Sono un animale razionale.
Fin dalla mia adolescenza ho sempre puntato sulla ragione.
La sicurezza che con la mente potessi controllare ogni aspetto della mia vita. Pianificavo il futuro. Se qualcosa non andava con l'uso della ragione lo superavo e credetemi ce ne erano di cose che non sono andate nella mia fanciullezza.
Mi illudevo che nessuna passione mi avrebbe mai potuto colpire. A differenza di molti io non ho vissuto una adolescenza. Non mi vergogno nel dirlo che fino a 18 anni non mi è mai passato per la testa minimamente l'amore o qualsiasi altra cosa come il divertimento o altro.
Certo ho avuto cotte e una anche molto lunga di ben cinque anni. Ma non ho mai cercato oltre a questo. Non ho mai provato altro che non fosse l'innamoramento così fanciullesco.
Vedevo i miei amici invece sotto le spinte adolescenziali. Io invece mi sentivo già vecchio. Già vissuto. Come se la mia vita fosse già scritta. Avevo la consapevolezza che a 18 anni avrei trovato la mia lei. A 23 e giù di li avrei già pensato al matrimonio.
A 18 mi cade il mondo addosso. A 18 tutti quei sentimenti. Solitudine, desiderio di altro oltre se stesso, desiderio di vita mi esplode dentro. La sicurezza cade quando cade anche trafitto il mio cuore. Quando quella che avevo sempre pensato essere la ragazza della mia vita con due parole non solo mi dice no ma fa terminare anche una amicizia di anni. Termina la sicurezza in me. Termina l'autostima che mi faceva desidera un futuro glorioso. Termina tutto.
18, 19, 20 anni. I peggiori anni della mia vita. Anni che solo a pensarci mi domando come possa ancora essere qui.
A 20 anni la svolta. Lei arriva ma come arriva in meno di nove mesi se ne va per sempre.
E qui arriviamo al motivo del titolo.
Io cerco di dare ancora sempre risposte razionali. A chi aiuto anche nella realtà mi rispondono sempre che sono saggio. Che riesco a cogliere in pieno il ragionamento. A dare giuste risposte e giuste soluzioni.
Ma la verità è che io non ho risposte. Non ho risposte per me. Non ho risposte a mille dubbi che mi assalgono. A mille domande che la mia mente non riesce a dare risposta.
E il mio più grande dubbio è il perchè sia qui. Vedo tante persone che vorrebbero vivere ma non possono farlo. Persone obbligate a vivere in un letto d'ospedale. Bambini che nascono malformati.
Io sto bene. O meglio non ho visibili problemi. Ma non vivo. Non è una vita quando non hai niente più per cui svegliarti la mattina. Non è vita quando tutti i tuoi obiettivi sai che sono inutili perchè a cosa ti serve arrivare al vertice di una carriera lavorativa se non puoi condividere questa gioia con chi vorresti. A cosa serve andare avanti se poi il tuo futuro è la solitudine. Se il tuo futuro sai non potrà essere quello che hai sognato per lunghe notti ?
E mi domando perchè. Perchè Dio mi ha dato questo corpo. Mi ha dato questa forza. Perchè mi ha messo al Mondo. Darei la mia vita in questo stesso momento se sapessi di salvarne un altra. E no non lo dico solamente sono pronto a farlo. L'avrei fatto per lei se DIo mi avesse dato la possibilità di farlo ma non ho potuto.
Io non capisco il senso della mia vita. Non posso capirlo perchè io so il senso del venire al mondo. La mia mente me l'ha fatto capire già da molto tempo. Ma la mia vita non potrà mai conformarsi a quel senso. Non potrò mai compiere quella missione. Perchè allora Dio mi hai messo al mondo per soffrire ? E soprattutto perchè hai dato la vita a me e non a chi amo a chi aveva voglia di vivere e invece glilo hai impendito. Non poteva neppure correre mentre io non ho la voglia di farlo senza lei...
Scusate questa riflessione che non è un quesito ma è solo uno sfogo personale.