sono in mezzo a una strada

ho 22 anni e non ho nessuno..

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

sono in mezzo a una strada

Messaggioda miral92 » 15/06/2014, 8:22



sono qui per chiedere,più che un aiuto,un consiglio..e forse per sfogare questo senso di fallimento che mi sento addosso e che per l'ennesima volta non mi abbandona. Qui linko l'argomento aperto l'anno scorso,sulla mia storia viewtopic.php?f=40&t=1886 (è piuttosto lungo da leggere,ma potrebbe chiarire punti che finirei per tralasciare magari..)
La situazione è la seguente,ho 22 anni,per l'ennesimo anno non ho superato l'ammissione all'Esame di Stato,posticipando così ancora una volta la possibilità di mantenermi,di andare avanti: avevo diritto ad una reversibilità di pensione,quella di mia nonna,poiché lei mi ha cresciuta fino alla sua dipartita (io avevo 17 anni). Questa mi è concessa finché studio,ma poiché a 21 anni non ero ancora all'università mi è stata sospesa fin quando non mi sarei iscritta.. Speravo davvero di superare quest'anno,ma venerdì ho avuto la brutta notizia dell'ennesima bocciatura: la prima volta mi sono ritirata,ero all'inizio di quella che sarebbe stata una prepotente depressione..mi sono trasferita in una città dove non conoscevo nessuno per ricominciare,ma era un programma scolastico che mi ha messo in difficoltà,portandomi l'anno successivo a iscrivermi al corso serale...sono iniziati anche problemi di salute,ho scoperto di avere l'epilessia,ho fatto molte assenze,poi è uscita questa cosa della pensione che non avrei più avuto,non potevo pagarmi l'affitto,non sapevo cosa fare..me ne sono andata a lavorare come babysitter per un mesetto,ma finito li è ricominciata la solita solfa..il mio ex ragazzo mi ha tenuta in casa sua e mi ha fatto studiare un'altra volta al serale...però io l'ho tradito (son di essere stata molto irriconoscente) così mi ha ospitato una compagna di classe...
Ora succede questo:la mamma della mia amica non può più ospitarmi,il mio ex ragazzo non mi lascerebbe x strada ma io mi sento davvero fuori posto in quella casa,dove lui e i suoi mi hanno sempre aiutato e io invece ho solo fatto del male..non ce la farei...
Per ultimo c'è un'altra persona..lui è molto innamorato di me,ma ci conosciamo da poco,e soprattutto vive a Roma,mentre io sto a Genova..lui ha un lavoro fisso,non ha problemi,ha la mia stessa età,e vorrebbe che andassi a stare da lui...il punto è..da quando ci siamo visti confesso che mi manca,ma non so se sia la persona con la quale voglio restare.. ho il difetto di volermi attaccare per forza a qualcuno e allo stesso tempo di voler fuggire per rincorrere una certa libertà..con questa storia dell'epilessia poi tutti vogliono controllare ogni mio spostamento,e da un lato a volte non lo sopporto....

ho bisogno di un consiglio,non so quale strada scegliere,quale CITTA' scegliere... io intendo ripetere il quinto anno,voglio il diploma,voglio studiare lingue,voglio di nuovo quella pensione che mi permette di non dover più dipendere dagli altri e sentirmi male per non poter ricambiare ogni aiuto ricevuto... il lavoro lo sto ben cercando,ma come sapete non è facile senza diploma... ho pensato a un lavoro come badante fissa,per godere anche di un tetto sopra la testa...ma come farò a settembre?come farò a studiare? non so cosa fare... sono davvero da sola.. non ho una famiglia,gli amici sono pochi o comunque non possono ospitarmi... che cosa posso fare :(
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Miral
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sono in mezzo a una strada

Messaggioda Davy Jones » 15/06/2014, 10:43



Ora succede questo:la mamma della mia amica non può più ospitarmi,il mio ex ragazzo non mi lascerebbe x strada ma io mi sento davvero fuori posto in quella casa,dove lui e i suoi mi hanno sempre aiutato e io invece ho solo fatto del male..non ce la farei...

Sì, direi che sarebbe inopportuno visto come ti sei comportata. Il tuo ex o è una brava persona o è uno sciocco ancora innamorato. Potrebbe essere un'opzione da considerare solo se lui non si fa illusioni e se riuscite ad essere amici; insomma un conto è se ti aiuta perché ti considera un'amica, un altro è se lo fa perché prova ben altri sentimenti e quindi così si fa del male.
Nel primo caso, in cambio, specie nei confronti della sua famiglia, potresti aiutare in casa, ad esempio facendo dei mestieri, rendendoti disponibile se hanno bisogno, insomma manifestando concretamente la tua riconoscenza. Così sentirai meno il peso di ricevere un aiuto così grande.

Per ultimo c'è un'altra persona..lui è molto innamorato di me,ma ci conosciamo da poco,e soprattutto vive a Roma,mentre io sto a Genova..lui ha un lavoro fisso,non ha problemi,ha la mia stessa età,e vorrebbe che andassi a stare da lui...il punto è..da quando ci siamo visti confesso che mi manca,ma non so se sia la persona con la quale voglio restare.. ho il difetto di volermi attaccare per forza a qualcuno e allo stesso tempo di voler fuggire per rincorrere una certa libertà..con questa storia dell'epilessia poi tutti vogliono controllare ogni mio spostamento,e da un lato a volte non lo sopporto....

Non mi sembra una buona idea. A parte che è molto probabile non lo faccia per aiutare te ma per aiutare sé stesso ad avere la persona di cui è innamorato, cosa succederà quando questo amore finirà o se la convivenza genererà contrasti o quando tu "rincorrerai la tua libertà" (...)?

ho pensato a un lavoro come badante fissa,per godere anche di un tetto sopra la testa...ma come farò a settembre?come farò a studiare?

Sarebbe la soluzione più impegnativa ma anche quella più corretta a mio parere. Sono comunque le superiori quindi, se l'obbiettivo è solo avere il diploma senza ambizioni di voto alto, secondo me non è che richiedano uno sforzo pazzesco per lo studio. Se ho ben capito sulle precedenti bocciature hanno influito altri fattori (ritiro, assenze, ...), dalle tue parole mi dai l'impressione di non esserti particolarmente impegnata per raggiungere questo obbiettivo, in parte per motivi validi (problemi di salute).
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