Voglio solo morire

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

Voglio solo morire

Messaggioda Arianna94 » 08/08/2017, 10:36



Ciao a tutti,
soffro di grave depressione da anni e ormai il suicidio mi sembra l'unica soluzione. Di me e della mia vita non rimane più niente, niente per cui valga la pena svegliarsi ogni giorno e niente per cui valga la pena sopportare tutto il dolore.
So che il primo passo per superare tutto ciò è iniziare a volersi bene, ma come faccio, se intorno a me non vedo altro che fallimenti e distruzione?
La mia famiglia non fa altro che farmi sentire ancora più una nullità, come se io già non lo sapessi di mio. Mia madre è una casalinga iperprotettiva che usa i figli per le sue realizzazioni personali, perché non ha altre soddisfazioni all'esterno della famiglia. Non mi è permesso fare ciò che fanno tutte le mie coetanee e poco alla volta ho perso tutti gli amici che avevo. Ho 23 anni e non ho libertà di uscire senza dover controllare il cellulare ogni 5 minuti per rispondere a messaggi e chiamate di mia madre. Devo avvisarla quando arrivo in un posto, devo tenerla aggiornata su ciò che faccio, devo avvisarla quando sto per tornare a casa e se capita che per sbaglio non rispondo al cellulare, me la ritrovo sul posto, pronta ad accertarsi che non mi sia successo niente.
Uscire la sera è un tabù, perché ci sono troppi pericoli in giro e lei stessa quando è buio non mette piedi fuori casa da sola, anche se deve fare 10 metri di strada (premesso che abito a Roma e le strade sono sempre piene di gente). L'unico modo che ho per uscire la sera è farmi accompagnare e venire a riprendere da mio padre, perché non posso né andare in macchina con le mie amiche né guidare da sola. Spesso mio padre deve aspettare per tutto il tempo fuori dal locale, per potermi riaccompagnare a casa e la sua presenza lì fuori, che aspetta me, mi mette così a disagio che col tempo ho iniziato a rifiutare di uscire.
Se provo a far capire a mia madre che il suo atteggiamento è esagerato e che a differenza di quando lei era giovane, ora tutte le ragazze della mia età escono la sera, mi dice che vivo fuori dal mondo, che non conosco tutti i pericoli in agguato e che quando avrò anche io un figlio mi comporterò come lei. Continua a ripetere che noi figli siamo tutto ciò che le rimane, che lei ha dedicato tutta la sua vita a noi, lasciando il lavoro per prendersi cura di noi, e per questo dobbiamo dare ascolto ai suoi consigli.
Ora non ho più amici, col tempo ho imparato a isolarmi da tutto e da tutti, per nascondere agli altri la mia inadeguatezza.
Sin da piccola sono stata sottoposta a un enorme stress, legato alla scuola e allo sport, che mi obbligavano a restare sveglia a studiare fino alle 3 di notte, per poi svegliarmi la mattina alle 7. Dovevo andare bene in tutto, dovevo essere la figlia perfetta, che non delude mai i suoi genitori, perché tutti avevano alte aspettative su di me.
A partire dai 12 anni ho iniziato a soffrire di autolesionismo, dal quale ancora non sono riuscita a uscirne, e più guardo le cicatrici che mi sono procurata con le mie mani, più mi sento una schifezza e infierisco sul mio corpo.
Nonostante sia giudicata da tutti una bella ragazza ho avuto poche relazioni e in quelle poche non sono mai stata amata, ma tutti si sono approfittati dei miei sentimenti per portarmi a letto.
L'ultima relazione mi ha condotta all'anoressia, dato che questo ragazzo era ossessionato dalla magrezza. Essendo già magra, in poco tempo divenni pelle e ossa e più io scomparivo più a lui sembravo stare bene. Da questo stesso ragazzo ho subito un abuso sessuale, che mi ha fatta sentire ancora più inutile e insignificante, oltre a consumarmi con il senso di colpa per non essere riuscita a fermarlo. Dopo l'accaduto ho chiuso la relazione, ma non è stato sufficiente a sollevarmi dal senso di vuoto interiore.
Ora mi porto dietro tutti questi pesi, che non mi fanno più vivere. L'anoressia, sebbene abbia lasciato almeno in parte il mio corpo, si è impossessata per sempre della mia anima e non mi fa più vivere tranquillamente il mio rapporto con il cibo. Inoltre non sono più riuscita ad avere nessun rapporto con un ragazzo, perché non mi fido più, perché sono sicura che tanto nessuno amerà mai la vera me, ma solo il mio aspetto esteriore.
Tutto il mondo mi sembra ingiusto e privo di valori. Intorno a me vedo solo superficialità, prevaricazione da parte del più forte, ingiustizia e conformismo. Mi sento inadatta alla vita e incapace di affrontare il futuro incerto.
Sono completamente sola e nessuno è in grado di comprendere il mio dolore. Voglio solo scomparire...
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Messaggioda andrea444 » 08/08/2017, 12:14



