Sono stanca...

L'autolesionismo non è spaventoso. È l'affinità al dolore. E' dar voce ai sentimenti che non riescono a uscire, per sentire il dolore che si ha dentro.
Spesso mosso dal senso di colpa e spesso da parte di chi è troppo duro con se stesso: "Finalmente posso punirmi".
Autolesionismo e masochismo, un immenso dolore che non riesce a uscire se non col sangue!
La sezione è nata per trovare, col dibattito, lo sfogo, e il proprio sentire, il problema alla radice o semplicemente per poter parlare di questo problema è sentirsi meno soli.

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Sono stanca...

Messaggioda Lyra2.0 » 02/05/2025, 11:10



Non scrivo un nuovo argomento da un bel po' di tempo, ma eccomi qui ancora...
È un periodo difficile, un periodo iniziato vari mesi fa direi. Spesso mi ritrovo ad essere con un così basso umore da non riuscire nemmeno a fare qualcosa di basilare come lavarmi o cucinarmi un pasto decente, oppure ad avere pensieri e ansie continue per ogni minima cosa, oppure ancora aver voglia di tagliarmi o di sedare il dolore con l'abuso di psicofarmaci.
Sebbene riesca apparentemente a gestire questi momenti, mi sento continuamente stanca di tutto questo: perché tutta questa fatica per rimanere a galla in questa vita? A volte penso che in fondo tutti starebbero meglio senza di me, se togliessi il disturbo una volta per tutte, se mi spegnessi per sempre.
Eppure davanti agli altri, comprese le persone che mi seguono per via della diagnosi fattami a 18 anni, non riesco a mostrare tutto questo: rido, parlo, faccio cose come se nulla fosse. Poi appena sono da sola cade la maschera, e ritorno ad essere un macigno di tristezza, dolore, ansia, pensieri che si accavallano l'uno all'altro, pensieri spesso disfunzionali che qualche volta diventano vecchi comportamenti disfunzionali.
Eppure tutti dicono quanto sono cambiata, quanto sono migliorata, quanto sono diversa rispetto a quando avevo 18 anni, quando appunto mi venne fatta la diagnosi: ma tutto il dolore e i ricordi sono qui, adesso come fosse ieri, come se fossi una bambina piccola in quelle mura con quelle persone, indifesa e in fin dei conti da sola. Provo ad ancorarmi al momento presente, ma a volte come in questo preciso momento, tutto questo mi cade addosso improvvisamente senza capire cosa l'abbia innescato.
E vorrei tagliarmi, probabilmente sparire insieme a tutto questo dolore che non so levarmi di dosso e che mi segue ovunque io vada. E sono stufa, stufa di tutto questo.

Due settimane fa dopo parecchio tempo mi sono tagliata in profondità, sono dovuta andare in pronto soccorso perché dovevano suturami, mi è stato proposto un ricovero in psichiatria che ho rifiutato: a che servirebbe?
In questo momento avrei di nuovo voglia di tagliarmi, ma non vorrei di nuovo finire le ore in pronto soccorso con chi mi sutura che mi tratta di merda perché tanto mi sono ferita da sola, me la sono cercata. Ma io questo dolore non me lo sono cercata, non mi sono cercata nulla di tutto ciò che ho vissuto sin quando ero piccolissima, e sono stanca, davvero stanca.
E vorrei urlare ma non riesco nemmeno a fare quello, vorrei almeno piangere ma riesco solo a rimanere immobile con questo dolore che mi angoscia.
Passerà mai?

Scusate tanto, per questo lunghissimo scritto, per la mia negatività, e vi ringrazio tanto se avete letto tutto questo sfogo e se avrete voglia di rispondermi anche se non c'è una vera e propria domanda...
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Messaggioda Lanoia » 02/05/2025, 11:23



Tagliarti non ti servirà a cancellare il passato e quello schifo di genitori che ti ritrovi. Però puoi farti una vita tua, lontano da quelle mure. Ricordo sei anche una bella ragazza, empatica e intelligente, tu MERITI di più dalla tua vita e non sei tu il problema. Non lo sei mai stata.
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Messaggioda VeraVita » 02/05/2025, 13:16



Mi dispiace molto per la tua situazione. Ma il mio consiglio, con l'aiuto della tua forza di volontà, cercare di rialzarti e iniziare piano, piano dalle cose che ti piacciono fare. Non hai raccontato molto della tua situazione familiare ed economica. Ma in linea di massima penso che bisogna porsi domande costruttive e vedere il lato bello delle cose anche se è difficile e nutrire la speranza che è tutto per qualcosa di meglio.
Mi dispiace non poter fare di più :")
Anche se lontana ti mando un abbraccio virtuale e vedrai, piano, piano ce la farai! Anche se è dura :")
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Messaggioda elle8n » 02/05/2025, 21:59



