Quando non hai più tempo per aspettare di strappare via il cerotto

Sfruttiamo questo spazio anche per parlare di scuola, di compagni, di colleghi, di materie. Chiediamo/diamo aiuto e spiegazioni su tutto ciò che concerne lo studio (scuola e università).
Inoltre, date le condizioni critiche in cui si trova l'Italia, ecco un forum che vuole raccogliere storie, idee, iniziative e proposte, qui e all'estero.

Quando non hai più tempo per aspettare di strappare via il cerotto

Messaggioda Blackrose13 » 14/08/2015, 23:44



Circa un anno fa mi è stata diagnosticata la fobia scolare, ovvero la fobia della scuola. Al liceo, durante il primo anno, dopo aver cambiato scuola per via di una continua ed inspiegabile ansia che mi perseguitava, e aver avuto -forse- un attacco di panico nella scuola nuova decisi di non frequentare più la scuola. Nei mesi seguenti litigai spesso con i miei genitori, fino a quando, dopo un anno, a metà di settembre, non mi obbligarono a tornare a scuola. Inutile dire che questo peggiorò molto la mia fobia. Non sto qui a raccontarvi quante me ne abbiano dette i miei genitori, o quanto quei giorni siano stati difficili. Comunque, in qualche modo, riuscii a convincere i miei genitori a non farmi frequentare la scuola e ad iscrivermi da privatista, parlandogli di quello che mi succedeva. Dopo è stato tutto un susseguirsi di asl, psicoterapia e tentativi vani di tornare a scuola.

Questa è una cosa che mi pesa molto, sono sempre stata la prima della classe e oltre questo sono sempre stata una che amava e ama l'istruzione. È difficile da spiegare, vorrei frequentare la scuola come fanno i miei coetanei, perché mi sento strana e a disagio a non farlo, ma nello stesso tempo ho paura di farlo e so anche che potrei avere esperienze migliori (come un anno all'estero per esempio).

Premetto che comunque il mio passato non è stato roseo, ho vissuto con un ansia assurda sin da quando ero bambina -credendo fosse una cosa normale- e ho avuto problemi con il cibo, la depressione e l'autolesionismo -si, l'ho fatto- durante il periodo delle scuole medie. Nulla di cui mi piaccia parlare, comunque.

Ho pensato a diverse idee per risolvere la soluzione, ma non sono sicura riguardo a nessuna di queste:

1- Mi iscrivo ad una scuola per estetiste/parrucchiere e prendo il diploma liceale da privatista.
2 - Mi iscrivo ad un corso all'accademia di moda della mia città, non so se sia serale o mattiniero e prendo il diploma da privatista.
3 - Mi iscrivo ad una scuola di cinema lontano da casa e prendo il diploma da privatista.
4 - Ritorno a scuola e recupero l'anno che ho perso con un esame.

Contro:
1- Mi piace come potenziale lavoro, ma ho paura che mi etichettino come poco intelligente. È questa è la peggior cosa con cui, secondo le mie insicurezze, potrebbero etichettarmi.
2 - Se il corso è serale non so quanto possa aiutarmi a risolvere il problema fobia; inoltre, per quanto ami il mondo della moda, non ho mai pensato ad una carriera in esso.
3 - Amo i film, ma non so quanto potrei essere brava a recitare. Scrivere sceneggiature mi attrae di più, ma saper recitare potrebbe comunque essermi utile. È lontano da casa e ha frequenza sei/sette volte al mese. Quindi, ancora una volta, non so quanto potrebbe aiutarmi a risolvere il problema fobia.
4 - Ricomincio a fare una vita che non mi piace, sopportando l'ansia, piangendo tutte le sere e cercando di sopravvivere. Inoltre, visto che ho intenzione di recuperare l'anno perso, l'anno prossimo mi ritroverei a dover cambiare di classe, amici e abitudini ancora una volta.

Ho anche un altro punto, ma è un po' assurdo:

Faccio un semestre all'estero (o un corso qui in Italia, o quel che sia), mi preparo per gli esami da privatista e l'anno successivo mi iscrivo ad una scuola che lasci un diploma IB (diploma internazionale).

Contro:
Dovrei aspettare un altro anno per risolvere le cose. É molto costoso. Dovrei trasferirmi in un'altra regione.

Secondo voi una di queste cose potrebbe davvero aiutarmi? Mi sento sola, senza amici, una prospettiva verso il futuro e soprattutto la felicità. Non ce la faccio più a vivere così, ormai son passati anni. Sento che è arrivato il momento o di cambiare o di toccare per sempre il fondo.
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Messaggioda Einstein » 15/08/2015, 7:58



Secondo me, fai una cura farmacologica contro l'ansia e vai alla scuola normale.
Cioè, non far vincere la partita all'ansia!
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Messaggioda Blackrose13 » 16/08/2015, 14:24



nero_71 ha scritto:Secondo me, fai una cura farmacologica contro l'ansia e vai alla scuola normale.
Cioè, non far vincere la partita all'ansia!


