StillWandering ha scritto:In questi giorni ho visto Fantozzi, che viene definito una merdaccia. Ecco, io sono più sfigato di lui.
A me ha fatto sempre un'impressione diversa. Fantozzi, soprattutto nell'idea originaria realizzata da Luciano Salce, era una satira sociale sferzante e sottilmente sovversiva (erano gli anni '70) incarnata da una maschera dai tratti sì demenziali, ma anche surreali (surrealisti) che distruggeva tutti i buoni valori condivisi della società civile borghese capitalista. Alla fine i "non sfigati", quelli che si prendevano gioco di Fantozzi, i potenti, i mega direttori galattici, erano tutti peggiori di lui o quanto meno sullo stesso piano, con la sola differenza di avere una connotazione cinica, spietata e insensibile, allorché in Fantozzi affiorano man mano dal suo conformismo borghese valori e consapevolezze che gli altri personaggi non hanno.
Anch'io non ho prospettive sociali, non ho un lavoro, non ho moglie, fidanzata, amici (qualche conoscente, un amico d'infanzia...), successo, soldi.... Eppure credo che proprio il fatto di essere socialmente fallito mi abbia dato delle capacità di vivere che gli altri non hanno. Quello che io vivo nelle mie passeggiate solitarie ad ascoltare le cicale sotto la pineta e le musiche terribili di Nono e Ravel, nel leggere le poesie della Bachmann e di Rilke, nel fare le mie Polaroid e nello sviluppare i miei negativi... tutte queste cose le persone di successo, quelle che vivono pienamente nella competizione della carriera, degli amici-nemici, delle elezioni, delle file alle banche e delle campagne elettorali, SE LE SOGNANO. Tu sei il solo responsabile della tua vita, a prescindere da tutto il resto. Ovviamente non ti esorto a fare nulla, se ti piace ubriacarti fallo, ma sappi che il tuo disagio in realtà dipende solo da te e dal tuo ego in rapporto alla società con la quale vorresti entrare in competizione e dalla quale sei stato relegato (come me e come tanti altri) agli ultimi posti.