Monogamia

Fa veramente parte della natura dell'uomo?

LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali).
I tanti ritratti dell'Amore: condividiamo gioie e dolori e cerchiamo di imparare dalle nostre esperienze.
Inoltre, se vogliamo saperne di più e cerchiamo delle risposte sul sesso, se abbiamo dubbi o se viviamo male la nostra sessualità, possiamo discuterne in questo forum, che si dedica anche alle proprie tendenze omosessuali etero o transex.

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Messaggioda Mr.Eric » 21/04/2022, 20:18



Dopo una serie di avvenimenti personali piuttosto forti che mi hanno portato a vivere una condizione di "rinascita", dove sento di aver premuto reset, di aver voltato pagina e ricominciato da zero la mia vita, auto-assolvendo, tra l'altro, anche tutti i miei "peccati" (manco fossi il prete di paese :D), mi sono imposto di volere vivere assolutamente in pace con me stesso. A posto con la mia coscienza in modo da potermi sentire libero... cosa che è veramente importante per me.
Non tradirei mai la mia ragazza... Principalmente per il semplice motivo che la ucciderei facendolo. Le farei veramente tanto male, la deluderei... e non voglio assolutamente accada. Per lei, ma tanto anche per me stesso.
Detto questo, però, io in realtà non riesco così tanto a mal vedere il bisogno di fare sesso con altre persone... Perchè, a mio avviso, fa proprio parte dell'uomo (inteso come essere umano). Sono decisamente dell'idea che l'essere umano non sia fatto per la monogamia. Quello che penso è: ci scegliamo un compagno di vita, qualcuno con cui vogliamo letteralmente condividere la nostra esistenza, qualcuno che amiamo, che vogliamo al nostro fianco, per cui daremmo anche la vita... la persona più importante per noi. Poi però può capitare, e spesso capita, di aver voglia di fare determinate esperienze anche con altre persone... voglia che anche se si reprime e si decide di non sfogare, c'è! esiste! è l'istinto che te lo chiede. Esperienze che si ha voglia di fare con persone che però (in circostanze ideali) non prenderebbero mai il posto del tuo compagno di vita. Non significheranno mai quello che significa per te il tuo compagno di vita. Se imparassimo a prendere queste "determinate esperienze" con la stessa mentalità e percezione di gravità del voler fare una partita a tennis con qualcuno, alla fin fine non ci sarebbe nulla di sbagliato... perchè non sarebbe nulla di più di una partitella a tennis con qualcuno. Il tuo compagno di vita è l'altro... con lui giochi le finali sui campi di Wimbledon, e mai nulla cambierà questo. Sono dell'idea che se veramente si riuscisse ad interiorizzare questa cosa e a percepirla, anche proprio a livello di società, in questo modo, nel profondo, addirittura le relazioni in sè ne gioverebbero. Capisco sia complicato (soprattutto interiorizzarlo) e forse anche difficile da gestire, ma è quello che penso. Il reprimere un qualcosa che fa parte della propria natura, non porta quasi mai a nulla di buono... logora e rovina, al massimo.

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Messaggioda FabFi » 22/04/2022, 19:00



sono d'accordo se pero' sei innamorato di lei e ci stai insieme devi rispettare la sua fede monogama.

e se ci si sente ingabbiati e non liberi, questo non e' un bene per la coppia
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Messaggioda kv2 » 23/04/2022, 20:32



Non so, c'è qualcosa che stona nel ragionamento. Fare sesso con altre persone sarebbe come dire al partner di non essere all'altezza dei propri bisogni fisici/emotivi.
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Messaggioda Mr.Eric » 24/04/2022, 14:18



