Solitudine, ... il mio sfogo.

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Solitudine, ... il mio sfogo.

Messaggioda quetzalcoatl » 21/11/2014, 0:24



Ciao a tutti e grazie a chi leggere il mio post.
Non so neanche da dove iniziare col parlarvi del perchè la mia vita ha preso questa direzione ma diciamo che l'inizio è stato durante gli anni della scuola superiore. Andavo a scuola, in classe ero in classico tranquillone. Avevo sempre buone parole per tutti, non sono mai stato preso in giro, non ho mai ricevuto aggressioni, non sono stato vittima di bullismo o altro. Mi sono sempre fatto gli affari miei, stavo sempre per le mie e non ho mai preso in giro nessuno... ma non sono mai riuscito ad interagire al meglio con i miei compagni di classe durante tutto l'anno scolastico. Non mi sono mai integrato, non ho mai interagito con loro al di fuori della scuola e non sono mai stato coinvolto. Era come se per loro non esistessi. Come se, non suscitassi in loro un interesse! Poi, finite le superiori mi sono iscritto all'università convinto che le cose sarebbero cambiate e che sarei finalmente riuscito ad avere degli amici e a fare qualcosa di piacevole con loro durante il tempo libero, ma anche qui il deserto. Ho conseguito la laurea triennale e la laurea magistrale in 5 anni esatti (3+2) senza andare fuori corso e senza avere una persona amica ma solo dei colleghi, nè più e nè meno. Unico raggio di sole nella mia vita è stato conoscere una ragazza all'università. Siamo stati assieme 3 anni, in lei ho sempre visto tutto il mio mondo e non sentivo di avere bisogno di altro. Ma a seguito di 3 episodi spiacevoli (che non mi sento ancora di esporli in questo forum) ho dovuto lasciare la mia ragazza per far sì che potesse avere altre possibilità migliori piuttosto che continuare a stare con me. Lei era innamorata e molto fedele, ma le ho dovuto spezzare il cuore... ho dovuto farlo per far sì che lei potesse essere ancora felice. Così, mi sono isolato in me stesso e intanto gli anni passano. Cambio spesso lavoro, un po' per la professione che faccio e un po' per via del contratto di lavoro che mi danno, ma anche nell'ambiente di lavoro non riesco e non sono mai riuscito ad avere un amico o un amica... ma solo ed unicamente un rapporto formale di lavoro, colleghi e basta. Visto che con i rimedi per fare amicizia non sono mai riuscito a combinare nulla, da poco tempo, mi sto recando da uno psicologo per capire che cosa c'e che non va in me e perchè io debba stare in questo stato sociale, che di sociale non ha proprio nulla. A volte mi sembra di avere delle pretese troppo alte ma vorrei solo essere uno come tanti, avere degli amici, uscire a dei locali, fare qualche passeggiata, un aperitivo, andare in visita a qualche museo o stare all'aria aperta in compagnia e quant'altro... e chiedere molto? Non ho mai fatto nulla di tutto questo... MAI! E ogni volta, quando parlato con una persona devo inventarmi di aver fatto qualcosa per apparire in una certa maniera piuttosto che dire che non ho mai fatto certe esperienze di vita... se da una parte, mi consente di avere un minimo dialogo sociale e di mantenere un certo rapporto confidenziale con i miei colleghi dall'altro lato mi fa un male atroce dentro continuare a mentire di essere una persona che fa determinate cose per colpa di una mancanza e per colpa di essere così solo da non venir mai considerato da nessuno. A furia di mentire e di interpretare un personaggio come se io avessi una maschera non sò più davvero chi sono... ma so solo che lo faccio per avere un po' di considerazione.
Se solo potessi essere come tanti ragazzi e tante ragazze che vedo, che si circondano di amici e di conoscenti... che escono e si divertono, tutto questo non sarebbe più necessario. Ditemi qualcosa perchè non so più che cosa scrivere per ora... grazie
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Messaggioda tuttostorto » 21/11/2014, 11:22



Ciao quetzalcoatl, la tua esperienza è purtroppo comune a molti di quelli che sono qui dentro, la solitudine e il senso di "essere impermeabili" alla vita ci accompagna da decenni e non ne capiamo bene il perchè, a volte diamo la colpa al destino e alle brutte esperienze, a volte a noi stessi, ma il succo non cambia. Ci troviamo sempre davanti ad uno schermo da soli, di notte, spettatori delle vite degli altri, indossando maschere per non far capire quanto misere siano le nostre vite in realtà.
Purtroppo non so dirti belle parole, io a 40 anni ne ho sentite a migliaia di "vedrai che andrà meglio", " trovati un hobby", "cerca di uscire e svagarti" e come me tutti qua dentro hanno sentito fino allo sfinimento frasi del genere, e sappiamo bene che sono frasi vere, ma che per noi chissà come mai non hanno funzionato. Io ci ho provato, ma alla fine mi sono reso conto che aumentavo solo le occasioni in cui mi sentivo a disagio e totalmente fuori posto.
Dobbiamo tenere duro e scoprire fin dove si può scavare una volta toccato il fondo... :dunno:
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Messaggioda Franti73 » 29/11/2014, 5:39



Ciao Quetzalcoatl
La fine della relazione con quella ragazza deve essere stata una dura prova, anche perché da quello che scrivi sembravate entrambi ancora innamorati.
Per il resto mi rivedo in quello che hai scritto, dall'assenza di relazioni sociali alle balle inventate con gli altri per non passare per un alieno.
Anch'io non ho consigli da darti e concordo con quanto scritto da tutto storto. Bisogna raccogliere le forze e proseguire il cammino, anche se sempre più spesso (e qui pesano gli anni ormai trascorsi) e' difficile trovare un senso in tutto ciò. :dunno:
Un abbraccio
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Re: Solitudine, ... il mio sfogo.

