Parlarne con qualcuno

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

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Messaggioda Giskard » 17/01/2015, 23:58



Grazie Clavdia
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Messaggioda Giskard » 18/01/2015, 16:39



Però penso che quando si arriva a pensare al suicidio anche in momenti in cui si è perfettamente calmi e lucidi è sintomo che forse la decisione è stata presa.
Tutto sta nel metterlo in pratica.
Non so ancora come, avessi una pistola sarebbe come avere una porta con maniglione antipanico e sopra la scritta verde luminosa EXIT
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Re: Parlarne con qualcuno

Messaggioda bub » 19/01/2015, 0:37



Da quello che ho capito io non vuoi dare un peso così grande a tua zia... Questo dimostra che sei una persona altruista ma per come la vedo io lei starà peggio a sapere che ti sei suicidato e lei non se ne accorta e probabilmente resterà con il rimorso di non essersene accorta se glielo dici e almeno gli dai la possibilità di provare ad aiutarti, poi indipendemente da quello che deciderai di fare lei saprà che quello che poteva fare lo ha fatto. Buona fortuna
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Messaggioda Clavdia » 19/01/2015, 20:25



Giskard ha scritto:Però penso che quando si arriva a pensare al suicidio anche in momenti in cui si è perfettamente calmi e lucidi è sintomo che forse la decisione è stata presa.
Tutto sta nel metterlo in pratica.
Non so ancora come, avessi una pistola sarebbe come avere una porta con maniglione antipanico e sopra la scritta verde luminosa EXIT



La calma e la lucidità non sono sempre sintomo di certezza ^_^ A volte può capitare di sentirsi così quando si sente di aver evitato una cosa più dolorosa sul momento, sentendosi così più 'al sicuro'! Es.: mi sento male-->penso al suicidio= fine del dolore-->mi figuro l'assenza del dolore-->mi calmo.
Posso chiederti cosa ci vedresti dietro la porta con l'insegna luminosa? Sempre se ti va di parlarne ovviamente.
:hi:
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Messaggioda eleutera » 19/01/2015, 20:40



Ciao, spero che questa tua depressione non sia causata dall'acufene, perchè allora io cosa dovrei fare? (ne soffro da quasi 5 anni)..
mi ci sono abituata, alcuni giorni quasi non mi accorgo di averlo e comunque cerco di non pensarci.
conosco anche alcune persone che sono guarite da questi disturbi acustici, grazie a un medico "all'avanguardia", quindi ti inviterei ad essere più ottimista .
Ti auguro una buona serata.
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Messaggioda Giskard » 19/01/2015, 21:23



Clavdia cosa c' è dietro la porta dici? Non lo so, so solo cosa c'è da questa parte e non mi piace.
Per il resto il tuo ragionamento spiega molto bene lo schema dei miei pensieri.

Eleutera questa mia depressione e i pensieri di suicidio sono ri-iniziati con l' acufene, che è però solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Se un giorno ti andasse, ti invito a leggera la mia storia.
Mi è successa la cosa sbagliata nel momento sbagliato.
Dopo anni che lotto, ora che avevo imparato ad accontentarmi della mia vita che definire mediocre è un eufemismo, il destino mi ha mandato questo messaggio, mi ha detto a chiare parole "ciccio, è inutile che ti dai tanto da fare, la tua dose di felicità è questa, fattela bastare, mantieni un profilo basso e non alzare la testa!", e ora ho voglia di dire basta, perchè nella vita le sofferenze è normale che ci siano, ma deve esserci anche qualcosa sull' altro piatto della bilancia.

Cosa intendi con medico "all' avanguardia"? Qualsiasi consiglio avessi da darmi anche in merito alla tua esperienza è ben accetto.

