Inizio psicoterapia

[Dracula]

Salve a tutti!
Ho finalmente fatto il grande passo!
Ieri sera sono andata a fare un colloquio con una psicoterapetua, in quanto ho sofferto di ansia sociale (che non c'è più) e poi adesso soffro di un leggero DOC e di una sindrome da acquisto compulsivo.
Lei è molto preparata, si vede dalle domande che fa , ma non mi piace, mi sta un pò antipatica. Non mi piace il suo modo di porsi e sento che non c'è sintonia. Inoltre nonostante sia molto giovane, pretende che ci diamo del lei, perchè altrimenti potrei confonderla con un'amica. Questo è anche giusto, ma io personalemente non mi ci trovo, mi sento sotto esame e non riesco ad aprirmi bene con una persona a cui devo dare del lei. Lo fanno tutti oppure è una sua prerogativa?
Tra l'altro ciò che mi infastidisce, è che io le ho detto che questo fatto del lei mi blocca o comunque mi fa sentire a disagio, ma lei non ha voluto darmi del tu o farselo dare .
Non so se continuare questo percorso lo stesso, oppure se perdere tempo a cercare un'altra terapeuta.
Per caso qualcuno conosce una brava psicoterapeuta di tipo psicoanalitco a Napoli?
Grazie in anticipo .

[cipochan]

Innanzitutto ciao e complimenti per il passo

Personalmente ritengo che il rapporto tra noi e lo psicoterapeuta sia una sorta di dare e ricevere. Dipendentemente dalla loro persona e dalle scuole di psicanalisi studiate, ogni psicoterapeuta ha un approccio diverso.
Quando ho deciso anche io di compiere quel passo, la mia psicologa ha deciso di non chiamarmi nemmeno per nome ma con un nickname, quasi perché restassi anonimo anche a me stesso. Difatti ha cercato di farmi fare autopsicanalisi come se fossi un osservatore esterno e devo dire che è stata brava finché non siamo arrivati a parlare dei sogni e lei si è buttata su quello cercando di capire se avessero reale fondamento o no. Nei primi mesi non vedevo l'ora che arrivasse quel giorno della settimana per poter parlare con lei, buttare fuori cose che avevo tenuto celate in me così a lungo..
La questione dei sogni ha poi soppiantato il reale e ha distolto l'attenzione dall'argomento principale e perciò dopo un po' ho mollato.
Ho mollato anche per evitare la spesa ai miei devo dire.

Dopo questa premessa che forse potevo evitare vorrei aggiungere che non devi essere spaventata dalla richiesta di mantenere un rapporto formale con lei. Lo psicoterapeuta non è un amico né un nemico, critica ma non giudica (se lo fa cercherei altrove ma è sempre un'opinione personale, non reggerei). Una conversazione in tono formale denota professionalità da parte sua e rispetto da parte di entrambe. Non significa che una conversazione formale non possa essere anche amichevole.
Posso capire che sia stato un passo difficile (per me lo è stato), che potresti anche avere paura conscia o inconscia che sia e potrebbe essere questo a farti dubitare e a causarti ansia come se fossi sotto esame.
Beh fondamentalmente è così ma l'esame è per te stessa. Non è tanto lo psicoterapeuta che deve arrivare a capire se e cosa non vada ma sei tu
Il mio consiglio è di aspettare qualche seduta e poi decidi.
Coraggio

[La Musica del Vento]

Ciao!
Hai avuto una grande forza a richiedere un percorso terapeutico!

Se avete appena cominciato potresti provare a fare qualche altra seduta e vedere se la sintonia si instaura, altrimenti non so quanto sia utile continuare con lei come terapista.