Lei è partita per Parigi. Sabato dovevo andare a prendere le chiavi dello studio da una persona di fiducia e poi salire in studio a prendere la roba da fare per domani mattina in tribunale e posta.
Ebbene, era sabato mattina, appunto, prima delle 10 mi ha chiamato per sapere se ero già in ufficio

Beh, vado in ufficio, con tutte le calme del mondo, attivo alle 11.15 circa, entro e vedo il divano pieno di roba.
A parte le cose che mi aveva lasciato e si cui eravamo già d'accordo, mi ha lasciato una bolletta privata da pagare (visto che devo passare per la posta per alcune raccomandate) e mi ha detto pure di innaffiare le piante almeno una volta a settimana.

Infine mi ha lasciato 50 euro, tipo paghetta dei bambini, come rimborso spese. peccato che sta settimana li ho ben superati... mio papà è stato chiaro: quei soldi non bastano!
Ho finito stasera di sistemare tutte le raccomandate, controllare se era tutto in ordine ecc..
So già che quando tornerà a gennaio dovrò farmi coraggio e dirle le cose come stanno (non so perchè io non riesco mai a dire agli altri ciò che voglio io, è una cosa su cui mia madre mi rimprovera sempre: permetto agli altri di farmi fare ciò che a me non va perchè non ho coraggio di contraddire le persone).
In due settimane non ho avuto modo di aprire il libro di giapponese, sono indietro di due lezioni con gli appunti, senza parlare dello studio...
Devo dire la verità, girare per tribunali e procure mi piace, ma sto sbattimento senza tregua mi dà sui nervi.
Qualcuno sa come si fa a lavorare in tribunale o in procura?