Lyra2.0 ha scritto:Eppure davanti agli altri, comprese le persone che mi seguono per via della diagnosi fattami a 18 anni, non riesco a mostrare tutto questo: rido, parlo, faccio cose come se nulla fosse. Poi appena sono da sola cade la maschera, e ritorno ad essere un macigno di tristezza, dolore, ansia, pensieri che si accavallano l'uno all'altro, pensieri spesso disfunzionali che qualche volta diventano vecchi comportamenti disfunzionali.


Ti capisco, a me a volte capitava anche dallo psichiatra, prendevo appuntamento con lui perché stavo male ma quando arrivava alla seduta sembravo stare bene. Andavo in pilota automatico in 'modalità non devi far vedere che stai male'.

Ho dovuto fare un duro lavoro psicologico per riuscire ad uscire da questo blocco.

Mi dispiace per l'episodio di autolesionismo, ti capisco.
Io ho trovato molto utile un metodo di controllo che mi hanno insegnato durante il ricovero nella clinica per i DCA: prepara un elenco di cose che ti piace fare o che comunque hai la possibilità di fare, elencane un po'. Quando senti il bisogno di farti del male scegline 10 e falle almeno per 40 minuti: se dopo averle fatte tutte senti ancora il bisogno sei 'autorizzata' a farlo.
Di solito già dopo la terza attività io non sentivo più l'istinto autolesivo.

Spero che tu possa stare meglio <3
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Messaggioda Navigator63 » 03/05/2025, 7:51



Lyra2.0 ha scritto:Eppure davanti agli altri, comprese le persone che mi seguono per via della diagnosi fattami a 18 anni, non riesco a mostrare tutto questo: rido, parlo, faccio cose come se nulla fosse.

Forse questa tua "sentirti esausta" deriva proprio dalla fatica di portare sempre una maschera per gli altri, e di tenere dentro tutta la tua sofferenza.

Spesso non ce ne rendiamo conto, ma la sofferenza è una sorta di "energia negativa" che circola dentro di noi; e se non troviamo il modo di "scaricarla all'esterno" (un po' come il vapore di una pentola a pressione), ci logora dentro, ci appesantisce, ci consuma.

Lo sai che gli uomini si suicidano molto più delle donne? (il 75-80% dei suicidi)
Il motivo principale è proprio che, di solito, gli uomini si tengono tutto dentro, non si confidano, non si sfogano, non si permettono di mostrare la loro sofferenza... e tutto questo trattenere finisce col logorarli (infatti vivono meno anni) nonché induce stati depressivi e tendenze autodistruttive - similmente al tuo caso.

Se non riesci a liberarti della tua sofferenza (cosa per cui dovresti andarne alla radice), quantomeno potresti imparare a toglierti la maschera, provare a sfogarti almeno con certe persone, e soprattutto smettere di fingere di essere quel che non sei. Perché questa finzione consuma un sacco di energia, per cui è ovvio che poi ti senti così stanca (mentire comporta un grosso stress psico-fisico).

Tanto, che cos'hai da perdere? :)
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Messaggioda Lyra2.0 » 03/05/2025, 8:35



Intanto vorrei ringraziare tutti e quattro per le vostre risposte ^_^ , poi vi scrivo in modo più dettagliato in modo da approfondire questo argomento.
Ora mi sento abbastanza bene a dire il vero, ma onestamente so che il malessere e le crisi possono arrivare in qualsiasi momento, perciò voglio comunque continuare a parlarne, anche perchè posso sempre trarne spunti utili: quindi ancora grazie.
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Messaggioda Lyra2.0 » 03/05/2025, 8:45



Lanoia ha scritto:Tagliarti non ti servirà a cancellare il passato e quello schifo di genitori che ti ritrovi. Però puoi farti una vita tua, lontano da quelle mure. Ricordo sei anche una bella ragazza, empatica e intelligente, tu MERITI di più dalla tua vita e non sei tu il problema. Non lo sei mai stata.


