Sono morta dentro

[Miss Elphaba]

Il titolo dice tutto. È la frase che ho detto a mia madre quando mi ha chiesto di spiegarle come mi sento. Ed è vero. Io sono completamente morta. Non ho più la forza di fare niente, anche alzarmi la mattina è diventato un ostacolo quasi insormontabile. Ma per capire il perché, è meglio fare un passetto indietro. In seconda media ho cominciato ad essere vittima di bullismo: all'inizio erano solo prese in giro, ma in terza media sono iniziate le botte, gli sputi in faccia, le esclusioni totali dalla vita di classe. Quando passavo per i corridoi vedevo la gente che puntava il dito verso di me e in sala mensa all'ora di pranzo nessuno si sedeva nei primi due posti alla mia destra e alla mia sinistra. Era una situazione orribile e nessuno mi aiutava. I professori non erano dalla mia parte e i miei genitori un po' mi sostenevano, un po' minimizzavano. Ero così disperata e depressa da arrivare a farmi del male: avevo il braccio destro completamente coperto di tagli. Mi rendevo conto che era una cosa stupida, ma non avevo altro modo di sfogare la rabbia e il disprezzo che avevo verso il mondo (e verso me stessa). Anche dopo che sono finite le medie ed è iniziato il liceo ho continuato a soffrire per quanto mi era successo, non sono mai riuscita a liberarmi di quel dolore. I voti hanno cominciato a calare in picchiata e così la mia autostima. In prima superiore ho avuto i primi attacchi di panico, sia a scuola sia in luoghi affollati. In seconda superiore non riuscivo più nemmeno ad alzarmi al mattino né ad uscire di casa, a scuola non parlavo mai e andavo totalmente in paranoia se qualcuno si avvicinava o mi toccava. I compagni mi guardavano strano perché una volta ho tirato un calcio ad un poveretto che mi aveva preso per la vita da dietro. Insomma, ero fuori di testa. Quest'anno le cose non vanno meglio: mi sono imposta di accettare un po' i contatti altrui, anche se detesto ancora stare troppo vicino alla gente e preferisco stare da sola, e il mio vuoto interiore è aumentato in maniera spropositata. A scuola non riesco a stare attenta, ma non perché viaggio con la mente: proprio non penso a niente, se mai è possibile. O meglio, non riesco a pensare. Lo stesso quando sono a casa e devo studiare, non c'è verso che riesca a focalizzare l'attenzione sul libro. Le conseguenze le potete immaginare. Per mantenere la mente in uno stato di semi-coscienza provo a leggere o ad ascoltare musica, ma dopo un po' mi azzero, perdo la voglia. Perfino cantare e recitare, due delle mie passioni più grandi, non mi donano più alcun piacere. Non ho nemmeno più voglia di fare teatro con la mia compagnia. Un giorno, mentre litigavo con mia madre (lei era ripartita all'attacco con la solita solfa che sono un'ameba, che non faccio mai niente, ecc.) finalmente sono riuscita a gridarle in faccia quello che non avevo mai detto: "Sono morta dentro, c***o!" Lo sguardo che aveva non lo dimenticherò mai. Così adesso mi hanno mandato da una psicologa, e spero che mi servirà a qualcosa. Ma ogni giorno lotto con questo dolore persistente, senso d'impotenza e di morte che opprime tutta la mia vita. E ho solo 17 anni. Sento che questa non è la normale malinconia dell'adolescenza, è qualcosa di più, qualcosa che mi rende impossibile fare perfino le cose più basilari come uscire di casa o alzarmi ad un'ora accettabile al mattino. Questa in sintesi è la mia vita. Voi che ne pensate? Se avete domande non esitate a chiedere.