Il mio strizzacervelli, molti anni fa, quando stavo insieme ad una ragazza che era stata disintegrata e continuava a subire danni enormi dal rapporto con i genitori, quando gliene parlai mi disse testuali parole 'molti famosi conflitti si sono risolti con patricidi o matricidi'.
Ora io non dico di arrivare a tanto eh, però se vuoi sopravvivere vattene e se non puoi farlo subito, lavoraci. E preparati ad un lungo e difficile lavoro su di te, libero da presenze dannose io credo possa funzionare ;)
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Messaggioda crisbil » 08/08/2017, 13:37



Arianna94 ha scritto:Tutto il mondo mi sembra ingiusto e privo di valori. Intorno a me vedo solo superficialità, prevaricazione da parte del più forte, ingiustizia e conformismo.


E feroce, mostruosa indifferenza. Secondo me tutti gli altri mali sono frutto di questo modo di vivere sempre più egoistico e individualista.

Arianna94 ha scritto:Mi sento inadatta alla vita e incapace di affrontare il futuro incerto.


A chi lo dici.

Arianna94 ha scritto:Sono completamente sola e nessuno è in grado di comprendere il mio dolore. Voglio solo scomparire...


Essere capiti non è così impossibile..

Di persone che son in grado di comprendere il tuo dolore ne puoi trovare , pure.. - anche in questo forum - .. basta che uno abbia vissuto esperienze e problemi analoghi (ed è facile che sia così) ai tuoi.

E' che comprendere alla fine non implica e significa niente.

Perché più che capire sarebbe importante provare empatia e, dunque, desiderio di aiutarsi e venirsi incontro.
E' questa cosa che io, personalmente, non ho mai trovato.. da nessuna parte (tanto meno qui).

Infatti la (pochissima, 3 o 4) gente che m'ha detto di capirmi .. era solo perché vedeva in alcune delle mie problematiche il riflesso delle sue - e DI SE' STESSA -; punto... non c'è MAI stato un briciolo di reale interessamento a me, come persona, individuo.. né tanto meno un venirsi incontro (cosa che io in alcune occasioni avrei fatto anche volentieri, pur con tutte le mie difficoltà e problematiche varie).

La verità è che se a qualcuno, al di là del "capire il tuo dolore", non gliene frega poi almeno qualcosa di quel tuo dolore... essere "capiti" non porta a niente di niente... e non è di alcun aiuto o conforto.

saluto
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Messaggioda kathellyna » 08/08/2017, 14:40



benvenuta.
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Messaggioda Arianna94 » 08/08/2017, 16:03



crisbil ha scritto:
La verità è che se a qualcuno, al di là del "capire il tuo dolore", non gliene frega poi almeno qualcosa di quel tuo dolore... essere "capiti" non porta a niente di niente... e non è di alcun aiuto o conforto.

