Scrivo qui perché è un forum famoso e molto frequentato e perché la sensibilità femminile è forse più consona alle mie necessità (sono un ragazzo).
Sono un giovane uomo di 22 anni, vivo a Napoli dove studio Medicina e Chirurgia alla Federico ... più di un anno non riesco a combinare niente in università e non ho alcun tipo di interesse, sono in grado di stare steso a dormire sul mio letto senza far nulla se non dormire salla mattina alla sera.
Questo credo sia il frutto di una serie di problemi nati dalla mia prima adolescenza. Verso i 12 anni mi "innamorai" perdutamente di una mia piccola compagna di scuola, ma mi sentivo ripetere che ero brutto, noioso, etc. Ne sono stato innamorato per 4 anni, anni terribili in cui ho sempre odiato la mia immagine. Mi sono ripreso nel 2011, quando ho conosciuto la mia migliore amica, la ragazza che più di ogni altra al mondo mi abbia mai voluto bene. Con lei ogni momento è stato dolce, mi sono ripreso il sorriso toltomi negli anni precedenti anche da problemi di depressione di mia madre e mio padre dovuti alla bancarotta che ha colpito la nostra famiglia.
Due anni fa me ne sono scoperto innamorato, non ricambiato. Col tempo pareva stesse cambiando idea, l'anno scorso abbracci e un bacio, stupendo... Il mio primo bacio (volevo che la prima ad essere da me baciata non fosse una qualsiasi ma una della quale dovevo essere innamorato) ma viviamo lontani. Io napoli, lei milano. Nei mesi successivi ci sentiamo ma si allontana, alla fine decide che era tutto un errore e che dovevamo restare amici perché voleva stare da sola e pensare. Cerco di resistere ma a giugno di quest'anno cedo e il rapporto muore tra atroci litigi e con la scoperta che lei già da novembre stava con un altro. All'inizio del rapporto con questa ragazza era tutto stupendo, ma da quando ho realizzato di non essere ricambiato i complessi sepolti nella mia mente sono riemersi con violenza. Io mi sento perennemente un cesso e ormai questa cosa ha azzerato la mia vita sociale, non esco perché temo che la gente per strada possa notarmi e ridere, in più sono triste e solitario e la mia tristezza traspare dai miei occhi e beh si sa... La tristezza è repellente. Durante la giornata mi faccio quantità indecenti di autoscatti alla ricerca di difetti estetici da correggere (fisicamente non mi dispiaccio, longilineo e definito ed alto 1,87 e senza un filo di pancia), odio letteralmente la mia faccia e me stesso per la mia costante sensazione di inadeguatezza ad ogni persona e situazione. Sono ancora vergine, sia per motivi di aspetto fisico che caratteriale probabilmente, ma soprattutto più il tempo passa più ho paura di peggiorare e di restare solo, divento tetro e triste sempre più e niente desta il mio interesse, mi manca l'amore e quel brivido che rende la gioventù stupenda. Qualcuna di voi qua dentro vive o ha vissuto questa situazione di perenne senso di solitudine, inadeguatezza e odio per la propria immagine ed il proprio carattere? Come ne siete uscite? Sono chiuso in casa ed alterno periodi in cui mangio tanto con periodi in cui non mangio niente, vedo i miei soffrire per me e non so aprire bocca sul problema
Posterei qualche mia foto per un sincero (non compassionevole ma obiettivo) parere femminile sul mio aspetto ma potrei spaventarvi, quindi forse meglio evitare a meno che non vi dichiariate tanto audaci da volermi vedere.
È la discussione da me aperta su un altro forum che mi ha portato a questo su suggerimento di un utente