[Miss Elphaba]

Nella fretta mi sono dimenticata di dire che dall'estate ho cominciato ad avere anche problemi alimentari. Ora va meglio, ma fino ad un mesetto fa ogni cosa che mangiavo la vomitavo. Le prime volte mi procuravo da sola il vomito, ma non perché volessi dimagrire, ma perché la sensazione di avere qualcosa dentro di me era troppo fastidiosa e ingombrante e non ce la facevo a sentire quel peso. Dopo le prime volte il vomito veniva da sé ogni volta che mangiavo. Ho perso circa 10 chili, anche se ora piano piano li sto riacquistando.

[Asylum]

Ciao, anche io ho passato queste cose a scuola, botte, insulti e altro. E anche io mi sono fatta male da sola, tante tante volte.
Può sembrare stupido da fuori, ma non lo è.
E riguardo ai successivi disturbi alimentari, beh, siamo sulla stessa barca. Su ogni cosa che scrivi, mi ritrovo.
Se sapessi cosa dirti per farti stare realmente meglio, lo farei, ma purtruppo non ho soluzione nemmeno per me.
Alcuni comportamenti sono diminuiti, poi tornati e diminuiti e tornati più forti di prima. Altri restano 'stabili', lì.
Fai qualche terapia, in generale?

[Miss Elphaba]

Potrei dire "almeno non sono l'unica che si sente così", ma non lo dirò; mi sembra una cosa orribile da dire, perché mi dispiace che anche tu stia così male Per ora non faccio terapie, ho iniziato da poco ad andare da una psicologa. Mi ha detto che farò altre tre sedute e al termine di queste mi dirà se ritiene necessario intraprendere un percorso più lungo o se ci si può fermare lì. Tu hai mai avuto pensieri suicidi? La cosa che più mi spaventa è questa. Sia negli anni passati sia oggi spesso penso che sarebbe meglio che io mi ammazzassi: a volte questo pensiero è dettato dall'odio che ho verso me stessa, altre volte dall'autocommiserazione, che mi fa pensare che se morissi finalmente troverei la pace (sarà poi vero?). In seconda media ho ingollato una scatola di aspirine perché in un momento di mi ero decisa che dovevo farla finita. Non mi è successo niente, se non vomito a non finire e febbrone da cavallo. Ora non sono più così egoista e so che se mi suicidassi farei soffrire troppo la gente intorno a me, e che comunque sarei stupida perché ho solo 17 anni e ho tutta la vita per tirarmi fuori dallo schifo.

[Miss Elphaba]

Che bello che nessuno risponda...

[enricorns2]

Che bello che nessuno risponda...

mangio e poi sono da te

[enricorns2]

No io non so come ti senti e spero di non sentirlo mai, ma questo non mi impedisce di ascoltarti, di ascoltarti non di giudicarti, non so se potrò aiutarti, ma ascoltarti si, sempre che tu lo voglia

[bub]

Per certce cose che hai scritto mi ritrovo nella tu situazione, anche io non ho più voglia di vivere mi alzo la mattina ma se potessi staeri li a aspettare non so cosa, per il cibo, non ho mai vomitato ma anche a me prende quella sensazione di avere qualcosa dentro di me che non dovrebbe esserci, e anche se non ho avuto problemi di bullismo così seri, anzi andare a scuola mi fa bene se non altro ho qualche relazione con qualcuno anche se si ferma alla ricreazione ma tutto lì, devo dire che a scuola mia non ti trattano male i compagni semmai non gliene frega niente di come stai ma almeno non rompono. E poi anche io sento che non c'è più voglia di vivere... non ne ho motivo, sebbene a volte penso che il suicidio se non altro metterebbe fine alle mie sofferenze penso che non potrei mai fare una cosa del genere ai miei, penso sia solo questo che mi frena. Non mi sono mai tagliato, sebbene quello che faccio per sofgarmi mi fa comunque male, fumo e parecchio per avere 16 anni ma quando lo faccio poi mi sento sollevato, come se per un attimo i miei problemi non esistessero, mi fa sentire normale.
Comunque anche se non posso dirti di capire completamente la tua situazione, be ti dico che devi avere davvero una forza interiore molto grande per riuscire ad andare avanti, io non penso riuscirei a continuare se fossi nella tua situazione, penso che tu sia una persona molto forte e testarda (in senso positivio) se riesci a continuare così. E speriamo che la felicità un giorno arrivi, ma per riuscire ad essere felici bisogna accettare di relazionarsi con gli altri e cercare di darsi da fare per essere accettati, so bene che non è una cosa semplice da fare, neanche io penso di esserne capace, ma almeno spero.
Buona fortuna e spero che un giorno sarai felice almeno tanto quanto hai sofferto!

