Silurato pure dalla psicologa..

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Silurato pure dalla psicologa..

Messaggioda zaruel » 18/03/2023, 14:54



il problema principale è che per prima cosa se fossi al posto tuo, troverei i problemi della "siluratura" piuttosto che rifare la stessa cosa con un'altra psicologa
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zaruel
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Messaggioda Mark91 » 08/04/2023, 14:18



zaruel ha scritto:il problema principale è che per prima cosa se fossi al posto tuo, troverei i problemi della "siluratura" piuttosto che rifare la stessa cosa con un'altra psicologa

il punto per cui sono stato "scaricato" è sostanzialmente, che tutti i miei problemi di mancata accettazione, dipendono dalla mia condizione fisica, e su quello nessuno può farci nulla. A differenza di chi è depresso o soffre di fobia sociale e non sà il motivo, io il motivo lo conosco bene, risolto quello risolverei tutto ma purtroppo non mi è possibile, per cui l' alternativa è accettare la cosa, ma non ci riesco, sono sempre stato abituato fin da piccolo a negare l' evidenza a tutti i costi, per "tirare avanti" ora arriva il conto....

Un pò come girare in macchina, senza una ruota, con un faro spento e penzolante, ammortizzatori scoppiati e i freni mezzi andati, ma al posto di blocco negare a tutti i costi qualsiasi problema dell' auto ti venga contestato, (pur sapendolo), e che guidi benissimo come tutti gli altri senza alcun pericolo, e che i vigiili in questione farebbero meglio a cambiare mestiere....ecco è sostanzialmente questo che ho fatto per 30 anni con la mia vita
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Messaggioda Cordis » 08/04/2023, 15:08



La cattiva condizione fisica può essere una tragedia, ma tu stesso dici che i tuoi problemi emotivi vengono da come ci hai convissuto (negazione) non dalla condizione in se.
Sono due cose separate.
La cattiva condizione fisica non implica per forza una brutta vita, non è che disabili e tetraplegici si suicidano in massa.
E d'altra parte se "guarissi" all'improvviso non è che improvvisamente ti sentiresti anche bene, dovresti comunque mparare a vivere bene con te stesso e con gli altri. Cosa che puoi cercare di fare anche adesso.
Riprova con la psicoterapia, magari con un altra persona.
Ad esempio, io non so cos'hai te, ma ho presente un amico, che ora non c'è più, era sempre all'ospedale per una grave patologia, li furono gli stessi medici del reparto ad indirizzarlo da uno psicologo che si occupava gia di altri pazienti con patologie simili.
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Cordis
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Messaggioda Anonimanessuno » 09/04/2023, 21:25



Cordis ha scritto:La cattiva condizione fisica può essere una tragedia, ma tu stesso dici che i tuoi problemi emotivi vengono da come ci hai convissuto (negazione) non dalla condizione in se.
Sono due cose separate.
La cattiva condizione fisica non implica per forza una brutta vita, non è che disabili e tetraplegici si suicidano in massa.
E d'altra parte se "guarissi" all'improvviso non è che improvvisamente ti sentiresti anche bene, dovresti comunque mparare a vivere bene con te stesso e con gli altri. Cosa che puoi cercare di fare anche adesso.
Riprova con la psicoterapia, magari con un altra persona.
Ad esempio, io non so cos'hai te, ma ho presente un amico, che ora non c'è più, era sempre all'ospedale per una grave patologia, li furono gli stessi medici del reparto ad indirizzarlo da uno psicologo che si occupava gia di altri pazienti con patologie simili.


