Ciao a tutti,
soffro di grave depressione da anni e ormai il suicidio mi sembra l'unica soluzione. Di me e della mia vita non rimane più niente, niente per cui valga la pena svegliarsi ogni giorno e niente per cui valga la pena sopportare tutto il dolore.
So che il primo passo per superare tutto ciò è iniziare a volersi bene, ma come faccio, se intorno a me non vedo altro che fallimenti e distruzione?
La mia famiglia non fa altro che farmi sentire ancora più una nullità, come se io già non lo sapessi di mio. Mia madre è una casalinga iperprotettiva che usa i figli per le sue realizzazioni personali, perché non ha altre soddisfazioni all'esterno della famiglia. Non mi è permesso fare ciò che fanno tutte le mie coetanee e poco alla volta ho perso tutti gli amici che avevo. Ho 23 anni e non ho libertà di uscire senza dover controllare il cellulare ogni 5 minuti per rispondere a messaggi e chiamate di mia madre. Devo avvisarla quando arrivo in un posto, devo tenerla aggiornata su ciò che faccio, devo avvisarla quando sto per tornare a casa e se capita che per sbaglio non rispondo al cellulare, me la ritrovo sul posto, pronta ad accertarsi che non mi sia successo niente.
Uscire la sera è un tabù, perché ci sono troppi pericoli in giro e lei stessa quando è buio non mette piedi fuori casa da sola, anche se deve fare 10 metri di strada (premesso che abito a Roma e le strade sono sempre piene di gente). L'unico modo che ho per uscire la sera è farmi accompagnare e venire a riprendere da mio padre, perché non posso né andare in macchina con le mie amiche né guidare da sola. Spesso mio padre deve aspettare per tutto il tempo fuori dal locale, per potermi riaccompagnare a casa e la sua presenza lì fuori, che aspetta me, mi mette così a disagio che col tempo ho iniziato a rifiutare di uscire.
Se provo a far capire a mia madre che il suo atteggiamento è esagerato e che a differenza di quando lei era giovane, ora tutte le ragazze della mia età escono la sera, mi dice che vivo fuori dal mondo, che non conosco tutti i pericoli in agguato e che quando avrò anche io un figlio mi comporterò come lei. Continua a ripetere che noi figli siamo tutto ciò che le rimane, che lei ha dedicato tutta la sua vita a noi, lasciando il lavoro per prendersi cura di noi, e per questo dobbiamo dare ascolto ai suoi consigli.
Ora non ho più amici, col tempo ho imparato a isolarmi da tutto e da tutti, per nascondere agli altri la mia inadeguatezza.
Sin da piccola sono stata sottoposta a un enorme stress, legato alla scuola e allo sport, che mi obbligavano a restare sveglia a studiare fino alle 3 di notte, per poi svegliarmi la mattina alle 7. Dovevo andare bene in tutto, dovevo essere la figlia perfetta, che non delude mai i suoi genitori, perché tutti avevano alte aspettative su di me.
A partire dai 12 anni ho iniziato a soffrire di autolesionismo, dal quale ancora non sono riuscita a uscirne, e più guardo le cicatrici che mi sono procurata con le mie mani, più mi sento una schifezza e infierisco sul mio corpo.
Nonostante sia giudicata da tutti una bella ragazza ho avuto poche relazioni e in quelle poche non sono mai stata amata, ma tutti si sono approfittati dei miei sentimenti per portarmi a letto.
L'ultima relazione mi ha condotta all'anoressia, dato che questo ragazzo era ossessionato dalla magrezza. Essendo già magra, in poco tempo divenni pelle e ossa e più io scomparivo più a lui sembravo stare bene. Da questo stesso ragazzo ho subito un abuso sessuale, che mi ha fatta sentire ancora più inutile e insignificante, oltre a consumarmi con il senso di colpa per non essere riuscita a fermarlo. Dopo l'accaduto ho chiuso la relazione, ma non è stato sufficiente a sollevarmi dal senso di vuoto interiore.
Ora mi porto dietro tutti questi pesi, che non mi fanno più vivere. L'anoressia, sebbene abbia lasciato almeno in parte il mio corpo, si è impossessata per sempre della mia anima e non mi fa più vivere tranquillamente il mio rapporto con il cibo. Inoltre non sono più riuscita ad avere nessun rapporto con un ragazzo, perché non mi fido più, perché sono sicura che tanto nessuno amerà mai la vera me, ma solo il mio aspetto esteriore.
Tutto il mondo mi sembra ingiusto e privo di valori. Intorno a me vedo solo superficialità, prevaricazione da parte del più forte, ingiustizia e conformismo. Mi sento inadatta alla vita e incapace di affrontare il futuro incerto.
Sono completamente sola e nessuno è in grado di comprendere il mio dolore. Voglio solo scomparire...