Cameriere-scrittore depresso

Le capacità cognitive mi abbandonano

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Cameriere-scrittore depresso

Messaggioda Titus » 03/03/2024, 3:05



Mi chiamo Titus (nome di fantasia), ho 45 anni, e da quando ne avevo 20 ho sempre sofferto di ansia e talvolta di depressione. In tutta la mia vita non mi sono mai recato da un medico per tentare di curare la mia malattia, salvo quello di famiglia, ma solo per farmi scrivere da lui le prime ricette per gli ansiolitici necessari alla mia sopravvivenza; ricette che poi, grazie ad una buona padronanza dei programmi di fotoritocco, imparai a farmi anche da solo, senza bisogno più neppure di scomodarlo, il mio insignificante medico di famiglia. In ogni farmacia della mia città, non mi hanno mai detto nulla: mai un commesso che mi contestasse una ricetta: mi hanno tutti dato il mio bel farmaco; evidentemente, le scrivevo meglio del mio medico, le ricette.
Non ho mai assunto antidepressivi, né intendo farlo, e non voglio neppure rivolgermi ad uno “specialista” per curare la mia malattia; lo so già di che cosa si tratta: disturbo della personalità. D'altronde io vorrei essere un grande scrittore, uno di quelli bravi e famosi, e invece mi ritrovo a fare il cameriere stagionale in un ristorante. Non è mica facile far conciliare il mio schifoso, inutile e logorante lavoro con un ideale del genere.
Nonostante i continui aiuti economici di mia madre, la quale mi permette di abitare gratuitamente in una delle case di sua proprietà, il mio conto in banca è sempre a secco; i miei debiti nei confronti di Gaia, di Hera e della nettezza urbana non fanno altro che salire. Volete ridere: fino a non molto tempo fa, ogni mattina veniva il postino a suonarmi il campanello; aveva sempre una busta verde in mano e una ricevuta da farmi firmare nell’altra; ma ora che ho scollegato i fili del mio citofono, e non posso più sentirlo suonare, tutti i giorni trovo una nuova ricevuta nella cassetta delle lettere. Ormai la posta non la apro neanche più.
L’altro ieri, dopo continui ripensamenti, ho abbandonato la mia automobile in mezzo alla pineta che si trova dietro casa mia, perché non avevo i soldi per rinnovare l’assicurazione (una vecchissima utilitaria già sottoposta a fermo amministrativo, ma con la quale continuavo a circolare lo stesso, finché era assicurata).
Mia moglie non mi sopporta più, ed io non sopporto più lei e, soprattutto, il suo arrendersi a un lavoro privo di senso (lavora come donna delle pulizie in un albergo); tuttavia, dobbiamo crescere una figlia, e nei mesi in cui io riesco a portare a casa lo stipendio o qualcosa che gli assomigli (come la Naspi, per esempio) lei chiude un occhio, e così quando mi sorprende a leggere un libro o a scrivere qualcosa non dice niente.
Tra ansie e depressioni, sono quattro anni che lavoro alla stesura del mio primo romanzo, quello che dovrebbe consentirmi di cambiare vita. Si tratta di un’opera molto complessa in cui fino a ieri avevo riposto molte aspettative, sicuro delle mie capacità e della qualità del lavoro finora eseguito; tuttavia, da qualche tempo accuso una notevole difficoltà nel concentrarmi e nel leggere testi, spesso anche semplici e brevi. Non mi era mai accaduta una cosa del genere prima d’ora, o perlomeno non così potentemente. Vorrei poter fare dello sport, so che fa bene anche alla mente, ma fumo 20 sigarette al giorno, bevo in abbondanza, e dormo pochissimo. In passato nuotavo e andavo in bicicletta, ma adesso ho paura di rimanerci secco. Avete qualche consiglio da darmi?
Grazie
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Titus
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Messaggioda Adry85 » 04/03/2024, 8:27