mmmh... no, perchè? Ho buttato giù questa discussione, dandovi questo punto di vista, proprio con l'intento di provare a ragionarci sopra cercando di eliminare dalla nostra testa punti cardine, quasi "dogmi", che la società ci ha inculcato/imposto per quel che riguarda i rapporti di coppia e la sfera sessuale. Tu stai ragionando proprio in virtù di quei dogmi. Tu dici: "Se sento la necessità di fare sesso con qualcun altro che non sia il mio partner, significa che il mio partner non è "abbastanza" per me perchè dovrei aver voglia e bisogno di fare determinate cose solo ed esclusivamente con lei". Ne siamo così sicuri? Io ho disegnato un quadro IDEALE per esporre il mio pensiero... le basi del mio discorso si ponevano sull'immagine di una persona che ha trovato il suo perfetto compagno di vita. la persona che vuole al suo fianco per tutta la vita. su cui ha il 100% di certezze (cosa che alla realtà dei fatti è quasi impossibile). Ponendo queste basi, siamo sicuri sia veramente questa la nostra natura e il nostro naturale bisogno? Noi facciamo tantissime cose con il nostro partner condividendoci la vita... e nel migliore dei casi, è la persona con cui facciamo più volentieri il più delle cose. Il fatto è che il sesso è forse l'unica cosa che ci siamo imposti come "esclusiva" di coppia. Qualsiasi altra cosa la possiamo fare sia con il nostro partner che con altri... perchè? Tu da fidanzato (se mai lo sei stato), non hai mai avuto un qualche pensiero erotico per qualcuno che non fosse la tua compagna? mai un "durello" improvviso? perchè no... mai un seghino pensando a qualcun altro? cosa dovrebbe significare? che la tua ragazza non è abbastanza per te? no! significa solamente che hai voglia di fare sesso anche con altre persone. E se questo bisogno c'è, perchè non assecondarlo?

Ho scritto che non tradirei mai la mia ragazza... perchè la ucciderei. Sarebbe lo stesso anche a parti invertite. Ne morirei e non vorrei più vederla. è così, starei così. Ma perchè questo? perchè sono nato in un mondo dove questo ti viene insegnato e dato come dogma fondamentale fin dalla nascita. Lo interiorizziamo talmente tanto che è un qualcosa di forse quasi impossibile da cambiare. Ragionandoci a mente lucida, nascessimo in un mondo dove scopare con altri ha la stessa "gravità" dell'andare al bar con persone che non siano il tuo compagno, non ci sarebbe nulla di male. Come dicevo, il tuo compagno rimarrebbe tale... è la persona con cui hai deciso di condividere la vita. Il sesso con lei sarebbe il migliore che con chiunque d'altro. Ciò non toglie io possa aver voglia di farlo con altre persone.
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Messaggioda DanyDuck » 24/04/2022, 19:23



La monogamia è un concetto portato dalla nostra religione (anche se non è solo la nostra), come pure condannare il rapporto omosessuale (che per fortuna ai giorni nostri si sta finalmente sorpassando), per i Romani ad esempio la poligamia era una cosa normale come l'omosessualità, anzi loro forse esageravano pure in quanto praticavano tranquillamente anche il sesso di gruppo (orge), in pratica è una questione riferita al tipo di società in cui si cresce nel bene e nel male, personalmente penso che l'importante è che in una coppia ci sia la massima sincerità, ovvero se ad entrambi va bene praticare rapporti sessuali con altri o con altre coppie nessun problema, ma se anche solo per uno dei due è sbagliato e ci sta male allora è giusto rispettare il suo punto di vista e non farlo.
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Messaggioda enemyofthesun » 25/04/2022, 23:23



Non credo che siamo tutti non monogami.
Alcuni, forse molti lo sono. Non bisogna vergognarsi più di esserlo.
Seguiamo il percorso delle non monogamie etiche, che sono non monogamie dove si informa il partner e si chiede il consenso.
Il tradimento è da condannarsi sempre.