Vi auguro buona serata
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Messaggioda Clavdia » 19/01/2015, 22:01



Potrebbe non piacerti neanche quello che c'è dall'altra parte della porta. Questo non per dire che fa schifo tutto (anche se secondo me un buon 80% della vita fa abbastanza schifo ma questo è un altro discorso :D), non so se credi nella vita dopo la morte ma partendo dal presupposto che potrebbe non esserci niente, dall'altra parte della porta non ci sarebbe la fine della sofferenza, ci sarebbe solo...il niente. Che non è la fine della sofferenza. Certo, è facile fare discorsi su quanto vivere una vita soffrendo sia meglio del niente della morte, però se ho capito bene facendola finita quello che cerchi principalmente è non soffrire più quindi tanto lucida la scelta non è (credo, non voglio giudicare qualcosa che non so con certezza visto che non sono nella tua testa) perché quando si soffre tanto lucidi al 100% non si può essere, la sofferenza influenza per forza il nostro modo di vedere le cose, purtroppo.
Hai ragione quando dici che nella vita dovrebbe esserci anche il risvolto positivo della medaglia, purtroppo però quando si sta male e si soffre per molto tempo per avere qualcosa che controbilanci l'altro piatto della bilancia bisogna lottare il doppio di quanto fanno gli altri. :(
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Messaggioda malagant » 19/01/2015, 22:59



Ti capisco e a volte mi torna sempre in mente la frase di un mio carissimo amico..

Ci vuole molto più coraggio per uccidersi che per rimanere in vita, chi lo fa è una persona con un grande coraggio perché non è semplice per nulla.
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Messaggioda Giskard » 19/01/2015, 23:09



Da come la vedo io il "niente" è la fine di tutto, quindi anche la fine della sofferenza, nel senso che con "fine della sofferenza" non intendo una qualche esistenza priva di dolore ma una non esistenza, esente dal dolore in quanto tale.

Quando dico che sono lucido, intendo che non sto provando chissà quale sofferenza lancinante. Per spiegarmi meglio ti racconto cosa ho passato in una fase della mia vita.
Circa 4 anni fa mi accorsi di soffrire di DOC. Mi accorsi, nel senso che le mie ossessioni erano diventate spaventose. Non scendo nei particolari di cosa mi passasse nella testa in quel periodo perchè ho paura di essere frainteso da chi non conosce questo disturbo.
In quel periodo quando mi svegliavo al mattino pensavo di non poter sopportare quella sofferenza fino alla sera, ogni giorno era pesantissimo da superare, pensare al suicidio era un sollievo, ero grato di avere quella possibilità.
Ora non è affatto così, certo mi sento depresso, ma non penso alla morte come alla liberazione dal dolore, semplicemente mi sono stancato, non ho più voglia di vivere, non così, ci sono troppe cose che vedo nella vita degli altri che io non ho, e dopo questo ultimo schiaffo ho deciso che ne ho abbastanza, ho 33 anni ed è da quando ne ho 19 che lotto con veri e propri mostri.
Mi dirai che ognuno ha i suoi problemi e sono d'accordo, ma sono convinto che la maggior parte delle persone sia più felice di me, abbia sofferto molto meno di me, io faccio parte di quella minoranza a cui per un motivo o per un altro è andato tutto male.
In questa minoranza c'è anche a chi è andata molto peggio che a me, non fraintendermi, non dico di essere il più disgraziato sulla faccia della terra.

Poi se guardo nel famoso altro piatto della bilancia non posso che convincermi che farla finita sia la scelta giusta.
Non c'è più la gioia di stare con gli altri, non c'è una famiglia mia e mai ci sarà, non c'è una vita lavorativa soddisfacente, non c'è l' amore, non c'è il sesso, non c'è una vita sociale.
Qualcuno che mi vuole bene per fortuna ce l' ho, mia madre, mia sorella, un paio di amici e sono grato di questo, ma la mia vita si riduce a questo, 3 4 persone che mi vogliono bene ma che giustamente ognuno ha la sua vita.
Scusa lo sfogo
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Messaggioda eleutera » 20/01/2015, 0:12



Mi spiace, posso capire quello che stai passando.
parlavo di questo medico "all'avanguardia" nel senso che ci sono molte testimonianze di persone guarite completamente dagli acufeni grazie a lui.
anche io vorrei mettermi in contatto con lui, tramite skype, per un consulto. Il dott. La Torre sembra che abbia sviluppato un suo protocollo che dà veramente ottimi risultati, (tra cui anche delle sedute nella camera iperbarica, tra le altre cose). puoi chiedergli l'amicizia su facebook e/o guardare il suo sito se vuoi. spero di esserti stata utile. buonanotte.
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