Vi leggo da giorni, oggi vi scrivo

[La Musica del Vento]

Musica del Vento,
ciao! Non so se sono più introversa o più timida, ma la seconda in alcune particolari circostanze riesco a mascherarla, mentre l'introversione, la riservatezza credo proprio di no. E per certi versi ammetto anche che non mi dispiaccia troppo esserlo.

Anche tu lo sei?!

Io sì, moltissimo!
Ma si può mascherare la timidezza? Io non riesco, anzi se cerco di farlo divento ancora più impacciata!
Arrossisco come un semaforo in tante situazioni, e faccio fatica a parlare di me, dei miei problemi... Quindi di solito mi ritrovo a parlare da sola!

[xxmarghexx]

Brillo,
credo che l'introversione abbia un doppio lato, come la classica esemplificazione delle medaglie.

Da un lato l'introversione è "quella brutta cosa" che è superfluo stia qui a descrivere, dai quella che porta le persone a rifuggire dall'esternazione di pensieri, emozioni, stati d'animo, confidenze ecc.. Tendenzialmente, mette in difficoltà se stessi e gli interlocutori, crea barriere nelle comunicazioni.

Dall'altro, però, a me piacciono le persone introverse e, di conseguenza, riconoscermici. Introversione che quasi sempre và di pari passo con la riservatezza e spesso anche se non sempre con la timidezza. Mi hanno sempre affascinata. Sarà per l'atavico richiamo dell'indentificazione nella similitudine. Sarà perchè le persone migliori che ho conosciuto (magari è solo un caso eh, ed io ci sto "romanticamente" -e studpidamente- ricamando su delle qualità fatali) erano tutte introverse.
O forse perchè confrontandole a tanto clamore di "visibilità" tanto gettonato, quel loro non gettarsi nella mischia mi sembra una rarità preziosa... Chissà. Più probabilmente, però, credo che l'introverso mi intrighi perchè, rimandando tutto all'interno, all'introspezione, ha in un certo senso lato "fatto propri" i pensieri che non ha condiviso con il mondo, diventando dunque esso stesso un mondo, anzi un cosmo intero da scoprire...

Senza nulla togliere agli estroversi e come sempre alla soggettività

[xxmarghexx]

Musica del Vento,
personalmente sono un'amante della spontaneità.
Anch'io se mi impongo di "mascherare" la timidezza in una data situazione, divento ancora più imbranata

Ma crescendo, "provandomi" più volte nella stessa situazione, ho imparato a "riconoscere" gli stati d'animo e gli "effetti collaterali tipici". E di conseguenza, con il tempo, senza pensarci troppo, a sviluppare il mio modo per sfuggirla un pò, pur restando di fondo. A volte sai? l'autoironia aiuta. Altre è la sincerità, anche se la butto sul sorrido imbarazzato. Altre ancora è la serietà.

[birillo22]

Senza nulla togliere agli estroversi e come sempre alla soggettività

forse mi sn espresso male

io non penso che le persone estroverse non siano riservate .. io uso facebuk e non ho messo nemmeno nome e cognome quindi penso di esssere molto riservato ...

xo ho imparato a mie spese che se vuoi conoscere qualcuno non devi avere paura di fare la prima mossa daltronde un ciao non ha mai fatto male a nessuno

io lo sono diventato estroverso quando ero giovane non spiccicavo una parola con nessuno...

Più probabilmente, però, credo che l'introverso mi intrighi perchè, rimandando tutto all'interno, all'introspezione, ha in un certo senso lato "fatto propri" i pensieri che non ha condiviso con il mondo, diventando dunque esso stesso un mondo, anzi un cosmo intero da scoprire...

non ho ben capito cosa volevi dire qui se intendi "rimandare tutto dentro" = non sfogarsi
io sn uno di quelli finche nn esplodo ..
e fortunatamente x adesso non sono ancora esploso ma chi lo sa

[SilentRain]

