Mr.Eric ha scritto:Hystèria ha scritto:Il fatto è che giustamente tu dici che tua mamma non sta bene e non puoi abbandonarla e che le tue sorelle non ti aiutano. Ma sicuramente le tue sorelle lavoreranno/studieranno/avranno una famiglia quindi vuoi o non vuoi la mamma tocca a te.
E' giusto? No. Ci puoi fare nulla? Non penso.
Ecco, questa è una di quelle robe che mi triggerano da morire. Non ce l'ho con te eh, Hystèria... sia chiaro
ma mi riferisco proprio al concetto. Concetto che molti danno per scontato e d'obbligo, ma che trovo estremamente ingiusto e in fin dei conti sbagliato. VeraVita ha tutto il diritto di crearsi la propria vita esattamente come hanno fatto le altre sorelle. Non è obbligata ad essere la martire di turno... ha il diritto di vivere liberamente come tutte le altre. Odio le situazioni in cui una persona si ritrova (spesso senza sceglierlo) ad avere tutto il peso sulle spalle mentre chi le sta intorno se ne fotte alla grande. Ora.. ok che le circostanze sono quelle che sono e viene quasi automatico che se ne occupi lei vivendo lì e non lavorando mentre le altre sorelle lavorano/studiano o fanno il diamine che fanno... Ma trovasse (o volesse cominciare) un nuovo percorso di vita, iniziasse a lavorare o trovasse "l'amore", anche lei avrebbe tutto il diritto di fare come tutte le altre. Ovviamente non significa abbandonare la mamma a sé stessa, ma dividersi gli obblighi, doveri e responsabilità in parti uguali tra tutti. Non che VeraVita si tiene l'85% del peso sulle spalle e le altre solo il 5% ognuna. Bella la vita così. Che facciano anche loro qualcosa. E che c***o... non sei la str***a di turno VeraVita. Hai diritto alla serenità e realizzazione personale anche tu come tutti. Che poi tutto ciò che dico lo dico in funzione del tuo caso specifico... fossi figlia unica il discorso sarebbe magari diverso. Ma non lo sei! Poi comunque, a prescindere, l'andare a vivere per i fatti propri e iniziare una propria vita non preclude la possibilità di conciliare le cose. Non devi per forza trovarti un lavoro in Alaska a milioni di km di distanza... avessi la fortuna di trovarti qualcosa lì vicino, potresti vivere lì vicino e aiutare comunque tua mamma... passando a trovarla o facendo tutto quello che devi fare, ma per poi tornare alla tua sacrosanta vita.
Grazie di cuore per la tua gentilezza e sensibilità e grazie inoltre di avermi difesa nei confronti di Devander che purtroppo, forse, non avendo vissuto certe situazioni estreme, non può capire. Beato lui, che ha tutto perfetto e indiscesa. Poi, non sono voluta entrare nei dettagli un po' per via della privacy e un po' perché non mi andava di annoiare. Forse, per questo pare confuso. Ad ogni modo, ti ringrazio molto della sensibilità. Se avessi avuto una vita perfetta non me ne sarei stata qui, cercando qualche soluzione o parola di conforto. Avrei, contattato un'amica o il mio fidanzato. Invece, per qualcuno, ogni volta è una scusa per farmi sentire in colpa. Per carità le cose si potrebbero fare sempre meglio e via discorrendo. Ma addirittura arrivare a dirmi in maniera velata che mi invento le cose.. sai, però che penso? Che le persone vedono negli altri ciò che sono. Non sempre le cose dipendono da noi. Io prima di finire disoccupata (per una scelta non mia, nel senso per il famoso green pass) ho lavorato per ben 10 anni. Mi sono sempre data da fare. Ho sempre lavorato. Per il fidanzato è una faccenda lunga che non voglio annoiare inoltre sono affari miei. Ma lasciamo perdere. Nel senso che se non si vivono certe esperienze o chi non ha questi problemi, non può capire. Non voglio dire che non ci sia soluzione ma semplicemente tanto facile non è. Grazie per tutto l'ascolto, i buoni consigli e la gentilezza. Te ne sono profondamente grata :")