saluto


Ma infatti non mi aspetto che a qualcuno interessi davvero del mio dolore, perché come hai detto tu non porterebbe comunque a niente. Quando dico che nessuno comprende quello che provo dentro mi riferisco soprattutto al fatto che sono circondata da persone che non fanno altro che infierire sul mio dolore, girando il coltello nella piaga, con la scusa di volermi aiutare. Mi viene sempre detto che devo svegliarmi, perché altrimenti mi troverò male, ma a nessuno viene in mente che se non lo faccio è perché non ci riesco, perché sento che comunque anche reagire non avrebbe senso. Se non vedo il mio posto nel mondo, per cosa dovrei reagire? Non c'è neanche una cosa che mi faccia venire voglia di vivere, mentre le cose che continueranno a farmi soffrire sono infinite.
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Messaggioda Danys90 » 08/08/2017, 19:20



Arianna94 ha scritto:Ma infatti non mi aspetto che a qualcuno interessi davvero del mio dolore, perché come hai detto tu non porterebbe comunque a niente. Quando dico che nessuno comprende quello che provo dentro mi riferisco soprattutto al fatto che sono circondata da persone che non fanno altro che infierire sul mio dolore, girando il coltello nella piaga, con la scusa di volermi aiutare. Mi viene sempre detto che devo svegliarmi, perché altrimenti mi troverò male, ma a nessuno viene in mente che se non lo faccio è perché non ci riesco, perché sento che comunque anche reagire non avrebbe senso. Se non vedo il mio posto nel mondo, per cosa dovrei reagire? Non c'è neanche una cosa che mi faccia venire voglia di vivere, mentre le cose che continueranno a farmi soffrire sono infinite.


Idem...
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Messaggioda Premio Nobel » 08/08/2017, 20:18



Provo a risponderti io - a mio modo di vedere, forse la tua situazione non è così drammatica come potrebbe apparirti.

Da quanto tu dici, hai avuto dei genitori troppo oppressivi, in particolar modo tua madre, hai avuto un fidanzato che ha abusato di te e che ti ha esacerbato l'anoressia che già stavi provando da un po' di anni.

Per quanto riguarda l'oppressione eccessiva da parte di tua madre, forse è possibile mettere in atto alcune cose per ovviare la problematica: in primo luogo non necessariamente sei tenuta ad informare che cosa farai quella specifica sera con quelle specifiche persone ... ad esempio, informi i tuoi che esci con una tua amica o con un ragazzo, ma non dici loro di andare al cinema o in centro città. - in secondo luogo una perplessità, tu hai accennato al fatto che hai avuto un paio di ragazzi, anche in quel caso i tuoi sono stati così oppressivi, oppure invece c'è stata maggiore libertà di azione? potrebbe essere replicare una esperienza del genere anche per tutte le altre uscite?

Sempre sul fidanzato, non vorrei toccare un tasto sensibile, tu non usi mezzi termini dicendo di avere ricevuto abusi sessuali da parte sua: intendi qualcosa che è effettivamente ascrivibile a "violenza carnale" oppure intendi la pressione che ti ha fatto per dimagrire o ancora il semplice fatto che sia stata con te soltanto per sesso?

Non capisco perchè tu ritieni che il mondo possa essere privo di valori, nel senso che non comprendo quale è per te il motivo di questa assenza e da che cosa lo desumi.
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Messaggioda Luke » 08/08/2017, 21:16



cara Arianna , leggo nelle tue parole molta sofferenza e riesco a percepire la gabbia in cui ti trovi. La prima cosa che viene da dire e' vattene da li ! Ma so che senza un lavoro non si va da nessuna parte, e trovarne uno non è per niente facile, quindi ti dico ribellati !
Hai 23 anni , i tuoi genitori, per quanto apprensivi , non possono vietarti di uscire, sarebbe un sequestro di persona, quindi inizia a ribellarti e a fare cio che vuoi.
Forse soffriranno ma pazienza , se ne faranno una ragione , sono loro che stanno facendo soffrire te, quindi basta ascoltare quel che dicono, e inizia ad ascoltare te stessa . la vita, per quanto fin ora non ti abbia dato molto, puo cambiare in meglio, e tu sei giovane hai tutta la vita davanti e ancora tante possibilità, non arrenderti. Combatti per te stessa, per affermare la tua volontà, il peggio e' passato, ora devi appropriarti della tua vita, finisci gli studi e poi fai di tutto per andartene, fosse anche all'estero a fare la cameriera sarebbe meglio di stare nella prigione dorata costruita da i tuoi genitori. Combatti per la tua liberta , puoi farcela e sopratutto basta essere remissiva e ubbidiente, e ora di diventare tosta, disubbidisci, impara a dire NO !
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Messaggioda sickmask » 08/08/2017, 21:36



