non sopporto più i miei genitori

[Scarlett**]

Penso sia giunto il momento di sfogarmi seriamente qui, di raccontare per bene il mio rapporto con i miei genitori.
Inutile dire che se scrivo qui di certo non è tutto rose e fiori..
Mio padre è sempre stato molto autoritario. Per esempio quand'ero piccola giocava con i figli dei suoi amici, mentre quando vilevo giocare io con lui mi diceva che era stanco. Al mare se facevamo il bagno insieme mi spingeva via o andava a nuotare lontano perchè gli stavo tra i piedi.
Da quando ho ricordo si lamentava del suo capo, ma non ha mai provato a cercare un altro lavoro. Ora ha perso il lavoro per la crisi. Per 5 mesi è stato a casa depresso senza far niente e sfogando la sua frustrazione su di me e mia madre, mentre fuori con gli amici minimizzava e sdrammatizzava. Ora fa qualche lavoretto per arrotondare, però è comunque a casa spesso.
Mia madre da quando si è sposata non ha più voglia di fare niente, a stento riesce a svolgere le faccende di casa essenziali. Da quando mio padre è a casa fa ancora meno, perchè non lo sopporta più e litigano dalla mattina alla sera. Quand'ero piccola mi sgridava sempre per ogni cosa, anche la più insignificante: non mi era concesso di sbagliare NIENTE, non potevo sbagliare. Così quello che facevo non le andava mai bene.
Penso sia colpa loro se ho paura di essere abbandonata e di non essere importante per gli altri (grazie a mio padre) e se penso sempre di sbagliare quello che faccio (grazie a mia madre). Poi controllano qualsiasi cosa faccia, mi chiedono a chi scrivo se mi vedono con il telefono in mano e ogni volta che devo fare qualcosa mi tocca subire un vero interrogatorio.
Comunque al di là di questo ora c è il problema che mio padre nob lavora e mia madre fa la casalinga (più di nome che di fatto).
Verso mio padre ormai ho sviluppato una grande apatia. Evito di parlargli e anche di incontrarlo. Ormai inizio a non sopportare più anche mia madre, che mi corregge sempre. Visto che adesso sono cresciuta riesco a ribellarmi a volte, e lei in risposta mi da della villana (è successo per l ennesima volta anche poco fa).
Io non lo faccio apposta ma davvero in questo periodo non li sopporto più. Sono io quella che sopporta tutte le loro litigate, sono io che mi faccio in quattro per andare bene a scuols e dargli soddisfazione, sono io che quabdo andrò all'università sarò disposta a lavorare, a fare qualsiasi lavoro per mantenermi e scappare lontano da loro. A volte penso che dovrei sentirmi cattiva, invece il pensiero di andare via da qui tra meno di un anno è la sola cosa che mi da la forza di andare avanti.
Spero di essermi spiegata, perchè ho scritto in fretta e non ho riletto il tutto.
Grazie a chi leggerà tutto questo poema insensato e confuso.

[birillo22]

tieni duro un anno passa infretta

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[Richard_Benson]

A volte coi propri genitori non ci si può più stare, ma non perchè è successo qualcosa di brutto, ma proprio perchè le sensibilità di ognuno si dividono e vanno verso strade diverse. E' giusto percorrere il proprio percorso senza rimanere abbarbicati al nido familiare, si cresce così. Questo ovviamente non deve far diminuire il bene che si vuole a loro e che loro vogliono ai figli, anche perchè non si può mai essere certi di cosa c'è dietro la facciata: magari, per esempio, tua madre ti corregge perchè vorrebbe che tu fossi sempre perfetta e inattaccabile. Tuo padre invece, da come lo descrivi, mi sembra una persona un pò rude, poco dolce diciamo.

[Pillino]

i tuoi genitori stanno attraversando un momento difficile, soprattutto per la mancanza di lavoro (e credo di soldi).
Dovresti stargli vicino..

[Scarlett**]

Rick è vero: sarebbe bello se diventassi indipendente senza smettere di amarli. Purtroppo mi rendo conto che ultimamente non riesco più a provare per loro l'affetto do un tempo. Poi mio padre mi fa pesare "i sacrifici" che ha fatto dicendo che li ha fatti solo per me. Poi i sacrifici consistono nel aver lavorato e nell avermi mantenuto finora, cosa che nei limiti del possibile cercano di fare quasi tutti i genitori. Io non gli ho mai cchiesto chissà cosa, poi col passare degli anni ho preteso sempre meno, non ho mai voluto una vacanza chissà dove o la felpa ffirmata.mah forse mia mamma mi corregge per quello, io so che lei mi vuole bene, però così certo non lo dimostra. Poi spesso è troppo appiccicosa e opprimente..
pillino so che dovrei, ma anch'io sono un essere umano. All inizio ho anche parlato con mio padre, l ho abbracciato più volte, ho cercato di tiralo su, ma lui è fatto così e non cambierà mai, è chiuso nella sua visione delle cose, tende ad abbattersi alla prima difficoltà, non reagisce. Io ci ho provato, ma lui non mi ha ascoltato, quindi non posso fare di più.quando andrò all università mi manterrrò, così sarò una spesa in meno.

