Essere adottati e crisi di identità

Forum di aiuto sui tabù della famiglia. I Fatti Vostri.
Parliamo del rapporto conflittuale tra genitori e figli nel presente e nel nostro vissuto passato.
Cosa vuol dire avere una mamma e un papà? Cosa significa essere bambini, e cosa, essere ragazzini? Come sta il tuo bambino interiore?
Quanti problemi e quante difficoltà ci vengono messi davanti?
Qui si possono inviare sfoghi, critiche e consigli su come dovrebbe comportarsi un genitore con il proprio figlio e viceversa.

Essere adottati e crisi di identità

Messaggioda Royalsapphire » 27/07/2015, 23:39



...Anche se non sono figlio adottivo, e quindi "non posso capire" permettetemi di esprimere un pensiero.
Un figlio adottato che cresce nell'amore sincero di una famiglia non dovrebbe sentirsi riempito di tutto ciò che gli occorre per vivere? Perché dover soffrire, sentire la mancanza dell'amore di una famiglia non più sua? Perché voler trovare i genitori biologici quando quelli adottivi lo hanno amato e cresciuto come un figlio proprio?
Io credo che una donna possa sentirsi diventare mama nel momento in cui riceve in dono nel proprio grembo un bimbo, esattente come una donna diventa mamma nel momento in cui partorisce un bebè.
Non so, non vedo come un bimbo che viene abbandonato dalla propria famiglia di origine, possa soffrire il complesso dell'abbandono se in realtà è stato preso in cura - con amore - da un'altra famiglia. Anzi, mi sembrerebbe più logico il contrario, che soffra più profondamente l'abbandono un figlio legittittico che viene quotidianamente trascurato dai genitori!
L'adozione è una manifestazione di amore puro (togliendo i casi perversi).
...Invece osservando la realtà trovo che i figli adottivi sviluppano traumi legati all'identità e che sono come impazziti nella ricerca delle proprie origini.
Mi dispiace profondamente vedere tutto questo dolore da parte di parecchie persone...

Qualcuno di voi se la sente di fare un dibattito?
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Essere adottati e crisi di identità

Messaggioda Gius195 » 27/07/2015, 23:52



Io credo che giochi molto il momento in cui avviene una adozione.
Nel senso che se l'adottato è un bambino appena nato o di massimo due anni o comunque non ancora nella età di ben comprendere chi sia la sua vera madre, difficilmente potrà subire un trauma e anzi sarà portato a riconoscere la famiglia adottante come la sua vera famiglia.
Caso diverso quello di un bambino che già ha conosciuto sua madre e suo padre naturale e che tutto ad un tratto si trova mandato in una nuova famiglia che pur potendolo amare come nessun altro essere al mondo, rimane per lui una famiglia estranea.
Si badi che comunque in questo secondo caso subentrano tante altre cose. Ad esempio se la prima famiglia è stata violenta con lui potrebbe rifiutarla e quindi non subentra comunque alcun problema psichico di volontà di ritornare alla prima famiglia.
Ugualmente un ragazzo abbandonato dalla prima famiglia potrebbe però avere altri problemi come ad esempio non accettazione del fatto di essere stato abbandonato e eventuali crisi esistenziali e di importanza anche per quello che è nella nuova famiglia.
Insomma i casi sono molto vari e non sempre il lavoro degli assistenti sociali è buono.
A mio modesto giudizio, e lo dico anche da futuro giurista, fossi io l'adozione la compirei solo nei casi di un bambino piccolo appena nato o orfano in modo tale da andare subito sul sicuro e evitare tutte le successive situazioni. Se invece c'è solo anche un genitore e il minore è già in grado di capire che quello è il suo genitore naturale procederei al semplice affidamento. Poi arrivato ai 14 anni si vedrebbe una eventuale adozione. Si eviterebbe così cose che sono successe quali figli adottati ormai maggiorenni che abbandonano i genitori adottanti per la loro prima famiglia e nel frattempo comunque avevano diritti ereditari e via dicendo sulla nuova famiglia. Un paradosso giuridico che ha dell'assurdo. Anche perchè gli oneri di segretezza sulla famiglia originaria certo ci sono ma come tutte le cose in Italia non mi sembra che siano molto rispettati.
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Messaggioda DxShine » 28/07/2015, 1:06



Royalsapphire ha scritto:Un figlio adottato che cresce nell'amore sincero di una famiglia non dovrebbe sentirsi riempito di tutto ciò che gli occorre per vivere? Perché dover soffrire, sentire la mancanza dell'amore di una famiglia non più sua? Perché voler trovare i genitori biologici quando quelli adottivi lo hanno amato e cresciuto come un figlio proprio? ... Mi sembrerebbe più logico il contrario, che soffra più profondamente l'abbandono un figlio legittimo che viene quotidianamente trascurato dai genitori!