Silent Rain,
non ti preoccupare, ho capito la buona intenzione del tuo messaggio.
E continuo a darti ragione nella generalità. Purtoppo o per fortuna, però, noi siamo specifici, estremamente specifici.
Per quanto le omologazioni siano talmente pressanti da metterlo un pochino in dubbio, restiamo comunque esemplari unici.
Sai, penso che l'età sia molto relativa. Una volta sono capitata in un altro forum. E dal momento che tu hai citato il suicidio, (argomento che sono stata tentata di inserire nella presentazione ma per non appesantire ulteriormente il discorso ho tralasciato) trattava proprio di quello. Lì non scrivevano adolescenti, ma adulti. Delusi, completamente sfiduciati dall'esistenza, sommersi di problemi economici, pratici ed esistenziali. Un bel giorno intervenne una persona affermando, in sostanza, che problemi ad esempio legati ai sentimenti (delusioni da parte di familiari, amici, fidanzati, mariti/mogli) o a ingenti problemi economici (intervenivano persone con a carico sfratti imminenti, cartelle esattoriali e compagnia bella) erano stupidaggini. Beh, mi sono accorta lì, dalle risposte, di quanto in realtà la sofferenza accomunasse le persone -più o meno giovani si trovanano d'accordo sullo stesso fronte- tanto più se particolarmente esposte alla sofferenza dalla sensibilità. (Questo "accomunasse" non lo intendo come "rendesse tutti uguali", quando piuttosto qualcosa che possa più o meno definirsi "mettesse sullo stesso piano"). E' chiaro che, in una lettura d'insieme, generalizzando, un'adolescente, per esempio, non ha le priorità, i pensieri, gli strumenti cognitivi (dati anche dall'esperienza) di un'adulto. Ma molto spesso unisco più i vissuti dell'età
Sempre visione soggettiva Scusa, non voglio sembrare una "maestrina", è che ho punti di vista personali tutti miei, spesso complessi e probabilmente confusi. Prendilo solo come un parere personale!

è vero, beh ogni tanto spronare fa bene.. secondo me è più facile dire ad una personafrasi dolci e compassionevoli (che possono essere benissimo frasi fatte) che spronarla, non ho detto che i tuoi siano problemi stupidi per carità. a parte questo si è vero, ovviamente non posso sapere nel dettaglio tutto ciò che ti è accaduto comunque sia mi ritengo una persona abbastanza disponibile, d'altronde il sito è fatto per parlare di problemi quindi non è successo nulla.. se mai ti andasse di sfogarti ci sono, scusa se sono stato così diretto

[SilentRain]

Silent Rain,
non ti preoccupare, ho capito la buona intenzione del tuo messaggio.
E continuo a darti ragione nella generalità. Purtoppo o per fortuna, però, noi siamo specifici, estremamente specifici.
Per quanto le omologazioni siano talmente pressanti da metterlo un pochino in dubbio, restiamo comunque esemplari unici.
Sai, penso che l'età sia molto relativa. Una volta sono capitata in un altro forum. E dal momento che tu hai citato il suicidio, (argomento che sono stata tentata di inserire nella presentazione ma per non appesantire ulteriormente il discorso ho tralasciato) trattava proprio di quello. Lì non scrivevano adolescenti, ma adulti. Delusi, completamente sfiduciati dall'esistenza, sommersi di problemi economici, pratici ed esistenziali. Un bel giorno intervenne una persona affermando, in sostanza, che problemi ad esempio legati ai sentimenti (delusioni da parte di familiari, amici, fidanzati, mariti/mogli) o a ingenti problemi economici (intervenivano persone con a carico sfratti imminenti, cartelle esattoriali e compagnia bella) erano stupidaggini. Beh, mi sono accorta lì, dalle risposte, di quanto in realtà la sofferenza accomunasse le persone -più o meno giovani si trovanano d'accordo sullo stesso fronte- tanto più se particolarmente esposte alla sofferenza dalla sensibilità. (Questo "accomunasse" non lo intendo come "rendesse tutti uguali", quando piuttosto qualcosa che possa più o meno definirsi "mettesse sullo stesso piano"). E' chiaro che, in una lettura d'insieme, generalizzando, un'adolescente, per esempio, non ha le priorità, i pensieri, gli strumenti cognitivi (dati anche dall'esperienza) di un'adulto. Ma molto spesso unisco più i vissuti dell'età
Sempre visione soggettiva Scusa, non voglio sembrare una "maestrina", è che ho punti di vista personali tutti miei, spesso complessi e probabilmente confusi. Prendilo solo come un parere personale!