Beh dipende, non a tutti piace fare una pagina social dove parlano del loro problema di salute recitando la parte degli eroi. E poi questa moda del body positive fa ampiamente schifo. Perché devo accettare me stessa per una cosa che ha l’1% della popolazione? Perché devo andare fiera e scrivere che mi sento bella anche con uno strabismo? Mi fanno veramente pena quelle persone che si “mettono a nudo” dicendo che si accettano perché sono grasse, hanno l’acne o le smagliature, NON è la stessa cosa.
Avere un problema di salute non corrisponde ad essere brutti, nessuno ti guarda come se fossi brutto, ti guardano come se fossi un errore, questa è la differenza. Un brutto ha relazioni normali e possibilità normali. Una persona con un problema di salute “brutto da vedere” no. E non viene nemmeno capita.
Andare dallo psicologo per accettarlo? Ma accettare cosa? Cosa dice di magico lo psicologo per farmi accettare che sono diversa? Che non è colpa mia se sono strabica? Esticaxxi?
Ti rispondo per mark dicendo che se fossi “normale” si, la mia vita cambierebbe di botto. Se mi piacesse qualcuno andrei a provarci anziché inventare scuse che non stanno in piedi per non incontrarlo. Al lavoro la smetterei di sentirmi meno degli altri. Avrei la vita convenzionale che hanno i miei colleghi della mia età, lo stipendio a fine mese, le vacanze, le storie insta con il figlio nato da poco, andare in palestra senza coprirmi la faccia con la visiera del cappello e cose così. Ah, ma soprattutto parlare con qualcuno senza sembrare una ritardata mentale che ha appena iniziato a parlare.
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Messaggioda Cordis » 09/04/2023, 22:05



Contestualizza: tentavo di rispondere a mark
Prego accomodati: rileggi i suoi post e dagli tu una risposta migliore.
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Messaggioda Sagittario86 » 10/04/2023, 21:28



Mark91 ha scritto:
zaruel ha scritto:il problema principale è che per prima cosa se fossi al posto tuo, troverei i problemi della "siluratura" piuttosto che rifare la stessa cosa con un'altra psicologa

il punto per cui sono stato "scaricato" è sostanzialmente, che tutti i miei problemi di mancata accettazione, dipendono dalla mia condizione fisica, e su quello nessuno può farci nulla. A differenza di chi è depresso o soffre di fobia sociale e non sà il motivo, io il motivo lo conosco bene, risolto quello risolverei tutto ma purtroppo non mi è possibile, per cui l' alternativa è accettare la cosa, ma non ci riesco, sono sempre stato abituato fin da piccolo a negare l' evidenza a tutti i costi, per "tirare avanti" ora arriva il conto....

Un pò come girare in macchina, senza una ruota, con un faro spento e penzolante, ammortizzatori scoppiati e i freni mezzi andati, ma al posto di blocco negare a tutti i costi qualsiasi problema dell' auto ti venga contestato, (pur sapendolo), e che guidi benissimo come tutti gli altri senza alcun pericolo, e che i vigiili in questione farebbero meglio a cambiare mestiere....ecco è sostanzialmente questo che ho fatto per 30 anni con la mia vita


Se non accetti te stesso per quello che sei, se non accetti la realtà in cui vivi non potrai mai migliorare quindi starai sempre male. Io fortunatamente sto bene fisicamente ma se dovesse ad esempio capitarmi un incidente e perdo una gamba all'inizio sarebbe dura da accettare ma col tempo, lavorando su me stesso, lo accetterei e andrei avanti per la mia strada. Finchè non farai questo passo nemmeno il pelè degli psichiatri ti potrà mai dare una mano. Il cambiamento inizia da te stesso, vuoi stare male x sempre oppure vuoi provare a cambiare le cose, la tua vita, che è la cosa più importante?
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Messaggioda Mark91 » 24/04/2023, 16:43



Sagittario86 ha scritto:
Mark91 ha scritto:
zaruel ha scritto:il problema principale è che per prima cosa se fossi al posto tuo, troverei i problemi della "siluratura" piuttosto che rifare la stessa cosa con un'altra psicologa

il punto per cui sono stato "scaricato" è sostanzialmente, che tutti i miei problemi di mancata accettazione, dipendono dalla mia condizione fisica, e su quello nessuno può farci nulla. A differenza di chi è depresso o soffre di fobia sociale e non sà il motivo, io il motivo lo conosco bene, risolto quello risolverei tutto ma purtroppo non mi è possibile, per cui l' alternativa è accettare la cosa, ma non ci riesco, sono sempre stato abituato fin da piccolo a negare l' evidenza a tutti i costi, per "tirare avanti" ora arriva il conto....

