Sfogo....

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

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Messaggioda Darkax » 24/11/2015, 23:00



Ciao :)
Non sono contenta, passo la mia vita aspettando il giorno dopo... ho un fidanzato che mi ama, ma io non riesco sempre a vedere quest' amore, e non riesco a dimostragli il mio anche se lui dice di sì... è perfetto è l' uomo della mia vita, mi immagino una famiglia con lui.
Ma quando non c'è non sono felice, sono sempre sola in casa, faccio le stesse cose ogni giorno. E da un po', quando sto con lui, solo il week-end, mi metto a pensare alla domenica sera, cioè a quando se nè andrà e dovrò aspettarlo per il prossimo fine settimana. Di amiche che si possano definire tali non ne ho... l'unica che ho dice che non va bene, non è una brava ragazza, lo dicono tutti però... io lo so ma ho un legame con lei che non riesco a sciogliere.
Stasera è andato in un pub con dei suoi amici che conosco e mi sono sentita abbandonata... quando me lo ha detto e gli ho risposto va bene, lui ha detto "perchè devo chiederti il permesso"? alla fine gli ho detto di divertirsi e ha risposto "no mi diverto solo con te".
Ho un brutto rapporto con la mia famiglia quindi mi sento a casa solo quando c'è lui, ma non c'è sempre, viaggia molto. Questa settimana passata però era a casa... non è venuto a trovarmi.. siamo a 6 km di distanza... io avevo scuola quindi non avevo tempo con i mezzi non sarei stata nei tempi...
Perchè non riesco ad essere felice?
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Messaggioda Premio Nobel » 26/11/2015, 19:09



Poichè, secondo me, sei legata soltanto a lui, da quanto mi dici... Il che può significare una tua maggiore fedeltà a lui, ma anche che, in caso di assenza ( per viaggio, per malattia, per altre cose...), tu non hai un'altra alternativa valida .... Dovresti essere in grado di trovarti anche tu qualche amico/amica ( lo so, non è una cosa che si può fare pianificandola, però credo sia questa la cosa da fare)... Penso sia questo perchè io ad esempio mi trovo in una situazione simile ma a parti invertite... Ho qualche amico, uno veramente intimo, ma nessuna fidanzata ...questa mancanza si fa sentire, anche con questo meccanismo che ho appena detto
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Messaggioda alberto697a » 26/11/2015, 21:16



Ciao a tutti, Mi chiamo Alberto e sono nuovo in questo sito; mi sono iscritto perché mi trovo in una condizione da cui non riesco a uscire e cerco un qualcosa su cui sfogarmi e buttare fuori tutto quello che ho dentro.
Non so nemmeno da dove cominciare. Dunque, in tutta la mia vita credo di non essere mai stato felice, sono un ragazzo di 21 anni, molto timido, molto sensibile, molto introverso. Tutto è iniziato circa una decina di anni fa quando frequentavo le scuole medie; ero il classico ragazzino timido, brutto e grasso i miei coetanei approfittavano del mio carattere fragile per prendermi in giro e farmi diventare lo zimbello di tutti. Dopo le medie mi sono detto "vado alle superiori, ora si cambia vita, mi trovo una ragazza e mi faccio rispettare"; non è cambiato un emerito c***o: stessa situazione, due o tre ragazzi mi prendono di mira e cominciano a prendermi in giro praticamente tutti i giorni. Ogni dannatissimo giorno tornavo a casa sempre più triste, mia madre lo notava ma non avevo la forza di raccontarlo. Per le ragazze praticamente non esistevo, loro cercavano solo il ragazzo str***o quindi preferivano andare con quelli che mi tormentavano; che ci trovavano in loro? mah...me lo domando ancora adesso. Comunque....in quarta superiore, dentro di me c'è stata una specie di svolta: ho deciso che era ora di smetterla, così mi sono iscritto in palestra cominciando a mettermi a posto (almeno all'esterno). Ho trovato anche una compagnia di amici. Le ragazze cominciavano a notarmi ma io avevo il carattere troppo timido per andarci anche solo a provare.
Adesso sono al terzo anno di università e la situazione è rimasta tale: vado ancora in palestra, le ragazze mi guardano ancora ma io sono troppo solo, troppo depresso e la mia autostima è praticamente sottoterra, fatto sta che ogni volta che una bella ragazza mi guarda penso "inutile, non si metterà mai con uno come me, sto troppo male, le ragazze non vogliono problemi".
Praticamente io mi trovo a 21 anni a non aver mai avuto una ragazza, di conseguenza non mi sono mai sentito amato, non ho mai sviluppato un legame particolare con qualcuno. I miei genitori nemmeno conoscono la mia condizione e quando sono con gli amici parlo solo di stupidaggini.
La paura di soffrire ancora mi ha portato ad una condizione di apatia totale, a non avere interesse per nulla, a non vedere l'ora che arrivi la fine perché tanto la vita riserva solo problemi e zero felicità. Inoltre mi ritrovo sempre a pensare cosa dice la gente di me alle mie spalle, mi sento sbagliato, ho paura di sbagliare, ho paura di perdere tutto alla prima cosa sbagliata che faccio. HO PAURA e questo mi blocca praticamente su qualsiasi cosa. Finora sono riuscito a reggere ma non credo di farcela ancora per molto. Mi sento uno schifo anche con i miei amici, sembra sempre che pensino che io sia di ghiaccio vista la mia apatia e la mia indifferenza verso il mondo, non vengo reputato una persona interessante.
Non mi sento mai al posto giusto, non mi sento in pace con niente e con nessuno. Sento che la fuori non c'è nessuno che mi pensa, che vorrebbe stare con me, che si preoccupa per me. Tutto ciò mi ha reso privo di personalità, non so chi sono, quando sono in giro recito una parte, mi sento me stesso solamente quando sono da solo, non riesco a ritagliarmi uno spazio in questo mondo di m***a. Mi sento inutile, inferiore a tutti.
Ecco, mi sono sfogato, grazie in anticipo a chi mi risponderà, anche solo per dirmi ciao (sarebbe più che sufficiente).
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Messaggioda kathellyna » 26/11/2015, 22:12