Il punto è che, sin da bambina, ho sempre sognato di fare altre cose. Mi dicevo sempre che mi sarei trasferita in una scuola fuori dalla mia regione per fare cose diverse. La scuola normale non mi ispira nulla. Significherebbe condurre una vita che non mi piace, ma arrivati a questo punto potrei pure condurre una vita schifosa secondo i miei parametri pur di far smettere l'ansia che mi perseguita tutti i giorni.
I miei sono contrari all'uso dei farmaci.
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Messaggioda Einstein » 16/08/2015, 16:31



Ma tu stai ancora al liceo? Io penso che la prima cosa sarebbe di far cessare l'ansia, se proprio di ansia si tratta. Perché con l'ansia addosso forse nessuna delle soluzioni potrebbe andare bene. Poi magari vedi di finire le superiori e all'università fai qualcosa che ti piace.
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Messaggioda Blackrose13 » 21/08/2015, 14:03



Si, sono ancora al liceo. Studio da privatista. L'anno prossimo dovrei iniziare il secondo anno, anche se, avendone perso uno, dovrei essere al terzo. Ho intenzione di recuperare l'anno perso da privatista, facendo sia l'esame per il secondo sia quello per il terzo l'anno prossimo. Sono andata da una psicologa, ma l'unica cosa che ha fatto è stata indirizzarmi verso vari tentativi di ritornare a scuola, tutti falliti. L'ansia non ha mai accennato a passare. Non ha mai tentato di curarmi prima la depressione, il che mi è sempre sembrato strano. Dopo vari tentativi falliti mi ha consigliato di iscrivermi alla scuola per parrucchieri ed estetiste e mi ha detto che ci saremmo riviste quando questa sarebbe incominciata.
Curare la mia depressione e la mia ansia in maniera almeno decente è una cosa che devo fare, lo so. Ma non so come. Se decidessi di andare di nuovo da una psicologa la storia inizierebbe d'accapo e io tornerei ad essere rinchiusa in casa e a non aver la minima voglia di uscire. Avevo anche pensato di andare in un collegio, per cambiare aria, ma forse sarebbe una scelta troppo affrettata. Non so davvero che fare.
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Messaggioda ginetto » 21/08/2015, 14:46



sinceramente, non scarterei nessuna delle ipotesi 'per risolvere la situazione', in particolar modo opterei per il corso/scuola da estetista/parrucchiera..ti può dare molte soddisfazioni sul campo lavorativo, una indipendenza economica quasi immediata, così come l'inserimento nel mondo del lavoro, e puoi, attraverso le tue capacità dimostrare senza problemi di essere intelligente per davvero..
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Messaggioda Blackrose13 » 23/08/2015, 15:32



Credo che se non mi fossi ammalata di depressione avrei scelto quella scuola. Molti ragazzi nella mia città dopo aver terminato l'obbligo vanno a studiare lì. La scuola due tre anni e alla fine bisogna dare una sorta di maturità. Quindi sarebbe come una scuola normale, con ragazzi più o meno della mia età. Non sono ancora decisa su quello che farò, ma se a metà di settembre ancora non avrò le idee chiare credo che mi butterò lì, la cosa non potrà farmi male. I miei genitori non ne saranno tanto contenti però.
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Messaggioda ginetto » 23/08/2015, 17:06



guarda, credo che comunque i tuoi genitori accettino la scelta. ok, non li conosco, non so che tipo di genitori siano. ma resta il fatto che,consci di quel che soffri, immagino siano felici del fatto tu riesca a vedere una alternativa, cerchi qualcosa da fare..
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Messaggioda Blackrose13 » 26/08/2015, 14:42



Mia madre per metà. Mio padre assolutamente no. Vuole che io vada all'università, vuole che io possegga una laurea.
La mia famiglia è quel tipo di famiglia che ha bisogno di vantarsi dei propri successi per sentirsi grande, una di quelle che si incontra periodicamente a raduni con tutti i familiari per sparlare degli altri con la gente, una di quelle che indossa vestiti firmati per il prezzo che hanno, non per la loro bellezza.
Non so se hanno capito che ho dei problemi. Non so nemmeno se hanno capito che non sono una loro proprietà e che ho dei miei pensieri e delle mie passioni.
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Messaggioda ginetto » 26/08/2015, 15:34



mmh, si, posso immaginare..
che abbiano capito i problemi di cui 'soffri' (virgoletto perchè mi piace poco come mi sono espresso), credo sia accertato, visto il fatto che te non frequenti da un po'..
probabilmente tuo padre desiderava vederti laureata per via del fatto che, stupidamente, da queste parti, esser laureato, oltre che motivo di vanto, è sinonimo di successo. immagino te abbia già provato a parlarci..resta il fatto che, se è una strada che ti convince, io ci proverei ugualmente..
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