Un pò come girare in macchina, senza una ruota, con un faro spento e penzolante, ammortizzatori scoppiati e i freni mezzi andati, ma al posto di blocco negare a tutti i costi qualsiasi problema dell' auto ti venga contestato, (pur sapendolo), e che guidi benissimo come tutti gli altri senza alcun pericolo, e che i vigiili in questione farebbero meglio a cambiare mestiere....ecco è sostanzialmente questo che ho fatto per 30 anni con la mia vita


Se non accetti te stesso per quello che sei, se non accetti la realtà in cui vivi non potrai mai migliorare quindi starai sempre male. Io fortunatamente sto bene fisicamente ma se dovesse ad esempio capitarmi un incidente e perdo una gamba all'inizio sarebbe dura da accettare ma col tempo, lavorando su me stesso, lo accetterei e andrei avanti per la mia strada. Finchè non farai questo passo nemmeno il pelè degli psichiatri ti potrà mai dare una mano. Il cambiamento inizia da te stesso, vuoi stare male x sempre oppure vuoi provare a cambiare le cose, la tua vita, che è la cosa più importante?


Si, ma è come se ti dicessi: "non devi essere triste per quella X cosa" è un emozione che non puoi controllare, al massimo puoi FINGERE di non essere triste, che è ben diverso. Non si accetta volontariamente un qualcosa, al massimo si può FINGERE di accettarla, che è quello che faccio da 30 anni...
Questo genera una frustrazione e una rabbia repressa spaventosa e pericolosissima per me e per gli altri, (2 giorni fà stavo per fare una cavolata grossa come il mondo ad un c***o di camionaro, perchè mi suonava prepotentemente che voleva strada, quando il limite su quella strada era 70 Km/h ed io addirittura facevo gli 80 Km/h, quindi non stavo andando affatto piano...non ci ho piu visto, mi sentivo come al solito prevaricato ed umiliato, da qualcuno che si crede superiore a te, l' ennesima prevaricazione.... volevo vederlo morto, ho frenato e l' ho tenuto a 20 all' ora dietro per 10 minuti buoni, poi vabbè altre cosette che non stò a dire qui.) e la cosa buffa è che stavo tornando da una rilassante giornata a San Marino, quindi non avevo pensieri particolari per la testa, ero sereno, e quasi "felice" per il pomeriggio trascorso, è bastato un niente, 2 strombazzate e sfanalate di un idiota solo perchè secondo lui andavo troppo piano, per rischiare di rovinarmi la vita per sempre :facepalm: è come se in quei momenti riemergesse tutto, come un vulcano che esplode dopo anni di quiete.
Non voglio nemmeno dire qui fino a che punto arriva la mia rabbia e i miei pensieri nei confronti del prossimo, mi dareste del "mostro senza scrupoli..." il mostro ce l' ho io dentro, una rabbia e una frustrazione mostruose che mi consumano giorno dopo giorno, e sono sempre li, in attesa, escono quando meno te lo aspetti.... :facepalm:
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Messaggioda Cordis » 25/04/2023, 16:25



è un emozione che non puoi controllare, al massimo puoi FINGERE di non essere triste, che è ben diverso. Non si accetta volontariamente un qualcosa, al massimo si può FINGERE di accettarla

Si è cosi
e fingere, dopo un po', inizia a far ribrezzo...

il mostro ce l' ho io dentro, una rabbia e una frustrazione mostruose che mi consumano giorno dopo giorno, e sono sempre li

Hey questo è buon segno! Sul serio!
Stai cominciando ad accorgertene!
Comunque non c'è nessun mostro, sono le tue emozioni, ne più e ne meno.
Le emozioni vanno placate con la chimica e la psicoterapia permette di capitalizzare il vantaggio.
Come un ciccione mostruoso, gli serve qualcosa per placare la fame senza abbuffarsi, ma deve anche imparare a mangiare sano.
L'alternativa è morire, oppure vivere all'inferno.
Nessuna delle due alternative è soddisfacente.

Ancora adesso mi è molto difficile dire queste cose senza bestemmiare e imprecare.
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Messaggioda Ief » 18/10/2023, 22:23



Mark91 ha scritto:
Sagittario86 ha scritto:
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zaruel ha scritto:il problema principale è che per prima cosa se fossi al posto tuo, troverei i problemi della "siluratura" piuttosto che rifare la stessa cosa con un'altra psicologa

il punto per cui sono stato "scaricato" è sostanzialmente, che tutti i miei problemi di mancata accettazione, dipendono dalla mia condizione fisica, e su quello nessuno può farci nulla. A differenza di chi è depresso o soffre di fobia sociale e non sà il motivo, io il motivo lo conosco bene, risolto quello risolverei tutto ma purtroppo non mi è possibile, per cui l' alternativa è accettare la cosa, ma non ci riesco, sono sempre stato abituato fin da piccolo a negare l' evidenza a tutti i costi, per "tirare avanti" ora arriva il conto....