benvenuto.
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Messaggioda Premio Nobel » 27/11/2015, 11:11



Ciao Alberto... Anche io come te non ho avuto mai una ragazza ( escludendo una storia di meno di una settimana nel 2013), sono uno/due anni più grande di te e sono passato anche io in una situazione simile e volevo darti un consiglio, basato sulla mia esperienza personale
Secondo me questo problema si divide in due parti principali :1) restare effettivamente da soli ( cioè non avere una ragazza ed una storia d'amore con lei) 2) quanta importanza dai a questo problema ( che si può vedere anche: quanto sei disposto a fare per stare assieme agli altri, od assieme ad una ragazza)

Per il primo punto c'è poco da fare.... O trovi un amico od una morosa, o niente.... Non ci sono grandi discorsi da fare.... Ed effettivamente il sottoscritto non è in grado di darti grandi consigli su di ciò... Ma comprendo perchè una persona possa rimanerci male e soffrirci per questo motivo
Sul secondo punto, invece, si.... Anche se effettivamente ti può sembrare veramente pesante non avere nessuna ragazza, dovresti cercare di vedere quanto per te è importante davvero averne una, e quindi che cosa saresti potenzialmente disposto a fare o rinunciare
Io ho appurato che non è corretto dare un così grande valore a questo tipo di cose ( non che allora tutti dobbiamo rimanere single, o che non esiste nessun problema)... Ma in realtà, un po' volevo trovarmi qualcuna per emulare gli altri ( che non è del tutto sbagliato, ma non deve essere così dirompente, se no che razza di relazione seria puoi avere), un po' ho effettivamente detto "se non c'è nessuno che mi pensa là fuori, che vorrebbe stare con me, che si preoccupa per me" io sinceramente, mi preoccupo così tanto per gli altri? Ed anche se lo facessi, non sarebbe comunque giusto pensare prima di tutto a se stessi, non fosse altro che non c'è nessuno ne disposto a pensare per me, né ad essere in grado di pensare per me ( anche perchè chi meglio di noi stessi ci conosce e sa al meglio cosa è opportuno per se stessi)-- magari qualcuno che vuole stare con me, o con te, ci sarà... Ma non sono convinto che quest'altra persona sia disposta a fare così tanto per me, che pensi così tanto o si preoccupi così tanto per me.... Non che allora tutti siamo degli sporchi egoisti, ma penso sia abbastanza vero che, per egoismo o per necessità, ciascuno non pensi tanto agli altri ( anche se nessuno è completamente egoista, e anche se ci sono numerosi esempi di grande altruismo)
Di conseguenza, il consiglio che ti posso dare è di cercare di vedere in maniera più neutrale la tua situazione, ed in questo modo secondo me puoi ridimensionare questa tua problematica ( non risolverla, ma ridurla, anche di molto)
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