Lo so bene che tagliarmi non servirà a cancellare il passato, e so che non cancellerà permanentemente nemmeno il dolore. Però a volte mi sembra l'unico modo insieme ad abusare di psicofarmaci per sedare il dolore, anche solo per mezz'ora, un'ora, o quel che è. Certo, so che poi il dolore ritorna, ma a volte sento che se non lo spengo in questo modo potrei fare di peggio poi.
Inoltre spesso è un pensiero così insistente, intrusivo, impulsivo, che non riesco ad essere così razionale come mi leggi qui in questo momento.

Una vita mia me la sto già costruendo, sono da anni oramai lontano da quelle mura fortunatamente, ma a volte mi sembra di esserci ancora, i ricordi arrivano e mi sembra di essere ancora lì, mi blocco, tremo, a volte piango, e non riesco ancora bene ad ancorarmi al momento presente e dirmi "non sei più piccola, non sei più in quella stanza o in quella casa, ecc...", sto cercando di imparare a farlo però.

Ti ringrazio infine per l'ultima frase anche se non mi sento niente di tutto ciò, le tue parole sono comunque apprezzate <3 .
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Messaggioda Lyra2.0 » 03/05/2025, 8:54



VeraVita ha scritto:Mi dispiace molto per la tua situazione. Ma il mio consiglio, con l'aiuto della tua forza di volontà, cercare di rialzarti e iniziare piano, piano dalle cose che ti piacciono fare. Non hai raccontato molto della tua situazione familiare ed economica. Ma in linea di massima penso che bisogna porsi domande costruttive e vedere il lato bello delle cose anche se è difficile e nutrire la speranza che è tutto per qualcosa di meglio.
Mi dispiace non poter fare di più :")
Anche se lontana ti mando un abbraccio virtuale e vedrai, piano, piano ce la farai! Anche se è dura :")


In verità già mi sono rialzata molto rispetto a quando avevo 18 anni, allontanandomi dalla situazione familiare in cui stavo e intraprendendo un percorso di cura.
Tuttavia come da titolo, sono tanto stanca di lottare e continuare ad arrancare, quasi sopravvivere in mezzo a tutto questo dolore.
Purtroppo il lato bello nel mio passato non credo di riuscire a vederlo e non penso nemmeno che tutto questo dolore sia per qualcosa di meglio.
Sono stata semplicemente sfortunata (e c'è chi lo è stato molto più di me sicuramente) e nella sfortuna sono ancora qui nonostante potevo decisamente non esserci più, quindi sono anche più fortunata di molte altre persone che invece non ce l'hanno fatta (anche se a volte penso che vorrei essere invece morta).

Non dispiacerti, sei stata molto gentile a leggermi e rispondermi, grazie per l'abbraccio virtuale e per l'incoraggiamento, lo apprezzo <3 .
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Messaggioda VeraVita » 03/05/2025, 9:09



Lyra2.0 ha scritto:
VeraVita ha scritto:Mi dispiace molto per la tua situazione. Ma il mio consiglio, con l'aiuto della tua forza di volontà, cercare di rialzarti e iniziare piano, piano dalle cose che ti piacciono fare. Non hai raccontato molto della tua situazione familiare ed economica. Ma in linea di massima penso che bisogna porsi domande costruttive e vedere il lato bello delle cose anche se è difficile e nutrire la speranza che è tutto per qualcosa di meglio.
Mi dispiace non poter fare di più :")
Anche se lontana ti mando un abbraccio virtuale e vedrai, piano, piano ce la farai! Anche se è dura :")



Grazie a te per avermi risposto meglio ^^
Una domanda: come dovrebbe essere la tua vita ideale? E, la tua giornata ideale?
Magari queste domande potrebbero aiutarti a costruire una vita migliore un domani!
In verità già mi sono rialzata molto rispetto a quando avevo 18 anni, allontanandomi dalla situazione familiare in cui stavo e intraprendendo un percorso di cura.
Tuttavia come da titolo, sono tanto stanca di lottare e continuare ad arrancare, quasi sopravvivere in mezzo a tutto questo dolore.
Purtroppo il lato bello nel mio passato non credo di riuscire a vederlo e non penso nemmeno che tutto questo dolore sia per qualcosa di meglio.
Sono stata semplicemente sfortunata (e c'è chi lo è stato molto più di me sicuramente) e nella sfortuna sono ancora qui nonostante potevo decisamente non esserci più, quindi sono anche più fortunata di molte altre persone che invece non ce l'hanno fatta (anche se a volte penso che vorrei essere invece morta).

Non dispiacerti, sei stata molto gentile a leggermi e rispondermi, grazie per l'abbraccio virtuale e per l'incoraggiamento, lo apprezzo <3 .
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