Ciao suomy, io ho da poco finito l'università e adesso faccio l'insegnante (precario, ovviamente) quindi ti posso capire.
In facoltà ne ho sentite di persone che, proprio a un passo dal traguardo, perdevano motivazioni e interesse. Io di solito gli dicevo proprio questo: guarda il bel percorso che hai alla spalle, ti manca solo un passo per coronarlo. E' una forma di rispetto e di amor proprio verso se stessi finire, anche perchè ti assicuro che sprizzerai gioia da tutti i pori il giorno dell'agognata laurea :-)
Non so che facoltà tu faccia, ma di solito almeno un prof stile "attimo fuggente" c'è sempre, uno che ti faccia amare la materia e le sue sfaccettature. Cercane uno di questo tipo, capace e carismatico, disponibile e attento, che possa consigliarti per il meglio.
Fregatene del tempo "perso" (che in realtà non è mai veramente perso, io sono stato un anno a giurisprudenza prima di capire che non era la mia strada, e ricordo che il mio prof di pedagogia aveva fatto un anno di... chimica!): "il passato è già passato e mo' il passato se lo tiene" (cit.). Se fossi in te, tra l'attinenza della tesi con ciò che vuoi fare e l'empatia col professore privilegerei quest'ultima, visto che il problema è solo motivazionale.
Dai che andrà bene! Pensa alla gioia di poter concludere vittoriosamente questo percorso faticoso: non credo ci possa essere spinta migliore.