Non è possibile

[Sebastian]

Forse ho scoperto di essere fatto di tungsteno...beh dai c'è di peggio

Concordo, c'è di peggio.

Il problema non è di cosa è fatta una persona, ma l'intolleranza verso alcuni tipi di persona.
A mio modo di vedere questo problema dovrebbe essere grave quanto il problema del razzismo verso un individuo di colore ad esempio.

Se tu insulti un tizio di colore chiamandolo "negro", allora sei un maledetto razzista.
Se invece insulti un tizio a cui piace stare da solo chiamandolo "asociale", hai ragione, perché quel tizio osa provare sentimenti che non siano pace e amore, e allora merita gli insulti...

[Just Soul]

Ma noi italiani amiamo sparare nel mucchio, siamo bigotti e perbenisti, ma poi pensiamo solo alla f1ga e come fregare il prossimo. L'opportunità di marchiare l'asociale è troppo forte, perché tutti devono stare in gruppo!

[Sebastian]

Ma noi italiani amiamo sparare nel mucchio, siamo bigotti e perbenisti, ma poi pensiamo solo alla f1ga e come fregare il prossimo. L'opportunità di marchiare l'asociale è troppo forte, perché tutti devono stare in gruppo!

Se fosse solo in Italia il problema, sarei già partito da tempo, senza farmi problemi.

Ma comunque, non è solo un problema di termini, non è solo dare dell'asociale il problema, ma l'intolleranza in generale.
Se un tizio non va a donne tutti i giorni, allora è un gay, e qui l'intolleranza diventa anche omofobia, perché non solo etichetti un tizio come gay solo perché ha una concezione di amore diversa, ma lo disprezzi anche in quanto gay.
E la colpa è della società, che diffonde il messaggio di intolleranza, facendo in modo che gli unici sentimenti ammissibili siano la "pacie e l'ammore".

[Just Soul]

Fondamentalmente la massa è ignorante in tutti i posti, ma in italia lo siamo di più perché l'incivilta' ed il menefreghismo sono radicati dentro. Poi la diversità fa sempre paura a tutti.

[Sebastian]

Fondamentalmente la massa è ignorante in tutti i posti, ma in italia lo siamo di più perché l'incivilta' ed il menefreghismo sono radicati dentro. Poi la diversità fa sempre paura a tutti.

Esatto sono radicati dentro, perché fin da neonati si viene condizionati dall'esterno a tenere certi comportamenti e ad avere una certa mentalità.
C'è una razza particolarmente suggestionabile, l'uomo, che si lascia condizionare, e adotta quindi i comportamenti e le mentalità che qualcun'altro decide per lui.
Essendo l'uomo la razza più diffusa sul globo, allora la società non può che essere formata da uomini, e quindi da persone intolleranti e ignoranti. E qualcuno, che se ne è accorto, riesce a trarne enormi vantaggi, e non vuole che questa situazione cambi, pertanto si continua sempre di più verso questa strada.
Non a caso, le razze meno suggestionabili (come le nostre), che riescono a formulare pensieri propri, vengono emarginate, perché se dovessero riuscire ad affermarsi, potrebbe generarsi una reazione a catena, e anche l'uomo potrebbe iniziare a formulare pensieri propri.
Chiaramente questo farebbe scomodo a qualcuno, pertanto si cerca di limitare fortemente il fenomeno, tramite la diffusione dell'intolleranza e dell'ignoranza.
È un caso che per almeno 3 persone su 10 uccise, vengano fatti articoli di giornale e servizi sui telegiornali per almeno una settimana, mentre solo per 1 persona suicida su 100, viene detto qualcosa qua e là, e per massimo 2 giorni?
Chiaramente no, perché una diffusione maggiore potrebbe portare anche una maggiore diffusione dei pensieri del suicida, di pensieri auto formulati, e contagiare qualche mente...

[Angel Fall]

Io mi chiedo spesso perché nonostante sin dalla nascita,anzi dalla prenascita,abbiano voluto inculcarmi i loro valori,i loro limiti,il loro pensiero,io sin da allora mi sono ribellata e sono sempre andata controcorrente....forse è come dici Sebastian é una questione di razze allora?apparteniamo ad una razza diversa,,,,,,come ad esempio la tigre che puoi sin da cucciola frla vivere in casa come animale domestico e lei si adatterà anche,ma stai pur certo che se avrà fame e n in verrà sfamata non esiterà ad aggredire e sbranare chi l ha allevata perché è nella sua natura,nel d.n.a.,nulla ache vedere con come e dove e con chi è cresciuta.....

[Sebastian]

Io mi chiedo spesso perché nonostante sin dalla nascita,anzi dalla prenascita,abbiano voluto inculcarmi i loro valori,i loro limiti,il loro pensiero,io sin da allora mi sono ribellata e sono sempre andata controcorrente....forse è come dici Sebastian é una questione di razze allora?apparteniamo ad una razza diversa,,,,,,come ad esempio la tigre che puoi sin da cucciola frla vivere in casa come animale domestico e lei si adatterà anche,ma stai pur certo che se avrà fame e n in verrà sfamata non esiterà ad aggredire e sbranare chi l ha allevata perché è nella sua natura,nel d.n.a.,nulla ache vedere con come e dove e con chi è cresciuta.....

Esattamente.
Esistono diverse razze di esseri umani, delle quali l'uomo è la più diffusa, poi ci sono tante altre razze.

I "depressi", gli "asociali", ecc, non sono malati, sono semplicemente di diversa razza, con diverse caratteristiche.
Un depresso "genetico", non potrà mai curarsi definitivamente, perché è nella sua natura avere comportamenti depressivi. Per quanto si possa cercare di "curare" la sua depressione con psicofarmaci, cercando di adeguare i valori chimici cerebrali a quelli di un uomo, non si potrà mai raggiungere una soluzione definitiva.
Infatti sospendendo gli psicofarmaci, i valori chimici cerebrali ritorneranno ai livelli naturali, e il soggetto ritornerà ad avere comportamenti depressivi.

Quindi esistono diverse razze di esseri umani, non solo distinguibili dalle differenze del colore della pelle (anche questo condizionato da fattori chimici), ma anche dalle differenze chimiche cerebrali.