[La Musica del Vento]

Qualsiasi motivazione abbiano (a parte disturbi seri), non c'è scusa che copra il trattarti male.
L'unico modo è diventare indipendenti.

[Richard_Benson]

Rick è vero: sarebbe bello se diventassi indipendente senza smettere di amarli. Purtroppo mi rendo conto che ultimamente non riesco più a provare per loro l'affetto do un tempo. Poi mio padre mi fa pesare "i sacrifici" che ha fatto dicendo che li ha fatti solo per me. Poi i sacrifici consistono nel aver lavorato e nell avermi mantenuto finora, cosa che nei limiti del possibile cercano di fare quasi tutti i genitori. Io non gli ho mai cchiesto chissà cosa, poi col passare degli anni ho preteso sempre meno, non ho mai voluto una vacanza chissà dove o la felpa ffirmata.mah forse mia mamma mi corregge per quello, io so che lei mi vuole bene, però così certo non lo dimostra. Poi spesso è troppo appiccicosa e opprimente..

Sicuramente tuo padre lo fa perchè è in cattive acque e in più non sarà tanto tenero di suo. Tu quanti anni hai? Avresti la possibilità di trovare un lavoretto? La cosa sarebbe positiva in ogni caso: se resti, c'è un'entrata in più; se decidi di andare via, tu sarai indipendente e per loro due bocche da sfamare sono meno difficili di tre bocche da sfamare. Invece, per quanto riguarda tua madre, può essere che nota la freddezza di tuo padre e cerca di compensare all'opposto?

[Richard_Benson]

Rick è vero: sarebbe bello se diventassi indipendente senza smettere di amarli. Purtroppo mi rendo conto che ultimamente non riesco più a provare per loro l'affetto do un tempo. Poi mio padre mi fa pesare "i sacrifici" che ha fatto dicendo che li ha fatti solo per me. Poi i sacrifici consistono nel aver lavorato e nell avermi mantenuto finora, cosa che nei limiti del possibile cercano di fare quasi tutti i genitori. Io non gli ho mai cchiesto chissà cosa, poi col passare degli anni ho preteso sempre meno, non ho mai voluto una vacanza chissà dove o la felpa ffirmata.mah forse mia mamma mi corregge per quello, io so che lei mi vuole bene, però così certo non lo dimostra. Poi spesso è troppo appiccicosa e opprimente..

Sicuramente tuo padre lo fa perchè è in cattive acque e in più non sarà tanto tenero di suo. Tu quanti anni hai? Avresti la possibilità di trovare un lavoretto? La cosa sarebbe positiva in ogni caso: se resti, c'è un'entrata in più; se decidi di andare via, tu sarai indipendente e per loro due bocche da sfamare sono meno difficili di tre bocche da sfamare. Invece, per quanto riguarda tua madre, può essere che nota la freddezza di tuo padre e cerca di compensare all'opposto?

[Scarlett**]

Rick ho 18 anni. Se potessi il lavoro me lo troverei anche ora, ma purtroppo la scuola che faccio richiede tanto studio e impegno, quindi finchè non mi diplomo non se ne parla. Appena andrò all'università lavorerò e, come ho detto, cercherò di mantenermi. Si forse mia madre cerca di compensare, ma a volte con il suo perfezionismo mi opprime, oppure mi opprime trattandomi come una bambina. Però devo dire che in questo periodo sono più legata a mia mamma, rispetto a mio papà.

[Scarlett**]

E anche oggi solita storia.. ieri ho fatto fatica a studiare, perchè nei rari momenti in cui mio padre non è a casa mia mamma si sfoga con me, si lamenta di lui in continuazione. . Non ce la faccio più. E mio padre invece di cercare un lavoro, che non deve essere per forza quello che faceva prima, se ne sta sul divano a marcire. Mia madre continua a dire che andrà a lavorare lei, ma sono parole al vento, anche lei parla tanto per niente. Farò prima ad andare a lavorare io qui.. già la scuola mi stressa, poi con loro così vorrei solo scappare da questo schifo. Ancora sei mesi.. ancora sei mesi..