Eh, niente. Ieri ho avuto l'ennesimo litigio con mia sorella che ha 8 anni in meno di me. Non fa altro che dirmi che lei è la migliore di tutte, perché ha un buon posto, perché ha la macchina intestata, perché ha gli amici.. però, sul fidanzato nega (ma io so che il ragazzo ce l'ha, perché la sento continuamente parlare). Io le ho risposto che una super donna come lei, a questo punto della sua vita, potrebbe benissimo prendere il volo e andarsene. Potrebbe andare a convivere con il fidanzato, visto che sia lei che lui guadagnano e hanno bei soldi e che a mamma ci penso io. Inoltre, ho aggiunto che non le credo quando mi dice che lavora per mantenere la macchina perché se era così non lavorava proprio. Lei mi ha risposto che sono solo una persona cattiva, piena di veleno ed invidiosa, che lei non sta insieme a nessuno, che lei non ha bisogno di un uomo per dimostrare il suo valore, che lei è l'uomo di sé stesso, che dico un sacco di bugie, che non faccio niente dalla mattina alla sera, che voglio solo essere come mia sorella più grande. E, un sacco di altre cattiverie che è meglio non dire.
Poi, mia mamma tante cose che le dico non mi ascolta mai. Ascolta solo i consigli di mia mamma.
Ad ogni modo, sono sempre stata una persona estremamente sola. Quando ero a scuola, stavo sempre a banco da sola. Giusto un anno, ho avuto ogni tanto una compagna di banco, ma poi se ne andò via, e poi, ci ebbi un brutto litigio perciò finì. Speravo magari di trovarmi un bravo ragazzo con cui condividere la vita, ma non per usarlo o altro. Semplicemente per sentirmi completa. Oppure, un buon posto che mi facesse avere la mia indipendenza economica. Ma non ho ottenuto nessuna delle due cose. Con le persone è sempre andata male. Al lavoro ero stimata ma quello che facevo non mi piaceva. Ho potuto permettermi quest'anno di non lavorare anche se mi è dispiaciuto perché non fare niente non fa per me, onestamente. Per carità c'è chi prova gioia e libertà ma non è la mia vita. Sono sempre stata una ragazza volenterosa (modesti a parte). Fra un pochino compirò 32 anni e mi sento solo che una fallita. Non ho realizzato nulla. Sono solo alla mercè di mia madre e di mia sorella che fanno coppietta. Mia sorella quando le facevo un favore invece di ringraziarmi mi diceva solo che ero una sottomessa. Poi, è anche violenta, sia con le parole che a fatti. Mi sento solo una vittima inerme. Non è che ci siano troppe alternative nella mia situazione (con tutto che ho sempre pensato che le vie del signore siano infinite) io ho provato a trovare un affitto ma mi dicono che non avendo un lavoro non mi daranno niente. Mia madre non può farmi da garante perché è nel registro dei cattivi pagatori. Non ho un fidanzato, un'amicizia cui appoggiarmi.. ma vi dico anche che sono orgogliosa. Che non mi piacerebbe appoggiarmi a qualcuno senza dare niente. Mi chiedo spesso cosa cavolo ho fatto di male per ritrovarmi in questa situazione. Io ho lavorato 10 anni, fino a pochi anni fa, avevo addirittura la macchina perché era di mio padre e la guidavo per portare mia madre al lavoro, mi sono pagata la patente da sola, l'ho pagata persino a 2 mie sorelle, quando ho potuto le mie sorelle le ho sempre aiutate e protette. Invece, mi merito tutta questa ingratitudine e cattiveria nei miei riguardi. Le sue parole mi feriscono ma mi fanno anche riflettere. Ed io non la voglio più nella mia vita. Triste ma la vedo così. In passato avevo persino trovato una casa in affitto senza essere in regola. Ma sarebbe stato tutto in nero. Mi dice pure che sono un topo. A volte, scusate se lo confesso e non dovrei dire queste cose, ma le vorrei proprio distruggere la macchina. Per farle capire l'effemerità delle cose materiali. Scusate questa brutta cosa, non si dicono queste cose. Ma nei momenti di sconforto è dura. Io mi leggo molti libri per farmi coraggio e andare avanti. Raccontano veramente storie incredibili. Di persone che lavavano i piatti nella vasca da bagno perchè non avevano il lavandino nella cucina e che adesso sono proprietari di castelli e che hanno avuto il coraggio di credere in qualcosa di migliore al di là delle difficoltà e hanno alzato i loro standard. Io a volte mi sento così triste da non riuscire neanche più a fare niente. Però, poi mi ricordo dei miei sogni e delle mie speranze e cerco di andare avanti. Chissà forse ricorderò tutto questo con un sorriso. Certo, il tempo mi sta volando e mi sta rimanendo poco tempo.. però è così bello sognare :")
Però, a me davvero spaventa una vita così piena di solitudine. Farmi anche solo un altro anno con mia sorella che mi dice che sono una fallita e che non si ricorda neanche di un gesto che ho fatto nei suoi riguardi senza chiederle nulla :"(
Scusate, lo sfogo.
Ad ogni modo, mi chiedevo se a voi una vita di solitudine spaventa. Ma per solitudine intendo non solo stare soli ma non avere neanche un lavoro e avere come alternativa fare il senza tetto. E, perché?
Grazie a chi mi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere