua vera natura è socievole, quindi puoi recuperarla), che un possibile indizio che qualcosa è successo ad un certo punto, che ti ha segnata e ti ha indotto verso la timidezza.
E' importante capire che
la timidezza non è un tipo di carattere, bensì
una forma di difesa: in pratica, essere timidi ci "difende" da eventuali pericoli sociali (essere giudicati, essere respinti, essere feriti...).
Quindi
ogni timidezza nasce da qualche paura: quando identifichiamo di cosa abbiamo paura, possiamo cercare di superarla.
ero triste oggi perché andando su Instagram vedo tutti i miei coetanei uscire ridere festeggiare
Attenzione che
le vite mostrate sui social network spesso non corrispondono alla vita reale: ci si mostra al meglio, nascondendo i propri "lati oscuri".
Molti di quelli che vedi sorridere sui social, in privato hanno paure, difficoltà e sofferenze simili alle tue.
ci provo ad aprirmi? certo che ci provo ma alla fine va sempre tutto male
E' normale, perché la persona timida ha sviluppato quei meccanismi di difesa inconsci, che la sabotano e le mettono i bastoni tra le ruote.
E' un po' come un'auto con il freno a mano tirato: anche se premi l'acceleratore e guidi bene, viaggerà sempre con fatica e in modo stentato.
E' bene provare ad aprirsi e ad andare incontro agli altri (piuttosto di chiudersi in casa), ma va ricordato che per uscirne davvero bisogna "andare a fondo": identificare le ferite e le paure che ci condizionano, e risolvere quelle. Non basta "provare e buttarsi" (come spesso ci consigliano).
Per esempio se sono
paralizzato dalla paura del giudizio (molto comune), devo prima diventare consapevole di quella paura, guardarla in faccia, vedere come mi manovra (come filli di un burattino), e poi imparare a non dare più peso ai giudizi altrui.
E' un lavoro complesso, che richiede tempo, pazienza, e fare tanti piccoli passi.
pero ammetto che ho legato con delle persone che stanno in quinto persone carinissime ma poi ripenso che il prossimo anno non ci saranno e quindi mi ritroverò di nuovo da sola.
Beh, al giorno d'oggi è facile restare in contatto anche con persone che non frequentano lo stesso ambiente. Quello non dovrebbe essere un ostacolo.
Non sarà che, sotto sotto,
hai paura di valere poco (altra paura molto comune), e che quindi loro non avranno interesse a frequentarti... per cui non ti viene nemmeno da restare in contatto?
vorrei tanto essere una di quelle persone estroverse
Beh, potresti partire pensando che puoi diventarlo
E' un po' come dire che se ami la musica, ma non sai suonare il piano, puoi impegnarti ed imparare a suonarlo!
Ogni cosa a cui teniamo davvero possiamo impararla; basta essere disposti a "pagarne il prezzo".
Ti lascio con un ultimo suggerimento su
alcuni metodi per piacere agli altri: a volte bastano piccole cose, piccole attenzioni, per suscitare negli altri un'impressione positiva ed essere benvoluti.
Se sai dove vuoi arrivare, ogni passo ti porterà in quella direzione. L'importante è non smettere di camminare