sconfortato...

[bez]

Lo psicofarmaco io lo considero una zattera che ti permette di avere un appiglio certo in un momento in cui senti di stare annegando...ovvio che l'obbiettivo è arrivare alla terra ferma e mollare la zattera quanto prima.

Condivido in pieno.Il punto è che forse pretendo troppo da un farmaco e sbaglio a illudermi che i miei problemi possano risolversi chimicamente.Grazie per avermi fornito la tua spiacevole esperienza...

[Valentina G.]

..probabilmente è il farmaco sbagliato. Io ai tempi di un esaurimento nervoso in seguito ad un grave lutto sono stata sotto fluoxetina e non sono mai stata così tanto reattiva in vita mia come negli anni in cui l'ho presa... Consapevole che non potevo però continuare a drogare il mio corpo ho iniziato una terapia psicologica e gradualmente ho smesso...non senza difficoltà...ma piano piano si superano anche quelle. Lo psicofarmaco io lo considero una zattera che ti permette di avere un appiglio certo in un momento in cui senti di stare annegando...ovvio che l'obbiettivo è arrivare alla terra ferma e mollare la zattera quanto prima.

anche io al momento sono ancora ben ancorata alla mia zattera ...
La mia zattera si chiama Entact.
Senza zattera, sarei annegata. Stavo annegando

[bez]

Ricordati che ogni giorno influenziamo la nostra evoluzione psicofisica attraverso pensieri ed azioni.

Verissimo.Il problema è che non riesco a trovare delle ragioni,delle motivazioni per cui cambiare il mio approccio alla vita.È davvero difficile,purtroppo,individuare qualcosa di positivo a cui aggrapparsi,quando si naviga in un mare così pieno di negatività.
P.s:grazie per l'interessamento e le risposte