
Sono tra coloro che erano a vedere il Festival di Sanremo da bambini, e che poi non lo hanno più seguito dall'adolescenza in poi, anche perchè la musica della mia generazione era quella che a Sanremo non andava proprio (dai Cantautori ai Genesis, giusto per essere rapidi).
Senza contare che alcune direzioni e conduzioni del Festival (come quella del nazional-popolare Pippo Baudo) senza togliere proprio nulla alla indiscutibile professionalità del Baudo...a me - del tutto soggettivamente - facevano un effetto più o meno depressogeno, ma soprattutto mi facevano sentire parte di una platea acritica e supina a cui non sentivo di appartenere, esattamente come una marea di miei coetanei.
Sono stata, invece, tra coloro che si ritrovò proprio per caso a "seguire" il Sanremo di Amadeus, e devo ammettere che la sua direzione e conduzione...quanto meno...mi risultarono simpatici ed effervescenti quanto basta per non fare subito zapping in favore di qualunque altro programma (compresi i documentari storici più tristi).
Vado al punto (da bar) : non potrei mai negare che C. Conti sia un professionista, e che probabilmente è l'erede più "fedelissimo nello stile" di Pippo Baudo.
Chapeau a questa professionalità che NON si improvvisa e che hanno in pochi.
Ma...per me è proprio...boh...come dire?...direi che è proprio depressogeno a priori, nella sua scontatissima PRUDENZA di evitare ogni imprevisto e/o incidente di percorso, come quelli che si possono avere con ospiti e collaboratori che abbiano fantasia e personalità titaniche (Fiorello per tutti!).
In questo mio accesso al bar del forum chiedo solo : ci sono altri che vivono 'sto Sanremo con PRE-giudiziali negative (perchè pregiudiziali sono) simili alle mie e per ragioni analoghe?
