Il Cavaliere Oscuro ha scritto:Non mi faccio paranoie perchè uno è superdotato e io no, è l'insieme delle cose, oggi un uomo deve avere la fissa per il fisico, deve essere prestante sessualmente ecc (per la ragazza media sia chiaro, non sono tutte così).
Non ce ne accorgiamo ma siamo bombardati ogni giorno da messaggi che inevitabilmente ci portano a ragionare in modo diverso da anni e anni fa, se avessi potuto scegliere quando nascere avrei sicuramente scelto un'altra epoca passata, oggi non avrei di sti problemi.
Leggevo proprio stamattina su un giornale del cyberbullismo, una statistica dice che il 70% dei ragazzi di età compresa tra i 13 ai 17 anni (mi pare di ricordare) ha paura di essere vittima di violenza via web, inteso come insulti da coetanei ecc.
Viviamo ormai in un'era che vive con i social network e ci ha plasmati negativamente.
Si, sono d'accordo che la massa sia merda e che siamo bombardati da quel tipo di massaggi. Ma nessuno ci obbliga a guardare la tv e ad ascoltare quei messaggi. Personalmente, non risento di tale bombardamento, in quanto sono fiero di essere "anormale" (non aspiro in alcun modo alla normalità, come la maggior parte degli utenti di questo forum). Esistono anche persone "anormali" e se lo sei anche tu, è normale (scusa il gioco di parole) che ti relazioni con persone a cui non interessano i messaggi mediatici. Certo, se ti relazioni con persone da bar, che guardano la tv e sono interessati alle mode, al calcio, alla palestra e ai nuovi modelli di macchine sportive (non c'è nulla di male in tutto ciò, ma come avrai capito, la vita non è solo quello), è ovvio che ti senta discriminato e incompreso. Ma noto che tutti agognano alla "normalità": dunque i casi sono due: o si fa di tutto per diventare delle persone normali, schiave del sistema e degli ideali "edonistici", come dici, di questa società, oppure si rivendica la propria diversità e ci si relaziona con quel 20, 30 per cento di persone più consapevoli. A te la scelta.
Comunque si, è timidezza mista a inesperienza, su un ragazzo di 15 anni è comprensibile, per uno di 21, oggi come oggi, con le ragazze e la società che abbiamo intorno non lo è più.
Oggi un ragazzo della nostra età se non incontra una ragazza con un po' di cervello, tanto da capire che anche se ha 21 anni ed è per lui la sua prima ragazza non ci sono problemi, vieni deriso.
Si, dalla massa, appunto. Ma la massa esiste solo dal momento in cui la fai esistere tu, instaurando una relazione con essa.
Io non ho paura di questo, non ho paura di essere deriso, perchè so già che con quel target di ragazza non avrei niente a che fare, io ho solo paura che non arrivi mai la ragazza con un po' di cervello, o che arrivi troppo tardi.
Se prima non arrivi al punto di stare bene con te stesso e di essere pienamente convinto di chi sei, non arriverà mai. Una ragazza può rendere la tua vita ancora più piacevole, può darti qualcosa in più. Ma se da solo stai male, la tua vita dipende da qualcun altro (da un ideale, dal simulacro di un amore che non puoi dare perché non ce l'hai per te stesso e per la vita). Se deleghi a qualcun altro il senso che vuoi dare alla vita (in questo caso ad una ragazza, sia essa stupenda, come te, nella quale ti rispecchi), vivrai solo di sogni e le ragazze con le quali approccerai lo capiranno benissimo.
Io desidererei semplicemente condividere con una ragazza la mia vita, anche se ho 21 anni, non mi interessa l'avventura, voglio già godermi la vita a fianco di una persona, per molti può non essere una cosa piacevole, io credo invece che per me sia la cosa più bella del mondo.
Cambia l'oggetto del possesso, cambia la dimensione morale, ma la sostanza etica è la stessa: se non basti a te stesso, il tuo desiderio di una ragazza sarà comunque reificato, ovvero si ridurrà alla ricerca di un oggetto che colmi il tuo vuoto, quel vuoto che non ti permette di vivere. Se c'è quel vuoto, ci sarà sempre e solo la ricerca di un oggetto, di una pezza per rattoppare la tua vita, non di amore. Se l'amore non c'è in te e non lo trovi nella vita, nel tuo essere un singolo (scusa, di solito non uso parafrasare Kierkegaard, ma quando ci vuole ci vuole), una ragazza sarà solo un feticcio al quale resterai appeso, e qualora lo perdessi ti ritroveresti peggio di prima. Quello non è amore: una ragazza per sopportare la vita, senza la quale non puoi vivere, non è amore, anche se il romanticismo dal quale siamo condizionati ci fa credere il contrario (il condizionamento si può ridurre solo a quello che dicevi tu, ai muscoli, al sesso facile, alla perfezione del corpo etc.).