[Bianko90]

Che brutto essere vittima di bullismo, isolata da tutti, addirittura sputi in faccia...ma che compagni di mèrda avevi alle medie? ti sale una frustrazione assurda a leggere queste cose. Anche io non ho avuto chissà quale adolescenza fantastica, fino alle superiori è stato un pò uno schifo. Avevo una compagnia di amici ma non mi divertivo quasi mai, mi sentivo solo. Il motivo principale era che non stavo bene con me stesso, ho fatto un periodo in cui avevo l'acne e mi consideravo bruttissimo. L'unica cosa che mi dava un pò di sollievo era giocare a calcio, qui riuscivo veramente a sfogarmi e divertirmi. Adesso le cose sono decisamente cambiate, ma non posso dire di essere felice, gli amici ce li ho ma mi manca ancora qualcosa. So che non è facile ma dovresti risolvere i tuoi problemi alimentari. Forse tenendo la mente occupata per qualcos'altro che non sia lo studio. Ad esempio riesci a ritagliarti momenti di svago, esci spesso con le amiche o in generale? hai scritto che preferisci stare da sola, ma per me devi aprirti di più con gli altri, con le persone giuste, uscire e farti scivolare i problemi. Perchè stando solo in casa è normale che ti vengano in mente solo brutti pensieri.

[Miss Elphaba]

Che brutto essere vittima di bullismo, isolata da tutti, addirittura sputi in faccia...ma che compagni di mèrda avevi alle medie? ti sale una frustrazione assurda a leggere queste cose. Anche io non ho avuto chissà quale adolescenza fantastica, fino alle superiori è stato un pò uno schifo. Avevo una compagnia di amici ma non mi divertivo quasi mai, mi sentivo solo. Il motivo principale era che non stavo bene con me stesso, ho fatto un periodo in cui avevo l'acne e mi consideravo bruttissimo. L'unica cosa che mi dava un pò di sollievo era giocare a calcio, qui riuscivo veramente a sfogarmi e divertirmi. Adesso le cose sono decisamente cambiate, ma non posso dire di essere felice, gli amici ce li ho ma mi manca ancora qualcosa. So che non è facile ma dovresti risolvere i tuoi problemi alimentari. Forse tenendo la mente occupata per qualcos'altro che non sia lo studio. Ad esempio riesci a ritagliarti momenti di svago, esci spesso con le amiche o in generale? hai scritto che preferisci stare da sola, ma per me devi aprirti di più con gli altri, con le persone giuste, uscire e farti scivolare i problemi. Perchè stando solo in casa è normale che ti vengano in mente solo brutti pensieri.

Sì, ho avuto proprio dei compagni di mèrda. Preferisco star sola perché fin da piccola sono abituata a stare sola, però di mio sarei molto socievole ed espansiva. Ora ho un gruppetto con cui esco qualche sabato sera, ma è gente superficiale che non sa parlare altro che di sciocchezze, buona appunto solo per una serata. Ma a me non basta questo, io vorrei qualcuno con cui sfogarmi e che non liquidi i miei problemi quando ne parlo. Ammetto di essere una persona piena di paure e per me sarebbe fondamentale avere accanto qualcuno che potesse aiutarmi, ma mi trovo completamente sola. Anche la mia famiglia è a catafascio, si salvano solo i miei genitori (e non sempre).