È da ormai troppo tempo che la mia mente e il mio spirito continuano ad anelare a quel dolce nulla che è il non-essere e che sembra essere l'unica soluzione a una vita malvissuta e inesorabilmente destinata alla prostrazione e al fallimento.Io sono pienamente consapevole che prima o poi mi ammazzerò,perché evidentemente non sono in grado di trarre alcun tipo di appagamento o ancor più semplicemente di trovare una valida ragione per la quale l'esistenza sia preferibile al sonno eterno.Forse mi giudicate un pazzo o uno sconsiderato che,piuttosto di guardarsi attorno e di accorgersi del dolore e dello sconforto che contraddistinguono "quelli che stanno peggio" e conseguentemente di quanto io sia fortunato,si lamenta puerilmente della sua situazione.Ma non è così.Considerando che non ci sono e tanto meno ci saranno le condizioni per una vita felice o comunque degna di essere vissuta e che il bello è passato e non potrà mai più essere rivissuto,perché andare avanti solo per sopravvivere?Non sarebbe forse più valoroso terminare molto prima del dovuto quest'insensata illusione che prende il nome di vita,in modo tale da evitare di raggiungere fino in fondo il baratro del fallimento?...
"Placet vita? Vive.Non placet? LICET eo reverti unde venisti" (Seneca)
Basta solo un po' di coraggio,tanta determinazione e molta disperazione per porre definitivamente fine ai propri problemi...
C'è per caso qualcuno che condivide almeno parzialmente il mio pensiero?