Arianna94 ha scritto:
crisbil ha scritto:
La verità è che se a qualcuno, al di là del "capire il tuo dolore", non gliene frega poi almeno qualcosa di quel tuo dolore... essere "capiti" non porta a niente di niente... e non è di alcun aiuto o conforto.

saluto


Ma infatti non mi aspetto che a qualcuno interessi davvero del mio dolore, perché come hai detto tu non porterebbe comunque a niente. Quando dico che nessuno comprende quello che provo dentro mi riferisco soprattutto al fatto che sono circondata da persone che non fanno altro che infierire sul mio dolore, girando il coltello nella piaga, con la scusa di volermi aiutare. Mi viene sempre detto che devo svegliarmi, perché altrimenti mi troverò male, ma a nessuno viene in mente che se non lo faccio è perché non ci riesco, perché sento che comunque anche reagire non avrebbe senso. Se non vedo il mio posto nel mondo, per cosa dovrei reagire? Non c'è neanche una cosa che mi faccia venire voglia di vivere, mentre le cose che continueranno a farmi soffrire sono infinite.


La prima cosa che devi capire è che mai a nessuno interesserà davvero di te, se non per tornaconto personale, anche amore e amicizia sono egoistici. Nessuno ha un posto nel mondo, nessuno serve realmente a qualcosa, smettila di guardare cosa ti circonda in questo modo, smettila di dare la possibilità agli altri di poter rigirare i coltelli nella piaga, se metti le tue ferite esposte non è detto che troverai gente che te le curerà, ma potresti trovare persone che te le infetteranno, quindi non esporle, e non ti dico di non sfogarti, ma di non dare la possibilità agli altri di farti del male, guarisci da sola le tue ferite, impara ad essere indipendente, posso cercare di comprendere che nella tua situazione essere indipendente ti viene difficile, ma non lo è. Prendi coscienza della tua vita, hai visto quali sono le cose sbagliate, cambiale, aspettare è inutile, è brutto magari da dire, ma aspettare che le nostre vite cambino non serve a nulla, le cose cambiano sì, ma se non sei tu a farle cambiare non cambieranno come lo vuoi tu. Ti ripeto, inutile cercare un senso nella vita, un posto nel mondo blablablablabla sono tutte stronzate, non esistono, smettila di illuderti che ci possa essere qualcosa nella vita di speciale, di bello, l'unico modo di non essere deluso dalla vita è disilludersi e accettare la vita per quello che è, non sperare, non serve a nulla se non a peggiorare la situazione. La cosa che ti deve far venire voglia di vivere è l'egoismo, se davvero non vuoi più ciò che ti fa soffrire cerca il modo per toglierlo da mezzo, la tua situazione non è irrisolvibile, sei abbastanza grande, trova un lavoro e vai via di casa, fai quello che vuoi, puoi farlo, se vuoi studiare vai a studiare lontano, ribellati, se hai provato in tutti i modi a far capire a tua madre che sbaglia e non ci sei riuscita basta provarci. Per l'abuso subito ci sono diverse strutture che offrono aiuto gratuito alle donne per queste cose e ti potrebbero aiutare.
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Messaggioda Arianna94 » 08/08/2017, 22:05



Premio Nobel ha scritto:Provo a risponderti io - a mio modo di vedere, forse la tua situazione non è così drammatica come potrebbe apparirti.

Da quanto tu dici, hai avuto dei genitori troppo oppressivi, in particolar modo tua madre, hai avuto un fidanzato che ha abusato di te e che ti ha esacerbato l'anoressia che già stavi provando da un po' di anni.