Non esistono soluzioni fai da te a mio avviso, soprattutto quando le cose si fanno seire: hai una figlia, una moglie e delle responsabilità, non puoi pensare di gestire una cosa del genere, fatti aiutare! Non è mai troppo tardi, sarà tardi, invece, quando verrà tutto a galla e i debiti non ti permetteranno più di sostenere tua figlia e gli assistenti sociali te la porteranno via. Lì cosa farai?
Non voglio aumentare le tue ansie, ma non c'è soluzione se non affidarsi a professionisti, perchè non è normale ciò che dici e ciò che provi e soprattutto come ti sei comportato e continui a comportarti.
La tua storia è affascinante, e se un domani davvero riuscirai a pubblicare il tuo romanzo e racconterai la tua storia potresti anche avere un successo mediatico, ma non puoi farlo nelle attuali condizioni, non potresti sostenerlo.
Comunque sia non so come aiutarti per il problema della concentrazione, dovresti iniziare anche da fare una vita più sana etc...
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Adry85
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Messaggioda Cordis » 04/03/2024, 12:37



Riguardo allo scrivere, da come ne parli mi pare chiaro che non ne sai niente, che non hai mai provato a pubblicare, che non conosci l'ambiente. Te lo dico: se pensi di "cambiare vita" con un romanzo... è SICURO che non succederà. Salvo tu non abbia gia dei contatti, delle conoscenze, sarà gia grasso che cola se troverai qualcuno disposto a leggerlo il tuo romanzo. E non è detto che chi lo legge poi ti risponda anche, perché il fatto che tu sia "sicuro" della qualità del tuo lavoro non ha importanza per nessuno tranne che per te stesso.
Nel caso, non fare cose tipo inviare tue foto, o trovate poetiche tipo fiori secchi tra carta profumata, sembreresti uno stalker o un suonato.
I pochi scrittori italiani che vendono anche, guadagnano magari qualche migliaio euro una tantum, ovviamente fanno altro per vivere, magari i camerieri o le donne delle pulizie...
Poi ci sono le altre migliaia di pubblicati all' anno che non vendono neanche ad amici e parenti.
Poi ci sono le decine di migliaia che non vengono pubblicati, e moltissimi comunque sono sicuri della qualità del loro lavoro e non è nemmeno detto che abbiano tutti torto... e allora? Chi se la deve leggere tutta sta roba?
Ma comunque il romanzo non è importante, tu racconti di avere cose ben più importanti di cui occuparti, dato che hai moglie e figlia. Non so se qualcuno ti abbia obbligato a sposarti, ma di sicuro nessuno ti ha obbligato a fare figli, hai delle responsabilità che ti piaccia o no e, da come ne parli, non stai dando buona prova di te con i tuoi ... Spero che almeno tu non sia violento!
Mettiti nei panni di tua figlia: com'è tuo padre? Cosa fa' per te? Che ricordi ti stai creando di lui?
Anche mettersi nei panni della moglie può aiutare...
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Cordis
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Messaggioda Titus » 04/03/2024, 15:47



Adry85 ha scritto:Non esistono soluzioni fai da te a mio avviso, soprattutto quando le cose si fanno serie... dovresti iniziare anche a fare una vita più sana etc...


Ti ringrazio per la risposta.
Dopo averla letta, mi è tornato alla mente un vecchio detto orientale che recita più o meno così: "Chiedi al primo che passa in strada quello che devi fare della tua vita, e saprai cosa devi fare della tua vita".

Comincerò con l'ascoltare l'ultima parte dei tuoi consigli, e cioè quella sulla salute.
Allora è deciso, smetterò di fumare! (In realtà è un mese buono che sto meditando di farlo :) ).
D'altronde, mi sembra ragionevole dover rinunciare a qualcosa, per poter stare meglio; inoltre, c'ero già riuscito nel lontano 2005, e senza toccare più una sigaretta nei due anni successivi.
Posso aprire un topic sul fumo, in questo forum? Avere la possibilità di scrivere le proprie conquiste giornaliere, anche quando si tratta solo di segnare una tacca, a volte può dare molta motivazione.
Grazie
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Titus
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Messaggioda Titus » 04/03/2024, 16:29



Cordis ha scritto:Riguardo allo scrivere...

No, non sono un violento. Se dovessi usare solo aggettivi negativi per descrivermi, mi definirei un uomo severo, egoista e freddo; ma, anche se considero mia moglie una perfetta sconosciuta, penso continuamente al bene di mia figlia.