Messaggioda elelfa77 » 29/11/2014, 15:24



Ci sono certamente alte probabilità che io mi becchi un "vai a quel paese!" e ben venga, pazienza, ma perché...tanto come esempio...non cominciate a mettervi in contatto voi 3 anche privatamente? Soffrite dello stesso problema, potete parlare tra voi apertamente di tutto senza remore perché la porta dei timori è già stata sfondata. Non siete probabilmente a due passi ma forse neanche a distanze così proibitive da non potervi incontrare (Veneto, Emilia e non so..), organizzare delle domeniche insieme. Non potrebbe essere un inizio per uscire da questa situazione che vi fa stare tanto male? Un abbraccio a tutti. Ps. Per Franti: non riesco più a inviarti mp, volevo sapere come stavi negli ultimi gg. Se ti va di farti sentire prova tu o usa la mail :-*
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Messaggioda Franti73 » 09/12/2014, 0:11



tuttostorto ha scritto:Ciao quetzalcoatl, la tua esperienza è purtroppo comune a molti di quelli che sono qui dentro, la solitudine e il senso di "essere impermeabili" alla vita ci accompagna da decenni e non ne capiamo bene il perchè, a volte diamo la colpa al destino e alle brutte esperienze, a volte a noi stessi, ma il succo non cambia. Ci troviamo sempre davanti ad uno schermo da soli, di notte, spettatori delle vite degli altri, indossando maschere per non far capire quanto misere siano le nostre vite in realtà.
Purtroppo non so dirti belle parole, io a 40 anni ne ho sentite a migliaia di "vedrai che andrà meglio", " trovati un hobby", "cerca di uscire e svagarti" e come me tutti qua dentro hanno sentito fino allo sfinimento frasi del genere, e sappiamo bene che sono frasi vere, ma che per noi chissà come mai non hanno funzionato. Io ci ho provato, ma alla fine mi sono reso conto che aumentavo solo le occasioni in cui mi sentivo a disagio e totalmente fuori posto.
Dobbiamo tenere duro e scoprire fin dove si può scavare una volta toccato il fondo... :dunno:


non potrei aggiungere altro, mi ci ritrovo in pieno.

elelfa77 ha scritto:ma perché...tanto come esempio...non cominciate a mettervi in contatto voi 3 anche privatamente? Soffrite dello stesso problema, potete parlare tra voi apertamente di tutto senza remore perché la porta dei timori è già stata sfondata. Non siete probabilmente a due passi ma forse neanche a distanze così proibitive da non potervi incontrare (Veneto, Emilia e non so..), organizzare delle domeniche insieme.


non so Ele, vedi... per me è estremamente difficile entrare in relazione con altre persone. Forse perchè non sono abituato ad avere un posto nella vita di altri, a pensare che qualcuno possa interessarsi a me (escludo i familiari stretti), anche in contesti come questo non so come comportarmi, ho sempre il timore di risultare invadente. Chissà… :dunno: può essere che addirittura, inconsciamente, abbia timore di veder violato il perimetro della mia gabbia? Che l’istinto mi spinga a desiderare qualcosa e che poi la mancanza di forza/volontà/capacità/possibilità non mi consentano di staccarmi da questo stato di cose?… :( è il primo forum a cui sono iscritto e non so nemmeno cosa aspettarmi.. avessi 20 anni forse un po’ di conforto per superare momenti difficili, ma a 41… ormai anche l'età è quella che è, e non è più quella delle illusioni.
Ti ringrazio comunque e ti mando un abbraccio :hug:
In bocca al lupo per tutto
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Messaggioda Einstein » 09/12/2014, 14:55



tuttostorto ha scritto:Purtroppo non so dirti belle parole, io a 40 anni ne ho sentite a migliaia di "vedrai che andrà meglio", " trovati un hobby", "cerca di uscire e svagarti" e come me tutti qua dentro hanno sentito fino allo sfinimento frasi del genere, e sappiamo bene che sono frasi vere, ma che per noi chissà come mai non hanno funzionato. Io ci ho provato, ma alla fine mi sono reso conto che aumentavo solo le occasioni in cui mi sentivo a disagio e totalmente fuori posto.


Proprio uguale e identico a me che di anni ne ho 43.
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Re: Solitudine, ... il mio sfogo.

Messaggioda argonaut » 11/12/2014, 17:54



elelfa77 ha scritto:Ci sono certamente alte probabilità che io mi becchi un "vai a quel paese!" e ben venga, pazienza, ma perché...tanto come esempio...non cominciate a mettervi in contatto voi 3 anche privatamente? Soffrite dello stesso problema, potete parlare tra voi apertamente di tutto senza remore perché la porta dei timori è già stata sfondata. Non siete probabilmente a due passi ma forse neanche a distanze così proibitive da non potervi incontrare (Veneto, Emilia e non so..), organizzare delle domeniche insieme. Non potrebbe essere un inizio per uscire da questa situazione che vi fa stare tanto male?


Io la penso come te, ho sempre incontrato nei vari forum ,chat ,ecc persone che si lamentano di essere sole , ma poi quando propongo loro di organizzare un incontro , non si fa mai avanti nessuno. Capisco che non è facile, neanche per me lo è, però un piccolo sforzo almeno...
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