Cara Mayday, ti do il benvenuto su MyHelp

Se ho ben capito, in seguito a dei problemi col tuo papà hai pensato di accudire con amorevolezza il primogenito di tua sorella. Quando papà è morto, hai continuato ad accudire il nipotino e il nuovo fratellino.
Intanto, non sapendo cosa fare nella vita, decidi prenderti un anno di riflessione in cui passi le giornate ad occuparti dei piccoli.
Intanto però, non riesci a dormire. Senti una lieve inquietudine farti visita, e dato l'orario in cui hai avuto questo sfogo, direi che lei bussa alla tua porta anche la notte. Quindi giorno e notte, quando non sei impegnata a badare ai piccoli, i pensieri cominciano a creare rumor dentro di te.
Nell'approccio empirico noi li chiamiamo
indicatori. Indicano che qualcosa non va. Indicano che se la situazione non migliora, peggiorerà.
Passi le giornate con i bambini e ti sei presa un anno sabatico di riflessione. Ma se il tuo tempo trascorre così, tra te e loro, e il resto del mondo fuori, non ti darai mai la possibilità di fare esperienze di vita, proprio quelle esperienze che, buttandoti nelle situazioni della vita, ti aiutano a capire parti ancora nascoste di te aiutandoti a capire e a sentire dentro cosa vuoi veramente fare, cosa senti di voler costruire con amore.
Non conosco come è stato il tuo rapporto con mamma e papà durante la crescita, ma quando leggo tra le righe la tua rinuncia alla vita, il tuo rinchiuderti in un mondo fatto di giochi, infanzia e allegria, allora mi sembra come se tu volessi in qualche modo recuperare un tuo diritto che ti è stato negato da piccola. Ti vedo come una farfalla in cerca di protezione, tranquillità e sicurezza, e con una gran paura di vivere. Quando dici che non hai perso neanche una tappa nella crescita dei nipotini, quando riveli il tuo pensiero di non vedere i tuoi nipoti anche solo un giorno o di non starci insieme, o quando parli che li abbandoneresti, deluderesti, feriresti se li lasciassi, in realtà è la tua bambina interiore che parla. Forse sei stata tu abbandonata, delusa, ferita. Altrimenti oggi non ti faresti questi discorsi perché non avresti queste preoccupazioni. Allora i suoi genitori che dovrebbero fare? Entrare in paranoia perché lavorando non riescono a concedersi il privilegio che ti stai dando tu? Come i genitori dei tuoi nipotini, anche tu potresti tranquillamente vivere la tua vita e costruiti un presente e un futuro senza escludere i nipotini da questo tuo disegno! Un giorno tu potresti essere una zia che ha realizzato la sua vita e potrai fare loro di esempio è potrai essere loro.di grande aiuto. Tu potresti essere un solido punto.di riferimento quando i piccoli, crescendo avranno i loro problemi. Tu, come i loro genitori. Invece ora come ora non puoi essere un punto di riferimento per nessuno perché non lo.sei nemmeno.per te stessa. Se io ti chiedessi chi sei, cosa vuoi, cosa saresti felice di fare e di essere, che desideri hai, che passioni? Tu cosa diresti?
Il consiglio che posso darti è quello di fare coraggio a quella bambina interiore che ha tanta paura di aprire la porta sul mondo. È difficile venire alla luce. È più facile rannicchiarsi nel buio del proprio giaciglio al sicuro dai "cattivi".
Anche fare i conti col proprio vissuto, non passato, vissuto. Questo ancora più difficile.
Tutto ciò può essere la sfida più grande e più bella della tua vita.
Posso dirti che non sei sola in tutto questo. Hai la tua famiglia. Hai anche noi, qui, sempre, uniti e forti.
