da Resiliente » 29/03/2015, 10:25
Cara Pupi...quante cose vorrei dire su questo argomento, ma tutte mi restano bloccate in gola o nello stomaco. Provo...ma non so quanto riuscirò a far capire il mio punto di vista. Mia madre ha "tentato" due/tre volte...io avevo circa quindici anni e mia sorella sei...in una ci è andata abbastanza vicina, ma questo non è il punto. Il punto è che per quanto lei abbai pensato che fosse la soluzione migliore per tutti non ha capito che invece era la più egoista. Ci avrebbe lasciato con un dolore immenso, un mare di domande laceranti ed un senso di "non essere un motivo abbastanza valido per continuare a vivere". Il mio rapporto con lei si è irrimediabilmente incrinato ed io mi sono chiusa a riccio. Non ha rivinato solo la sua di vita, ma anche la nostra. Il tutto è peggiorato quando la vita ha voluto privarmi prematuramente delle figure che più amavo...la mia cagnolona, morta a soli sette anni per un tumore... (gli animali assorbono...e lei si è fatta carico di tutto il mio dolore probabilmente), il mio primo grande amore morto di leucemia dopo una durissima lotta di 4 anni. Ognuno di loro meritava di vivere, amava vivere, ma non ha potuto scegliere. Chiunque abbia scelta ha il dovere di lottare fino all'ultimo per sé stesso e per tutti coloro che non hanno avuto questa opportunità. Questo è il mio pensiero. Ogni volta che ho perso qualcuno avrei voluto morire perché non trovavo più un significato all'esistenza, ma il senso è il diritto-dovere di vivere al meglio delle proprie possibilità.
Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.
La vita pone gli ostacoli. I limiti li poni tu.
Abbiamo il dovere di combattere e vivere per chi voleva farlo e non ha potuto.