da Sagittario86 » 16/09/2021, 22:35
Come ti capisco, ci sto lavorando anchio per superare questa ansia da lavoro, purtroppo quando non lavori per anni ti vengono delle paranoie assurde, nel mio caso entro in uno stato di ansia anticipatoria, da prestazione, che purtroppo mi fa vivere male l'attesa per un colloquio o il lavoro stesso, ma è solo l'attesa che mi frega, non il lavoro in sè o interagire con altre persone, è un problema mentale che sto cercando di superare con l'aiuto di un esperto, quando subisci traumi in generale, nel mio caso in ambito lavorativo, diventa tutto più difficile, ma come dico sempre si può risolvere qualunque problema, basta volerlo, accettare le proprie difficoltà, i propri limiti, e superarli. Ne approfitto per sfogarmi un pò, stai parlando con una persona che a causa del lavoro è quasi impazzita, escludendo gli ultimi due anni, nei due anni precedenti sono arrivato addirittura a odiare il lavoro, non cercarlo più e sostanzialmente odiare me stesso e la società in cui viviamo, è sempre stato il mio punto debole, e purtroppo/per fortuna il lavoro è un aspetto fondamentale della vita, non solo per crearti una vita indipendente, toglierti delle soddisfazioni, ma è anche collegato alla soddisfazione personale, alla sfera sentimentale, avendo poche risorse a disposizione, non potendo permettermi nemmeno di pagare una cena a una ragazza preferisco rinunciarci in partenza, e quindi se conosco una ragazza interessante non ci provo nemmeno perchè purtroppo mi sento in difetto, mi vergogno. E' un bel casino, solo chi c'è passato come te può capire fino in fondo cosa si provi a sentirsi smarrito, non riuscire a capire perchè nel pieno della tua vita, delle tue forze, la società non ti permette di realizzarti, di crearti un futuro. Il volontariato mi ha aiutato e mi aiuta molto a livello sociale, ho tanti amici, un migliore amico, insomma qualche soddisfazione me la tolgo però senza uno stipendio non è una vita piena, soddisfacente, devi rinunciare ad un sacco di cose, e se non sai come gestire alcuni pensieri, stati d'animo, arrivi ad un punto di rottura e poi devi fare il doppio della fatica per ritrovare un equilibrio. Spero in futuro di riuscire a superare questo mio problema, che sostanzialmente è un pò come quel magone che ti viene prima di una partita, di una competizione, di un torneo, chi ha praticato sport sa di cosa sto parlando, un magone che sparisce pochi secondi dopo il fischio d'inizio. Nel mio caso c'è anche la paura del fallimento, di non farcela, di non essere all'altezza quando in realtà sono tutte paranoie che ti crei a causa di traumi passati, spero che anche tu possa uscirne. Nel tuo caso è più grave la situazione perchè hai un grosso problema sociale, nella vita è impensabile non avere rapporti, la vita è rapporti sociali, è l'aspetto più importante, forse anche del lavoro stesso, avrai sempre a che fare con persone, che sia per andare a pagare le bollette alla posta, un bar, un mezzo di trasporto, un corso, un'attività, se rifiuti le relazioni sociali è come se rifiutassi di vivere, pensaci. Ti consiglio di fare volontariato, gli spieghi come stanno le cose, con la massima sincerità, gli dici che hai un problema di ansia sociale, che vorresti superarlo e secondo me potresti risolverlo quel problema, ti sbloccheresti, i problemi che ci facciamo sono molto più piccoli di quello che immagini, e poi diciamocelo, se hai degli amici la vita è molto più bella, non credi? Non so cosa ti abbia spinto ad avere paura del prossimo ma ricordati che non esistono solo persone superficiali/cattive/deleterie/distruttive ma anche persone straordinarie, che vale davvero la pena di vivere, è in quel mondo potresti vedere le cose da un'altra prospettiva secondo me, che poi è quello che è successo nel mio caso. Fatti forza, ce la puoi fare.