Un pò come girare in macchina, senza una ruota, con un faro spento e penzolante, ammortizzatori scoppiati e i freni mezzi andati, ma al posto di blocco negare a tutti i costi qualsiasi problema dell' auto ti venga contestato, (pur sapendolo), e che guidi benissimo come tutti gli altri senza alcun pericolo, e che i vigiili in questione farebbero meglio a cambiare mestiere....ecco è sostanzialmente questo che ho fatto per 30 anni con la mia vita


Se non accetti te stesso per quello che sei, se non accetti la realtà in cui vivi non potrai mai migliorare quindi starai sempre male. Io fortunatamente sto bene fisicamente ma se dovesse ad esempio capitarmi un incidente e perdo una gamba all'inizio sarebbe dura da accettare ma col tempo, lavorando su me stesso, lo accetterei e andrei avanti per la mia strada. Finchè non farai questo passo nemmeno il pelè degli psichiatri ti potrà mai dare una mano. Il cambiamento inizia da te stesso, vuoi stare male x sempre oppure vuoi provare a cambiare le cose, la tua vita, che è la cosa più importante?


Si, ma è come se ti dicessi: "non devi essere triste per quella X cosa" è un emozione che non puoi controllare, al massimo puoi FINGERE di non essere triste, che è ben diverso. Non si accetta volontariamente un qualcosa, al massimo si può FINGERE di accettarla, che è quello che faccio da 30 anni...
Questo genera una frustrazione e una rabbia repressa spaventosa e pericolosissima per me e per gli altri, (2 giorni fà stavo per fare una cavolata grossa come il mondo ad un c***o di camionaro, perchè mi suonava prepotentemente che voleva strada, quando il limite su quella strada era 70 Km/h ed io addirittura facevo gli 80 Km/h, quindi non stavo andando affatto piano...non ci ho piu visto, mi sentivo come al solito prevaricato ed umiliato, da qualcuno che si crede superiore a te, l' ennesima prevaricazione.... volevo vederlo morto, ho frenato e l' ho tenuto a 20 all' ora dietro per 10 minuti buoni, poi vabbè altre cosette che non stò a dire qui.) e la cosa buffa è che stavo tornando da una rilassante giornata a San Marino, quindi non avevo pensieri particolari per la testa, ero sereno, e quasi "felice" per il pomeriggio trascorso, è bastato un niente, 2 strombazzate e sfanalate di un idiota solo perchè secondo lui andavo troppo piano, per rischiare di rovinarmi la vita per sempre :facepalm: è come se in quei momenti riemergesse tutto, come un vulcano che esplode dopo anni di quiete.
Non voglio nemmeno dire qui fino a che punto arriva la mia rabbia e i miei pensieri nei confronti del prossimo, mi dareste del "mostro senza scrupoli..." il mostro ce l' ho io dentro, una rabbia e una frustrazione mostruose che mi consumano giorno dopo giorno, e sono sempre li, in attesa, escono quando meno te lo aspetti.... :facepalm:



Ma può essere che il problema tuo non sia l'ansia ma un tratto border?
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Messaggioda Mark91 » 04/11/2023, 19:05



Ief ha scritto:
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zaruel ha scritto:il problema principale è che per prima cosa se fossi al posto tuo, troverei i problemi della "siluratura" piuttosto che rifare la stessa cosa con un'altra psicologa

il punto per cui sono stato "scaricato" è sostanzialmente, che tutti i miei problemi di mancata accettazione, dipendono dalla mia condizione fisica, e su quello nessuno può farci nulla. A differenza di chi è depresso o soffre di fobia sociale e non sà il motivo, io il motivo lo conosco bene, risolto quello risolverei tutto ma purtroppo non mi è possibile, per cui l' alternativa è accettare la cosa, ma non ci riesco, sono sempre stato abituato fin da piccolo a negare l' evidenza a tutti i costi, per "tirare avanti" ora arriva il conto....