Anche se lo si negherà spesso e volentieri, la biologia è molto potente, i legami che ne prescindono oltrepassano spesso spazio e tempo... non sono rari i casi di gemelli divisi ed adottati che scoprono sorprendenti anologie nelle loro vite una volta ritrovatesi, spesso rimanendone basiti! Allo stesso modo anche i legami materno-infantile e fratelli-sorelle sono altrettanto potenti, c'é stato persino un caso di fratello e sorella innamoratesi tanto da volersi sposare, ma solo dopo scoprono che lo erano essendo stati entrambi adottati, rendendo così nullo il matrimonio ottenuto!
Ecco perchè spesso chi è stato adottato sente invariabilmente che gli manca e gli mancherà sempre una parte di sé, quando lo scopre... e di qui nasce il tormento esistenziale che tutti ben conoscono in questi casi. Questo a prescindere dall'età di adozione, che può pure essere precoce e neanche accorgersene, ma in ogni caso quando emerge la verità, spesso si sblocca anche la genetica coi risultati che tutti ben conoscono...
Purtroppo non bastano solo i sentimenti, anche il corpo ha la sua importanza... in realtà siamo un tutt'uno, ma la scienza e la società per puro interesse egoistico e consumismo hanno preferito dividerli!!! Ecco perché succedono queste cose! :sleep:
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Messaggioda Gius195 » 28/07/2015, 6:48



Non condivido l'idea che ci sia un legame biologico alla base del desiderio di ritornare alla propria famiglia di origine.
Io credo che tutto sia legato al fatto di aver conosciuto, e vissuto, i precedenti genitori. Un bambino di pochi mesi abbandonato, che entra nella nuova famiglia, difficilmente potrà vedere la sua prima madre come la sua vera madre. Per lui la madre adottiva sarà come la sua vera madre. Al più se incontrerà la madre biologica sarà un legame in più ma non va oltre a questo per il semplice fatto che i genitori non sono coloro che ci mettono al mondo ma sono coloro che ci crescono e spiego subito questa frase.
Se tu, bambino, sei stato adottato subito dopo la nascita, quando scoprirai di essere adottato ? Ne hai le capicità mentali per ricordartelo ? No. Crescerai nella nuova famiglia come un loro figlio e sarà alla loro bontà rivelartelo. Ecco che quindi genitore è chi ti cresce non sempre chi ti mette al mondo. E questo vale anche nelle altre piccole cose. Casi di ragazzi "lasciati" ai nonni che ormai si sentono legati genitorialmente a questi ultimi più che ai propri veri genitori e così via.
Un bambino invece di 6 anni che viene trasferito come un pacco da una casa all'altra non solo subirà il trauma di separarsi con i suoi veri genitori ma avrà sempre il ricordo di quest'ultimi e, a meno che non ci sia un evento che ha rotto il legame con la precedente famiglia vedi violenze, sicuramente quando avrà i 18 anni tornerà da essi. Ecco perchè è cosa giusta invece di compiere una adozione in questo secondo caso compiere un semplice affido. Si eviterebbero tanti problemi giuridici.
Detto questo l'adozione non è un istituto egoistico. L'adozione è un istituto FONDAMENTALE per la società. Migliaia di bambini ogni anno in tutto il Mondo sono abbandonati, perdono entrambi i genitori, sono maltrattati, e via di seguito. Questi bambini, di qualsiasi età siano, anche quasi maggiorenni, hanno il DIRITTO ad una famiglia. Parlare di egoismo e consumismo quando si toglie ad una madre degenere un figlio che potrebbe usare per i suoi porci comodi ad esempio sfruttandone la prostituzione (Vedi in Brasile) o peggio è un messaggio sbagliatissimo.
CI FOSSE l'adozione in tutti i Paesi del Mondo e forse il 50% della mortalità infantile di Paesi come nell'Africa si ridurrebbe.
Tra l'altro l'adozione è gratuita non capisco a cosa si riferisca il consumismo.
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