Allora, personalmente il mio punto di vista è da asessuale, con orientamento aromantico o greyromantico.
Penso di poter essere poliamoroso/polirelazionale con chi lo è pure. Il mio limite: sono sex indifferent/repulsed. Non mi va di fare sesso e probabilmente mi creerebbe anche difficoltà.
Essere poly potrebbe essere un vantaggio nel caso di partner allosessuale che scinde la fisicità dal rapporto di coppia.
Va bene anche coppia aperta (altra non monogamia etica). Può fare sesso con altri ma basta che me lo dice.
Penso altresì di poter essere monogamo e fedele con chi è monogama. Mai tradito.
Provo sentimenti (amorosi? amicali? una via di mezzo? dipende) per più persone, ma probabilmente con una netta prevalenza per una persona.
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Messaggioda VeraVita » 26/04/2022, 8:27



Mr.Eric ha scritto:Dopo una serie di avvenimenti personali piuttosto forti che mi hanno portato a vivere una condizione di "rinascita", dove sento di aver premuto reset, di aver voltato pagina e ricominciato da zero la mia vita, auto-assolvendo, tra l'altro, anche tutti i miei "peccati" (manco fossi il prete di paese :D), mi sono imposto di volere vivere assolutamente in pace con me stesso. A posto con la mia coscienza in modo da potermi sentire libero... cosa che è veramente importante per me.
Non tradirei mai la mia ragazza... Principalmente per il semplice motivo che la ucciderei facendolo. Le farei veramente tanto male, la deluderei... e non voglio assolutamente accada. Per lei, ma tanto anche per me stesso.
Detto questo, però, io in realtà non riesco così tanto a mal vedere il bisogno di fare sesso con altre persone... Perchè, a mio avviso, fa proprio parte dell'uomo (inteso come essere umano). Sono decisamente dell'idea che l'essere umano non sia fatto per la monogamia. Quello che penso è: ci scegliamo un compagno di vita, qualcuno con cui vogliamo letteralmente condividere la nostra esistenza, qualcuno che amiamo, che vogliamo al nostro fianco, per cui daremmo anche la vita... la persona più importante per noi. Poi però può capitare, e spesso capita, di aver voglia di fare determinate esperienze anche con altre persone... voglia che anche se si reprime e si decide di non sfogare, c'è! esiste! è l'istinto che te lo chiede. Esperienze che si ha voglia di fare con persone che però (in circostanze ideali) non prenderebbero mai il posto del tuo compagno di vita. Non significheranno mai quello che significa per te il tuo compagno di vita. Se imparassimo a prendere queste "determinate esperienze" con la stessa mentalità e percezione di gravità del voler fare una partita a tennis con qualcuno, alla fin fine non ci sarebbe nulla di sbagliato... perchè non sarebbe nulla di più di una partitella a tennis con qualcuno. Il tuo compagno di vita è l'altro... con lui giochi le finali sui campi di Wimbledon, e mai nulla cambierà questo. Sono dell'idea che se veramente si riuscisse ad interiorizzare questa cosa e a percepirla, anche proprio a livello di società, in questo modo, nel profondo, addirittura le relazioni in sè ne gioverebbero. Capisco sia complicato (soprattutto interiorizzarlo) e forse anche difficile da gestire, ma è quello che penso. Il reprimere un qualcosa che fa parte della propria natura, non porta quasi mai a nulla di buono... logora e rovina, al massimo.

Cosa ne pensate voi?