Per quanto riguarda l'oppressione eccessiva da parte di tua madre, forse è possibile mettere in atto alcune cose per ovviare la problematica: in primo luogo non necessariamente sei tenuta ad informare che cosa farai quella specifica sera con quelle specifiche persone ... ad esempio, informi i tuoi che esci con una tua amica o con un ragazzo, ma non dici loro di andare al cinema o in centro città. - in secondo luogo una perplessità, tu hai accennato al fatto che hai avuto un paio di ragazzi, anche in quel caso i tuoi sono stati così oppressivi, oppure invece c'è stata maggiore libertà di azione? potrebbe essere replicare una esperienza del genere anche per tutte le altre uscite?

Sempre sul fidanzato, non vorrei toccare un tasto sensibile, tu non usi mezzi termini dicendo di avere ricevuto abusi sessuali da parte sua: intendi qualcosa che è effettivamente ascrivibile a "violenza carnale" oppure intendi la pressione che ti ha fatto per dimagrire o ancora il semplice fatto che sia stata con te soltanto per sesso?

Non capisco perchè tu ritieni che il mondo possa essere privo di valori, nel senso che non comprendo quale è per te il motivo di questa assenza e da che cosa lo desumi.


Allora, cerco di chiarire alcuni punti a Premio Nobel.
L'atteggiamento oppressivo di mia madre è stato moltissime volte oggetto di liti e discussioni da parte mia, ma non sono mai riuscita a cambiarlo, perché lei è convinta che sia legittimo. Non posso fare come dici tu, ovvero nasconderle dove vado, perché in ogni caso ci sarebbe mio padre ad attendermi fuori dal locale per riaccompagnarmi a casa. Il suo problema riguarda soprattutto le uscite serali, perché durante il giorno mi basta mandarle continuamente messaggi, per il resto posso muovermi in autonomia, senza accompagnatore. Se fosse per me, pur di evitare problemi, uscirei solo alla luce del giorno, ma tutte le mie amiche escono la sera e non posso ogni volta trovare scuse per non andare con loro.
Nei casi in cui ho avuto dei ragazzi, nonostante mia madre fosse molto esigente nel voler sapere tutto su di lui, mi lasciava uscire, perché sarei appunto stata accompagnata da un uomo. Quando esco con le mie amiche invece siamo tutte femmine e lei ritiene pericoloso per delle ragazze uscire la notte, anche con la macchina. Questa è sempre stata una sua fobia ed è impossibile farla ragionare.
Tornando alla mia ultima relazione, la violenza è stata sia psicologica che fisica. Premettendo che prima non avevo mai sofferto di disturbi dell'alimentazione (ero magra, ma in un modo sano e normale), il mio rapporto con il cibo iniziò a diventare anomalo da quando intrapresi quella relazione su cui puntavo molto. Ovviamente la mia intenzione era quella di perdere solo qualche chilo, ma non fu semplice fermarmi, specialmente se avevo accanto una persona che più dimagrivo, più sembrava apprezzarmi.
Ovviamente non voglio dire che è tutta colpa sua, perché dentro di me c'erano già i presupposti per quel tipo di disturbo, quali insicurezza, fragilità emotiva e scarsa autostima.
Essendo io insicura e lui un narcisista manipolatore, che traeva soddisfazione dal farmi sentire inadeguata e non alla sua altezza, le cose si sono incastrate alla perfezione, purtroppo a scapito mio.
Ho aperto finalmente gli occhi dopo che una sera mi ha forzata ad avere un rapporto sessuale in un momento in cui non ero lucida. Non mi è mai piaciuto bere, quindi mi basta pochissimo per ubriacarmi. Quella sera mi sono lasciata convincere a prendere qualche bicchiere in più e poi mi sono trovata ad avere il mio primo rapporto con lui, nonostante giorni prima ne avessimo parlato e gli avessi confidato di voler aspettare ancora un po'.
Quanto ai valori, io non li ho mai trovati, a parte che nei libri. Molto probabilmente ci sono persone che li possiedono, ma io non sono stata fortunata da incontrarle, quindi parlo per esperienza personale.
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