Non so mi chiedevo se anche voi capitasse e il significato cui aveste dato.
Grazie a chi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere

ClaudiaK ha scritto:Sì, a me capita.
Più che altro pensando a mie ingenuità e a incontri con persone prepotenti, o proprio sfruttatrici/manipolatrici, o addirittura cattive d'animo.
Sarà che si tratta di tutte situazioni che ho "inquadrato" e che mi hanno anche insegnato moltissimo, ma sinceramente quando mi tornano in mente sono molto pronta a dire a me stessa "e che senso avrebbe rimuginarle? se non quello di rosolarmi nella Spiacevolezza?"...per cui mi impegno istantaneamente a pensare ad altro (possibilmente lieto, presente, positivo).
Credo d'obbligo precisare, per rispetto verso chi abbia subito traumi estremi, che non sono mai stata vittima di abusi o violenze da horror o cronaca nera.
In parallelo, e come dice un amico medico e molto Filosofo, "le violenze psico che si consumano anche in ambienti molto patinati...possono essere ancora più gravi di quelle che finiscono in cronaca nera, e non è neanche semplice inquadrarle e farsene una ragione. Però, se ti impegni a cercarne le ragioni, ecco che le superi, e anche quelle possono diventare preziose per la tua crescita personale!".
non ce la fai nemmeno ad alzarti dal letto
Come farai a fare terapia e a comprare le medicine
E come fai a lavorare quando non ce la fai nemmeno ad alzarti dal letto?
VeraVita ha scritto:Ho sempre amato molto la lettura e mi ha sempre molto aiutata nei miei momenti no. Come anche la musica e le varie forme d'arte. Ma anche una passeggiata, scrivere qui sul forum e tante altre cose mi fanno apprezzare la vita e essere grata sempre. Eppure, non riesco ad essere felice.
Spesso torno con la mente indietro e penso che se non avessi preso tali decisioni le cose sarebbero andate molto ma molto meglio e avrei voluto davvero tantissimo non sbagliare o non sbagliare quei momenti che hanno segnato moltissimo la mia vita.
Poi, è impossibile che nella vita non si sbagli.
Navigator63 ha scritto:VeraVita ha scritto:Ho sempre amato molto la lettura e mi ha sempre molto aiutata nei miei momenti no. Come anche la musica e le varie forme d'arte. Ma anche una passeggiata, scrivere qui sul forum e tante altre cose mi fanno apprezzare la vita e essere grata sempre. Eppure, non riesco ad essere felice.
A questo proposito vorrei chiarire una cosa: avere elementi positivi nella nostra vita (come tu menzioni lettura, musica, arte ecc.) non elimina la possibilità di sentirsi infelici. Le due cose possono coesistere.![]()
Perché siamo composti di molte parti, ed ogni parte di noi ha una "voce" che si fa sentire. E le emozioni che percepiamo, i nostri stati d'animo, sono l'insieme di tutte le nostre "voci" che emergono.
Per cui alcune voci sono positive (una bella canzone, una passeggiata, un amico che mi vuole bene...) ed altre sono dolenti (la mancanza d'amore, ferite del passato, rimpianti...).
Ma perché l'infelicità spesso prevale sulla felicità o sul benessere? Per vari motivi:
1. Un grosso problema è che le emozioni negative hanno molto più "peso" di quelle positive.![]()
Per cui se ho dentro di me 5 voci positive e 5 negative, queste ultime peseranno non per 5, ma per 15 o 20.
2. Inoltre, il dolore che viene dal passato (amore mancato, maltrattamenti, traumi, ecc.) è molto più intenso, perché è la "voce" di una parte bambina che è stata ferita - non quella di un adulto forte e resistente. Queste voci dolenti spesso "urlano" il loro dolore, e sovrastano tutte le altre.![]()
3. Infine, spesso il dolore del passato è sepolto nel nostro inconscio: quindi non lo vediamo, o lo intravediamo appena, ma il suo effetto resta potente. Quindi possimo trovarci a dire "Non c'è nulla che non va, ora, eppure mi sento da schifo" (il motivo c'è, ma è nascosto nel profondo).
Ecco perché è normale trovarsi a dire "Ma come, nella mia vita ho tante cose belle, e quelle brutte sono cose del passato: non capisco perché mi sento così male". Certe parti di noi sono molto più gravose.Spesso torno con la mente indietro e penso che se non avessi preso tali decisioni le cose sarebbero andate molto ma molto meglio e avrei voluto davvero tantissimo non sbagliare o non sbagliare quei momenti che hanno segnato moltissimo la mia vita.
Inoltre, nel tuo caso sembri molto preda di rimpianti e pentimenti. Il passato ti angustia.
Spesso ciò accade alle persone che vivono poco nel presente, per cui la loro mente si concentra sul passato (o su un futuro ipotetico). Sognano che "Se avessi fatto così o cosà, se non fosse successo questo o quello... oggi sarei più felice".
Ma siccome il nostro potere esiste solo nel momento presente, l'unica soluzione è creare qualcosa di positivo nel qui ed ora.Poi, è impossibile che nella vita non si sbagli.
Giustissimo.
Quindi l'unica cosa sensata è perdonarsi per i propri errori, ed imparare da essi.
Insomma, bisognerebbe imparare dal passato, fare sogni per il futuro, ma vivere soprattutto nel presente.
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