udinesedepresso ha scritto:siete più integralisti e accecati dalla vostra fede che non i talebani e quelli dell'isis... Non ha senso perdere tempo a discutere con persone del genere. Tanti saluti e continuate pure a sentirvi i migliori al mondo per via del vostro dio del cavolo
Prima di tutto finiamola di prendere il singolo come fosse tutta la comunità incolpando chi non c'entra nulla di nulla perché è una cosa stupida a farsi, da entrambe le parti e su tutti gli argomenti possibili.
Se uno dice una cavolata o sbaglia perché deve essere colpa di tutti?
udinesedepresso ha scritto:E leggetevelo il catechismo che citate senza conoscere.. Da nessuna parte c'è scritto che i gay sono malati e vanno curati. C'è scritto, per quelli di loro che sono credenti, di portare la loro croce praticando la castità. Non di farsi curare
Ed io che ho detto fino adesso?
Perché devo essere tirato dentro anche io in una cosa simile dicendo che non conosco il catechismo visto che l'ho citato io, a favore vostro tra l'altro, per far capire meglio a tutti certe cose?
Comincio ad innervosirmi, perché mi sento addossarmi colpe che non merito per cose che non ho mai detto e/o pensato per cause altrui.
Le discussioni che volevo portare avanti avevano altri argomenti di altro carattere, non se l'omosessualità fosse una malattia da curare che tra l'altro l'ho detto nel primo mio post della discussione né sul discutere le motivazioni di una tale scelta che sono personali (certo se fossero indottrinate e inculcate il discorso cambia di molto ma resta equivalente ad ogni altro tipo di argomento).
Mi premeva più che altro distinguere il pensiero della Chiesa cattolica con il pensiero di certi cosiddetti "cattolici" che puntano il dito su altri guardandoli dall'alto in basso dimenticando cose ben più importanti, tipo che questo comportamento di superbia è uno dei peccati peggiori per un cattolico ed essere gay non lo è affatto come alcuni sostengono.
Il catechismo dice questo: (tra parentesi e corsivo ho aggiunto il mio pensiero)
[cit.]
http://www.vatican.va/archive/catechism ... 2a6_it.htm2357 L'omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un'attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. (Quindi non è una malattia) Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, (In maniera minore lo sono anche il rapporto tra maschio e femmina non sposati) 238 la Tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ». 239 Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati. (essere omosessuali è diverso dall'atto omosessuale, è l'atto sessuale che non è accettato non la persona omosessuale)
2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione (Non malattia, ripeterlo fa bene), oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. (Mi pare chiaro no?) Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.
2359 Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana. (Avevo già scritto che ci sono omosessuali cattolici che vivono bene e sono felici della loro scelta e che qualcuno ha affermato che si trattasse di un dono di Dio o no?)
Io ho detto che sono contrario da molto tempo e prima di essere cattolico ad una tale scelta che da parte mia non capisco, come per la maggior parte della volontà di Dio, ma mai nulla di più e mi pare chiara la posizione della Chiesa su quest'argomento e che non merita gli insulti che prende da parte di certi omosessuali ma meriterebbero una tirata d'orecchie alcuni "fedeli".
Tra l'altro quest'argomento sarà ridiscusso al prossimo sinodo di ottobre con esiti da vedere.
E poi mi pare che il nostro Papa sia chiaro su quest'argomento o mi sbaglio?
Alive ha scritto:Io sono credente ma non ipocrita... ok non essere dei maniaci del rapporto sessuale e occasionale, etc.(cosa che vale anche per gli etero...) ma, se una persona nasce omosessuale dovrebbe praticare la castità e la solitudine sentimentale a vita?
Piano a tacciare di ipocrisia o altro che qui nessuno è obbligato a fare nulla...una riletta al catechismo fa bene anche a te.
E omosessuali non si nasce ma si diventa poi, si nasce maschi o femmine, l'omosessualità non è un sesso così come non lo è l'eterosessualità.
Wisp ha scritto:Vincenzo vorrebbe che la longa manus dello Stato punisca chiunque esprima in pubblico concetti a lui indigesti, tu presumibilmente sei per il Don't ask don't tell. Ci sono varie forme di tutela.
Questo dove lo hai trovato scritto nei sui post? Perché giuro su Dio che non lo trovo e non siamo in Francia dove applicano tale cosa.
Tu sei per il...mi conosci? Non mi pare, quindi evita di dare giudizi a vuoto.
Ci sono varie forme di tutela....che cavolo stai a dì, perché non dovrebbero essere tutelati come un qualsiasi essere umano o un qualsiasi cattolico?
Non so...ogni tanto mi pare che più i pontefici parlino chiaro più la gente capisce l'opposto...
