Lutto = insieme di processi psicologici, più o meno consapevoli, che vengono suscitati dalla perdita di una persona significativa (per esempio a causa della morte) che ha fatto parte integrante della nostra esistenza, dall’abbandono di un luogo caro, o dalla separazione geografica. Lo stato psicologico di lutto può derivare anche dalla perdita di una dimensione interiore, come ad esempio la perdita di qualcosa di molto caro, la perdita di una propria immagine sociale o un fallimento personale. Il processo di elaborazione della perdita richiede un certo periodo di tempo e si caratterizza per la presenza di alcune fasi che sembrano manifestarsi in maniera universale e costante; Kubler-Ross (1978) ha illustrato le seguenti cinque:
Negazione = Fase iniziale di shock durante la quale la persona continua a cercare il proprio caro all’interno dell’ambiente e ne coglie la presenza;
Patteggiamento = si comincia a sperare che il proprio caro ritorni e si fanno promesse affinché questo possa accadere realmente;
Rabbia = di realizza che il proprio caro non ritornerà più e si reagisce a questo con rabbia verso se stessi, il destino, il mondo e gli altri;
Depressione = consiste nella fase della profonda tristezza e disperazione relativamente all’irrimediabilità della morte;
Accettazione = finalmente si comincia ad accettare la perdita e si ritorna alla vita pur conservando i ricordi che, seppur commoventi perdono man mano la capacità di produrre un forte dolore.
All’interno di questi momenti, è possibile rintracciare reazioni emotive che possono comparire in misura diversa in base alle caratteristiche di personalità o alla cultura di appartenenza degli stessi soggetti che hanno subito la perdita. Tra le reazioni emotive più diffuse, è possibile rintracciare: dolore intenso; rabbia, che a volte può essere diretta verso il soggetto o la condizione che ci ha provocato dolore; senso di colpa; auto-recriminazioni su quello che avremmo potuto o non potuto fare per evitare la perdita; depressione; tristezza.