Un pò come girare in macchina, senza una ruota, con un faro spento e penzolante, ammortizzatori scoppiati e i freni mezzi andati, ma al posto di blocco negare a tutti i costi qualsiasi problema dell' auto ti venga contestato, (pur sapendolo), e che guidi benissimo come tutti gli altri senza alcun pericolo, e che i vigiili in questione farebbero meglio a cambiare mestiere....ecco è sostanzialmente questo che ho fatto per 30 anni con la mia vita


Se non accetti te stesso per quello che sei, se non accetti la realtà in cui vivi non potrai mai migliorare quindi starai sempre male. Io fortunatamente sto bene fisicamente ma se dovesse ad esempio capitarmi un incidente e perdo una gamba all'inizio sarebbe dura da accettare ma col tempo, lavorando su me stesso, lo accetterei e andrei avanti per la mia strada. Finchè non farai questo passo nemmeno il pelè degli psichiatri ti potrà mai dare una mano. Il cambiamento inizia da te stesso, vuoi stare male x sempre oppure vuoi provare a cambiare le cose, la tua vita, che è la cosa più importante?


Si, ma è come se ti dicessi: "non devi essere triste per quella X cosa" è un emozione che non puoi controllare, al massimo puoi FINGERE di non essere triste, che è ben diverso. Non si accetta volontariamente un qualcosa, al massimo si può FINGERE di accettarla, che è quello che faccio da 30 anni...
Questo genera una frustrazione e una rabbia repressa spaventosa e pericolosissima per me e per gli altri, (2 giorni fà stavo per fare una cavolata grossa come il mondo ad un c***o di camionaro, perchè mi suonava prepotentemente che voleva strada, quando il limite su quella strada era 70 Km/h ed io addirittura facevo gli 80 Km/h, quindi non stavo andando affatto piano...non ci ho piu visto, mi sentivo come al solito prevaricato ed umiliato, da qualcuno che si crede superiore a te, l' ennesima prevaricazione.... volevo vederlo morto, ho frenato e l' ho tenuto a 20 all' ora dietro per 10 minuti buoni, poi vabbè altre cosette che non stò a dire qui.) e la cosa buffa è che stavo tornando da una rilassante giornata a San Marino, quindi non avevo pensieri particolari per la testa, ero sereno, e quasi "felice" per il pomeriggio trascorso, è bastato un niente, 2 strombazzate e sfanalate di un idiota solo perchè secondo lui andavo troppo piano, per rischiare di rovinarmi la vita per sempre :facepalm: è come se in quei momenti riemergesse tutto, come un vulcano che esplode dopo anni di quiete.
Non voglio nemmeno dire qui fino a che punto arriva la mia rabbia e i miei pensieri nei confronti del prossimo, mi dareste del "mostro senza scrupoli..." il mostro ce l' ho io dentro, una rabbia e una frustrazione mostruose che mi consumano giorno dopo giorno, e sono sempre li, in attesa, escono quando meno te lo aspetti.... :facepalm:



Ma può essere che il problema tuo non sia l'ansia ma un tratto border?

e che ne sò, mia zia soffriva di distubro borderline, ma era caratterialmente molto diversa da me, una pazza alcolizzata, da manicomio, ma non è il mio caso, tu dammi un fisico sano e decente, ed io divento in 1 secondo la persona più equilibrata e calma di stò mondo, io a differenza dei malati mentali sò esattamente la causa scatenante....ormai non mi frega più un c***o di niente e nessuno, succeda quel che succeda, io ho fatto tutto ciò che potevo fare per cercare di resistere e far quadrare le cose, tutto inutile, fisicamente stò peggiorando e di conseguenza anche psicologicamente...e come se non bastasse, rabbia, ansia, stress, continuano ad accumularsi giorno dopo giorno, la gente mi guarda sempre più strano, la mia rabbia sale, vorrei vederli tutti sgozzati e appesi ad un gancio da macello, però mando giù, mando giù... è un circolo vizioso...........e si sà come finiscono queste cose no? a furia di mandare giù, prima o poi la pancia si riempie e a quel punto si "vomita" :rabbia1:
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