Ho conosciuto molte persone, fra cui donne, che pensano la stessa cosa: abbiamo più di un'amore. Io, sinceramente, non sono d'accordo. Penso, di più che siamo fatti per amare una persona o poche persone. Siamo fatti per pochi, ecco.
Poi, per carità, ci sono gli omessessuli, transessuale e via discorrendo. Le persone devono seguire loro stesse. Ma, personalmente, per la persona che sono: gelosa e possessiva (anche se mi duole ammetterlo) non accetterei mai che uno che si fidanza con me, ufficialmente, possa poter amare qualcun'altra o che io venga messa al secondo posto. Non lo potrei proprio sopportare.
Spesso, le persone mi dicono che uno si stanca di stare con la stessa persona per tanti anni.. e via dicendo. Ma per me, sono tutte cavolate. Scuse. Per dire altre cose. Penso, di più, che quella persona non ti piaceva abbastanza, che quella persona per non rimanere solo si è accontentato oppure si è sentito costretto per delle esigenze personali o altro ancora. Ma, onestamente, quando ci piace una persona non desideriamo altro che lei. Poi, non lo so. Ma con la teoria della poligamia non mi sono mai identificata. Mi sa più di persone confuse. Tutto qui. Inoltre, mi chiedo: se davvero fossimo predisposti ad avere più di un partner perché esistono sentimenti come la gelosia e il possesso? Perché non ne abbiamo preso coscienza? Ok, mettiamo, caso, che ne ho preso coscienza. Perchè, allora, avere più rapporti con più persone crea solo più confusione e più tormenti? Mi riferisco a chi ha legalizzato la poligamia. Come ad esempio i mussulmani. Noi sappiamo che possono avere fino a 7 moglie. A me, hanno detto che possono avere massimo 4 mogli e devono essere pure d'accordo. Però, ripeto. Questi sono discorsi molto personali e forse dipende anche dalle persone. Sicuramente, le mie affermazioni sono discutibili. Ma io mi identico onestamente di più nella monogamia. E, non solo perché me lo impone la società ma proprio come dato di fatto e oggettivo: quando trovi la persona che ti fa stare bene non desideri altro. Capisci che le relazioni che sono finite volevano farti capire cosa volevi veramente. Sono state più un mezzo che un fine. Ma parlare di amore, come lo intendo io, no. Le definirei di più esperienze.
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Messaggioda Eliminato » 26/04/2022, 11:55



Ciao e buongiorno :hi:

Ecco, mi fa piacere che oltre a me ci siano pure altri utenti che stiano sollevando il tema "relazioni e come viverle".

Sono sempre stato "monogamo" nelle mie relazioni, mai provato un rapporto aperto né uno polyamorous in vita mia.

Ho sempre ritenuto, ma oggi non la vedo più così (leggere doverosamente sotto), che per me dovesse esserci "una sola persona speciale", dunque un'anima gemella con cui vivere tutto in esclusiva, intimità compresa. E, chiaramente, ero convintissimo che si potesse amare solamente una persona alla volta, non notando che tanti di noi costantemente amano più persone o cose insieme: non è che, se ami collezionare francobolli, non devi più amare l'astrologia. E non è che, se con persona A stai bene e sei felice, tu non possa incontrare anche B o addirittura C con cui stare altrettanto bene: le persone sono diverse, puoi amarle tutte lo stesso senza che una sia meno speciale dell'altra. Insomma, senza gerarchie o graduatorie.

E' amore, dove con amore io personalmente intendo: desiderio di dare felicità, mettendo questo elemento prima del bene per noi stessi. Dopodiché, chiaramente, è condivisione, è vicinanza, è lotta insieme nelle avversità (anche quando è scomodo): amore è famiglia. E ognuno, ovviamente, ha il sacrosanto diritto di vivere questo concetto come sente, senza imposizioni. Insomma: non esiste un "giusto concetto" di amore o di famiglia.

Detto questo, adesso premettiamo subito degli aspetti fondamentali: io sono stato tradito in più di una relazione. Sono una persona ferita, che ha dovuto lottare contro le paranoie (perché tornare a fidarsi non è facile) sviluppate da questi danni ripetuti nel tempo. Inoltre ero un soggetto che aveva già in partenza dei (seppur molto blandi) tratti borderline di personalità, i quali chiaramente non aiutavano. Ho sempre vissuto con difficoltà le relazioni in passato, chiaro il concetto?

Io non ho mai tradito. Ripetiamolo perché poi si vien fraintesi: io non ho MAI tradito. In coro, tutti insieme! :clapclap:

Bene, fatti questi preamboli, devo specificare anche a monte che io (al solito) mi rivedo tantissimo nei commenti di enemyofsun: io però, di base, mi definisco pan/demisessuale a lunghe fasi asessuali, dunque potenzialmente posso trovare feeling affettivo sia con donne che uomini, ma ovviamente anche trans* o intersessuali --> sintesi: è ininfluente il genere.

