germano ha scritto:Il punto è che uno può anche essere bravo a gestirla e provare "solitude" e non "loneliness", ma dopo un po' si ha voglia anche di contatti sociali.
Poi c'è anche un altro aspetto che secondo me è FONDAMENTALE: per godere della solitudine bisogna sapere di avere gente che ci vuole bene, che ci apprezza, che ci cerca.
Non c'è solitudine più bella di quella passata a coltivare i propri interessi mentre il cellulare continua a notificarci messaggi di persone che ci chiedono cosa facciamo stasera o che ci invitano. Sono una magnifica seccatura.
Non c'è solitudine più brutta di quella che in teoria si potrebbe sfruttare per coltivare i propri interessi, ma da mesi il cellulare suona solo quando ci chiamano i call-center.
Infatti l'ideale sarebbe l'equilibrio tra i momenti soli e i momenti in compagnia, ovviamente quella giusta. Una volta ce l'avevo questo equilibrio.
Conosco persone che hanno bisogno di compagnia anche per andare a comprarsi una maglietta e stanno raramente da sole, e se per sfortuna gli capita di ritrovarcisi non lo sopportano e non sanno farlo.
Si, l'essere umano è un animale sociale ma non dimentichiamo che è autoreferenziale, e alla fine dipende tutto da come stiamo con noi stessi...se non stai bene non ti godi nè la solitudine nè la compagnia, anzi può farti stare peggio se non è quella adatta al momento. Sono d'accordo che è bello godersi la solitudine quando sappiamo di essere desiderati, è lo scenario più facile da affrontare...i gruppi whatsapp e le chat ogni tanto squillano, ma non mi fanno sentire importante, certe persone scrivono perchè cercano la loro affidabile dispensatrice di consigli personale, ma in realtà non gli importa di me, lo fanno solo per loro stessi. E da un po' ho smesso di fare l'amica di supporto, quindi meglio che il telefono squilli per i call center.
Ci sarà dell'altro, e andrà meglio, prima o poi. O almeno è quello che spero. Nel frattempo, covid permettendo, cercherò delle amicizie superficiali per divertirmi.