Per quanto riguarda invece la letteratura, appoggio solo in parte quello che dici, perché penso che la situazione in cui versano i romanzi italiani sia ancora più terribile di come tu la descrivi. Missiroli, D’Avenia, Scurati, Carofiglio, che sono scrittori da oltre 50.000 copie, non valgono un’unghia di quelli a cui ambisco rifarmi io: Bulgakov, Huysmans, Balzac, Loos, Bernard, Borges. Da Calvino in poi, in Italia non conosco scrittori che sappiano scrivere bene, parlando di cose interessanti.

Per quanto riuarda l’editoria, ho il mio aggancio e le mie tattiche: mia sorella lavora come editor per diverse case editrici, di cui una di pregio. Sarà lei il mio trampolino di lancio verso la casa editrice romana E\O. Voglio assolutamente pubblicare con loro, perché si servono di ottimik traduttori e hanno importanti rapporti con l’estero; e a me interessa essere letto almeno in tre lingue: spagnolo, inglese e russo. Il lettore italiano non conta niente per me; mi leggerà in seguito.
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Messaggioda Hystèria » 05/03/2024, 11:44



Per quanto riguarda la letteratura italiana non sono d'accordo con te Cordis.
Non è vero che non esistano pubblicazioni italiane di grande rilievo.
La Troisi è stata un pietra miliare del fantasy italiano per diverse generazioni.
Alessandro Baricco è molto conosciuto anche all'estero.
Donato Carrisi, Camilleri, Carofiglio (ma tutti con la c), Dacia Maraini, Ammaniti....
Autori contemporanei italiani ce ne sono eccome. Non viaggeranno con l'elicottero ma di sicuro si mantengono con quello che amano fare.
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Messaggioda Hystèria » 05/03/2024, 11:46



Titus ha scritto:Per quanto riuarda l’editoria, ho il mio aggancio e le mie tattiche: mia sorella lavora come editor per diverse case editrici, di cui una di pregio. Sarà lei il mio trampolino di lancio verso la casa editrice romana E\O.

Mica mi ha un posto vacante nella casa editrice dove lavora? Io mi propongo
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Messaggioda Cordis » 05/03/2024, 16:20



Non è vero che non esistano pubblicazioni italiane di grande rilievo.


Rilievo? Qualità? Non so perché si sia capito questo, non è di questo che parlavo, parlavo di soldi, schei, dané, gli scrittori italiani che realmente possono vivere pubblicando romanzi sono pochissimi, anzi sono eccezioni che confermano la regola, e comunque non è certo gente che naviga nell' oro. Cambiare vita scrivendo? Arricchirsi magari? Questo capita ai grandi nomi che vendono milioni di copie. Chi vende milioni di copie in italia? Umberto eco col nome della rosa, poi?
Oggi c'è internet e la web tv, chi è che pensa di fare soldi vendendo libri? Per carità non parlatemi di kindle e c.
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Messaggioda Hystèria » 05/03/2024, 16:37



Cordis ha scritto:I pochi scrittori italiani che vendono anche, guadagnano magari qualche migliaio euro una tantum, ovviamente fanno altro per vivere, magari i camerieri o le donne delle pulizie...

I pochi scrittori italiani come hai detto tu (e che per esempio ti ho citato) non fanno altri lavori...
Neanche io ho parlato di megaville mi pare.
Ho solo contestato che in Italia c'è chi riesce a mantenersi con la scrittura, tutto qua.

Il senso è: se lui pensa/è convinto di poter mantenersi con una sua futura pubblicazione chi sei tu per screditarlo? Sarà una cosa improbabile ma succede anche in Italia. Poi se sarà convinto di fare i milioni e così non sarà son cose che affronterà in seguito.
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Messaggioda Cordis » 05/03/2024, 17:05



Ma l'hai letto il suo primo post? Che impressione ti ha fatto?
Non voglio screditare lui, ne il suo romanzo, ne tantomeno il fatto che voglia scrivere, ma il modo di vedere le cose che presenta. Si rovina la vita e rischia di rovinarla pure a chi gli sta attorno.
Poi non vorrei continuare su questo, sennò sembra che diventi una specie di attacco personale e non lo è.
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