Quando sei patologicamente paranoica a livello relazionale, non sai mai se quello che percepisci sia frutto della tua immaginazione o ti dimostri semplicemente una ragazza sveglia che riesce ad intuite quando si sta imbattendo in un rapporto tossico. Che sia un legame d’amicizia, di coppia o di famiglia, non importa. Più stretta è la relazione, più si ha paura di perderla. È questo il problema. L’incertezza di non poter distinguere il sesto senso dalle fissazioni mentali che crea il tuo cervello, ti manda in panico. È paranoia? Stai esagerando? Non puoi mai esserne sicura. Immaginatevi di avere davanti un campanello d’allarme, palese e lucido, ma sapere di avere una mente che si sabota da sola. Succede che ti allontani, perché sei ferita dai tuoi stessi pensieri. Paura di non essere gradita, che le persone si siano stufate di te, e di conseguenza prendi la decisione inconscia di andare via. Nel peggiore dei casi, hai rovinato tutto tu.
So cosa vi sentite di dirmi: chiedi a quella persona chiarimenti. Si, ok. Non puoi farlo ogni giorno, sulla base di sensazioni. Risulterei pesante, oppressiva. Ed è un paradosso visto che tutto quello che sto trascrivendo sembra averlo partorito una ragazzina insicura ed esagerata. Ma non sono così, o almeno non quando so di essere osservata. Tutti ci siamo creati un personaggio, più o meno coerente alla nostra persona, e lo rispettiamo con un copione che si addice ad esso. Mettiamo in atto questa recita, indossando una maschera, tutti i giorni con le nostre decisioni, neanche ce ne rendiamo conto. Ed io ho scelto di non far trasparire il fatto che se tengo a qualcuno rischio di avere l’ansia di perderlo da un momento all’altro. Forse perché non mi merito cose belle.
Perché meritarmi qualcuno che mi vuole nella sua vita per davvero?
Sto iniziando a pensare di dover mettere un freno, ancora più saldo di quello attuale, con le persone. Se solo imparassi a tenere lontano le relazioni sociali, non mi ridurrei a questo. Continuano ad entrare ed uscire troppo velocemente individui nella mia vita, che sto iniziando a stancarmi. Le persone creano un abitudine, una routine, un sentimento. E non voglio dovermi rialzare ogni volta, raccogliere i cocci e dimenticare tutto. Si, le persone sono in continuo mutamento e cambiano idea sul tuo conto, ma non mi piace l’effetto che provocano al mio umore quando se ne vanno.
Ho sempre avuto la consapevolezza che scrivere i miei pensieri mi facesse sentire meglio, ma ho la vaga impressione che questa volta sia diverso. Non so neanche se quello che ho detto abbia un senso. Solo provate a non giudicarmi.