L'estate mi uccide.
Sono appena tornato da una settimana in Spagna con i miei e il loro gruppo.. Ci sono andato per disperazione totale. L'ultimo anno tra la mia ex matta e il mio non riuscire a sopportare la maggior parte delle amicizie disco/sballo.. Mi sono isolato un sacco. Poi appunto. L'ho lasciata. E mi sono trovato SOLO a Roma.. Senza poter stare a casa perché mio fratello ha problemi mentali seri ( non sto scherzando ) . Solitudine esistenziale. Mi hanno convinto a andare in Spagna.. Una settimana con gente di minimo 50 anni.. Fortunatamente il posto era bello.
Ma davvero.. zero. Zero divertimento. Ho 26 anni c***o. Non sogno grandi cose, ma c***o non stare sotto un ombrellone con sessantenni che parlano di religione.
Sono tornato. Le poche persone che ho forzatamente sentito, non ci sono. 40 gradi. Non ce la faccio più. È assurdo come in 26 anni non abbia trovato un posto per me. E ogni giorno che passa è un giorno in meno di vita, dovrei essere in riva al mare con una bella ragazza, non con mi madre. Non sono vacanze. Mi sento umiliantissimo. Mi sveglio con la nausea e a volte mi viene da piangere. Quasi rimpiango lo studio invernale, quando almeno vedo gente, avevo da fare, e la cosa è ancora più triste visto che.. Non è per niente stato un anno facile o divertente dal punto di vista dello studio. Non ce la faccio più.. Non spero più niente. La solitudine mi sta mangiando tutto l'entusiasmo che avevo.
Forse dovrei finirla qua.. Come diceva Cobain è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente..