NobelPrize1992 ha scritto:Va bene che magari dormire coinvolge più ore e quindi astrattamente potrebbe dare maggior danno... e anche che magari in università non riesci ad andare a dovere... Non credo inoltre che molti sappiamo qual'è la propria "funzione d'utilità" ( anche se, ad esempio, è alla base della teoria Neoclassica economica)... ma non credo sia questo il punto.
Il senso della propria vita trascende un po' i risultati materiali che uno ottiene [ chi non lavora, o chi non studia non è vero che è inutile]... pur tuttavia non so effettivamente dirti qual'è il senso della vita... tu, più che giri a vuoto, magari giri ma non imbocchi la strada più comoda per andare da qualche parte
Inoltre, quel motore che tu dici girare sempre a vuoto non è indifferente per te, ma è cruciale per te che giri, poichè sei tu stesso... Non sei neutrale e quindi potrei dirti, nella maggiore accezione egoistica possibile: ha senso vivere, perchè sono io la persona che vive, e io voglio stare bene e quindi considero vivere come una cosa positiva e quindi voglio vivere.
La mia inutilità non è rappresentata dall'andare male all'università, o dal non avere un lavoro, ma dal fatto che, oggettivamente, non faccio nulla di utile.
Non sono neanche in posizione neutrale tra utilità e inutilità, perché spreco delle risorse, non mie, per motivi nulli.
E quindi divento inutile, perché non sono utile, e perché sono anche dannoso.
Non bisogna rendersi conto di avere una funzione, per avere oggettivamente una funzione.
Anche il fuoco, per quanto deleterio, non fa altro che eseguire la sua funzione.
Io invece, oltre che deleterio, non eseguo nessuna funzione, e non solo dal mio punto di vista, ma oggettivamente.
Sono io che non mi rendo conto della mia funzione? No, perché, oggettivamente, quale può essere la funzione di una persona che sta praticamente 24 ore a letto, per non fare nulla, se non sprecare risorse?
Non può essere neanche il semplice vivere la mia funzione, perché non considero la vita come cosa positiva, e, di fatto, non sono in grado di vivere, cioè sopravvivo.
Ma è inutile anche sopravvivere, perché comporta comunque uno spreco di risorse.