Quindi, per quanto mi riguarda, io riesco ad avere intimità esclusivamente quando ho adeguatamente idealizzato il partner e aver sviluppato una prepotente connessione emotiva e cerebrale.

Allora penso che, se in futuro dovessi tornare a interessarmi alle relazioni sentimentali (dico in futuro perché, al momento, giocosamente dico "Dio me ne scampi!" - visto che si sta tanto bene da soli e sto intrecciando una soddisfacente relazione con me stesso, al punto che a volte a seguito di avance ho risposto con "sono già impegnato" LOL), mi piacerebbe tentare con una relazione poli.

Ebbene sì, sto proprio scrivendo bene e son desto: vorrei intraprendere una relazione poli, un giorno! :bookread:

Ovviamente do per scontato che le persone che entreranno nella mia vita saranno, sin dal primo momento, ben consapevoli di questo. Devono essere convinte, sapere a monte e condividere. Sono per la trasparenza totale.

Perché penso a una relazione poli come mia possibile via di speranza? Perché, in tal modo, riesco a essere completamente stabilizzato nelle mie paranoie e paure di essere di nuovo tradito o preso in giro, ferito insomma. C'è un limite a tutto, nessun essere umano dovrebbe essere umiliato dopo aver dato tanto in onestà. Con una relazione poli non ci sarebbe nessun senso di possessione e controllo, né riceverlo né subirlo. Inoltre, come detto sopra: esistono tante persone speciali per noi, tante quante sono le stelle in cielo. Ovviamente per me come per altri, ma mica per tutti hey. C'è chi, detto anche sopra, sente che la monogamia sia la propria unica strada e guai a dire il contrario: non siamo tutti uguali. E' bene specificarlo mille volte ancora.

Con una relazione poli, inoltre, potrei colmare alcuni aspetti affettivi che percepisco "mancanti" nella mia vita (non mi va di andare oltre per motivi personali e perché ci sto male), in particolare mi aiuterebbe molto avere volendo più partner di diverso genere, non so: è come se volessi ricostruire una famiglia. Ribadisco: non posso andare oltre questo discorso abbozzato, è un tasto troppo dolente e soffro tanto.

Infine, ultimo punto interessante delle relazioni poli: se con un partner dovessero sorgere delle difficoltà, delle incomprensioni etc, l'altro o gli altri partner potrebbero mediare, aiutare a riconciliarsi e chiarirsi più facilmente.

Se avete spunti, pareri, idee o critiche a questa visione... scrivete :squint:
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Messaggioda hiraeth- » 26/04/2022, 13:51



No, sono per la coppia normale all’antica con due persone. Sapete, quando ancora c’era un barlume di normalità.
Non ho bisogno di lambiccarmi il cervello con teorie evolute di superiorità intellettiva se non riesco ad avere ciò che desidero e che tanti hanno. Ste cose aperte, a quattro, a cinque, sono spesso il contentino per chi non può avere una relazione normale.

Non è che se qualcuno ti tradisce la soluzione è accettare il tradimento come stile di vita. Ma siamo pazzi?

Scusate il tono brusco ma ho un’opinione molto forte in merito.
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Messaggioda Eliminato » 26/04/2022, 14:05



hiraeth- ha scritto:No, sono per la coppia normale all’antica con due persone. Sapete, quando ancora c’era un barlume di normalità.
Non ho bisogno di lambiccarmi il cervello con teorie evolute di superiorità intellettiva se non riesco ad avere ciò che desidero e che tanti hanno. Ste cose aperte, a quattro, a cinque, sono spesso il contentino per chi non può avere una relazione normale.

Non è che se qualcuno ti tradisce la soluzione è accettare il tradimento come stile di vita. Ma siamo pazzi?

Scusate il tono brusco ma ho un’opinione molto forte in merito.


Ma ci mancherebbe, è il tuo parere e, anche se può essere esposto con scarsissima empatia, è assolutamente lecito tu esprima quello che pensi. Nessuno deve impedire la tua normalità e il tuo concetto di relazione. Non mi aspetto, invece, che tutti abbiano la stessa delicatezza nel dire la propria.
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