è vero, beh ogni tanto spronare fa bene.. secondo me è più facile dire ad una personafrasi dolci e compassionevoli (che possono essere benissimo frasi fatte) che spronarla, non ho detto che i tuoi siano problemi stupidi per carità. a parte questo si è vero, ovviamente non posso sapere nel dettaglio tutto ciò che ti è accaduto comunque sia mi ritengo una persona abbastanza disponibile, d'altronde il sito è fatto per parlare di problemi quindi non è successo nulla.. se mai ti andasse di sfogarti ci sono, scusa se sono stato così diretto

[xxmarghexx]

Silent Rain,
non hai nulla di cui scusarti, perchè?! anzi sei appena diventato "mio amico" (grazie!!!)
Uh io scrivo e continuo perchè mi piace discutere, riflettere sulle cose, non per "voler aver ragione", capisci quello che intendo?

[SilentRain]

Silent Rain,
non hai nulla di cui scusarti, perchè?! anzi sei appena diventato "mio amico" (grazie!!!)
Uh io scrivo e continuo perchè mi piace discutere, riflettere sulle cose, non per "voler aver ragione", capisci quello che intendo?

Ah figurati, fa sempre piacere parlare con gente nuova! sisi, ho capito

[xxmarghexx]

Brillo,
è un concetto un poco difficile. Cioè, ce l'ho più o meno chiaro in mente, ma non so come esprimerlo e d'altro canto temo che mi prenderai per svitata del tutto! ahah

Dunque..
per farla più semplice, anche se rischio di semplificare talmente tanto da scivolare nella banalità, cosa che mi dispiacerebbe molto perchè ci tengo..

Una persona introversa, abbiamo detto, che non esterna ciò che prova. Quindi, si tiene dentro i propri pensieri.
Non esternandoli, nessuno li conosce. Tuttavia non siamo degli involucri stagnanti, nè fisicamente nè mentalmente.
Il cervello riflette, rielabora, crea collegamenti, trasforma pensieri, emozioni, desideri, paure in sogni ed incubi, ecc..
E' tutto lì, cullato in quella meraviglia d'intrecci che è quell'essere umano, nella sua complessità.
Ebbene: ti immagini conoscere una persona introversa e scoprirne il vaso, come quello di Pandora, cosa potrebbe regalare?
A me farlo ha dato molto, con soggetti diversi.
Ma io ho il brutto vizio di "romanzare" un pò troppo, quindi Wikipedia mi viene in soccorso se quello che intendo non è chiaro:
"L'introversione è un orientamento tipologico della personalità caratterizzato da un ricco corredo emozionale che, comportando un rapporto con la realtà prevalentemente intuitivo e empatico, obbliga il soggetto a interrogarsi, in maniera più o meno organizzata intellettivamente, sulla complessità che si cela dietro le apparenze, e quindi interferisce, in misura diversa, sull'adattamento al mondo così com'è."

[birillo22]

Brillo,
è un concetto un poco difficile. Cioè, ce l'ho più o meno chiaro in mente, ma non so come esprimerlo e d'altro canto temo che mi prenderai per svitata del tutto!

tra svitati ci si capisce

cmq sei stata piu chiara tu di wikipedia

allora io sn introverso visto che rispecchio quasi tutto quello che hai scritto l unica cosa non faccio sogni/incubi ....

forse la maschera che indosso mi spinge a cercare di essere estroverso ..

difatti odio i posti affollati e o la confusione ma magari e un caso ...