Non scrivo un nuovo argomento da un bel po' di tempo, ma eccomi qui ancora...
È un periodo difficile, un periodo iniziato vari mesi fa direi. Spesso mi ritrovo ad essere con un così basso umore da non riuscire nemmeno a fare qualcosa di basilare come lavarmi o cucinarmi un pasto decente, oppure ad avere pensieri e ansie continue per ogni minima cosa, oppure ancora aver voglia di tagliarmi o di sedare il dolore con l'abuso di psicofarmaci.
Sebbene riesca apparentemente a gestire questi momenti, mi sento continuamente stanca di tutto questo: perché tutta questa fatica per rimanere a galla in questa vita? A volte penso che in fondo tutti starebbero meglio senza di me, se togliessi il disturbo una volta per tutte, se mi spegnessi per sempre.
Eppure davanti agli altri, comprese le persone che mi seguono per via della diagnosi fattami a 18 anni, non riesco a mostrare tutto questo: rido, parlo, faccio cose come se nulla fosse. Poi appena sono da sola cade la maschera, e ritorno ad essere un macigno di tristezza, dolore, ansia, pensieri che si accavallano l'uno all'altro, pensieri spesso disfunzionali che qualche volta diventano vecchi comportamenti disfunzionali.
Eppure tutti dicono quanto sono cambiata, quanto sono migliorata, quanto sono diversa rispetto a quando avevo 18 anni, quando appunto mi venne fatta la diagnosi: ma tutto il dolore e i ricordi sono qui, adesso come fosse ieri, come se fossi una bambina piccola in quelle mura con quelle persone, indifesa e in fin dei conti da sola. Provo ad ancorarmi al momento presente, ma a volte come in questo preciso momento, tutto questo mi cade addosso improvvisamente senza capire cosa l'abbia innescato.
E vorrei tagliarmi, probabilmente sparire insieme a tutto questo dolore che non so levarmi di dosso e che mi segue ovunque io vada. E sono stufa, stufa di tutto questo.
Due settimane fa dopo parecchio tempo mi sono tagliata in profondità, sono dovuta andare in pronto soccorso perché dovevano suturami, mi è stato proposto un ricovero in psichiatria che ho rifiutato: a che servirebbe?
In questo momento avrei di nuovo voglia di tagliarmi, ma non vorrei di nuovo finire le ore in pronto soccorso con chi mi sutura che mi tratta di merda perché tanto mi sono ferita da sola, me la sono cercata. Ma io questo dolore non me lo sono cercata, non mi sono cercata nulla di tutto ciò che ho vissuto sin quando ero piccolissima, e sono stanca, davvero stanca.
E vorrei urlare ma non riesco nemmeno a fare quello, vorrei almeno piangere ma riesco solo a rimanere immobile con questo dolore che mi angoscia.
Passerà mai?
Scusate tanto, per questo lunghissimo scritto, per la mia negatività, e vi ringrazio tanto se avete letto tutto questo sfogo e se avrete voglia di rispondermi anche se non c'è una vera e propria domanda...