Il tempo passa, e le convinzioni sbagliate ci rendono schiavi.Come si fa a liberarsi e volersi bene?

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

Il tempo passa, e le convinzioni sbagliate ci rendono schiavi.Come si fa a liberarsi e volersi bene?

Messaggioda luca13 » 18/05/2015, 1:27



Sono la tipica persona brava ad aiutare gli altri, ad ascoltarli, ma pessima ad aiutare se stesso. Che grande fregatura.
Le mie convinzioni mi assillano e mi frenano nella vita di tutti i giorni. Un mix di malinconia-timidezza-romanticismo che ti butta giù.
Ho 20 anni, sono un ragazzo probabilmente troppo orgoglioso, non mi fido quasi di nessuno, non sono nemmeno sicuro di fidarmi di me stesso e sto vivendo una situazione spiacevole, che purtroppo mi causa sofferenza.
Da poco ho iniziato l'università, con la speranza di stravolgermi, nella vita sociale e universitaria. Di quella universitaria non mi lamento, va abbastanza bene, anche perchè sono determinato; quella sociale peggiora, mi confonde e mi consuma.
Le amicizie all'università sono state poche, ricordo che i primi mesi ero preoccupato di entrare in aula solo, mi saliva un'ansia tremenda agli sguardi dei prof , avevo paura che potessero chiamarmi alla lavagna, difronte a 10000 persone. Lo stesso accadeva quando incrociavo lo sguardo di una bella ragazza del corso. Cose assurde, un'ansia smisurata per una piccolezza del genere. Ultimamente il mio pensiero va a una ragazza del mio vecchio paese che ora non vedo più, visto che è in un altra città, ma che osservo costantemente su facebook. Non l'ho mai conosciuta, ma 2 anni fa, in una gita, mi osservò, mi sentii apprezzato , ebbi delle conferme, dava qualche segno di interesse , ma io non feci nulla e lasciai perdere. Tutto passò. L'anno successivo, l'ultimo del mio liceo, la vidi di nuovo e cominciai a pensarla nuovamente.
Non l'ho mai conosciuta perchè , anche sapendo che poteva essere incuriosita, avevo troppa paura che potesse allontanarsi, capire come ero e quindi cambiare idea. Bel pensiero del c***o. ma è così. Quando la incontravo per strada mi saliva un'ansia assurda, la quale si è estesa anche ai semplici dialoghi con i negozianti o a qualsiasi discorso con gente sconosciuta.
Ora mi ritrovo a vederla su facebook, a vedere le foto con ragazzi e a capire se è fidanzata , come se cambiasse qualcosa, tanto nemmeno la contatto. Questa cosa mi logora, perchè lo faccio per inerzia. Guardo la sua vita andare avanti, mentre la mia rimane attaccata ai ricordi del passato. Che sofferenza!
La mia vita a Napoli, il paese in cui sono ora, è così. A volte mi capita di temere di uscire e conoscere nuove persone, non voglio avere l'ansia di dover essere attento alle persone e ai modi in cui reagiscono a quello che dico e faccio.
Ciò come potete notare, mi porta a "etichettare" le persone, a tenerle lontane e a non aprirmi a loro. Penso sempre al male, penso sempre alle negatività che posso trasmettere. Questo è stato un motivo perchè non ho fatto il primo passo con quella ragazza!
Io tutt'ora sono convinto che una ragazza potrebbe aiutarmi, perchè con una persona a cui voler bene darei meno importanza ai giudizi altrui e alle vicende esterne. Ho avuto un'esperienza qualche anno fa, che è durata 2 mesi con un'altra ragazza: Lei voleva uscire con amici , io non volevo farmi vedere con lei, sempre per paura dei giudizi altrui, ma a distanza di anni credo che non mi piaceva davvero.... voi cosa pensate di questa situazione? c'è una via d'uscita a questo?
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luca13
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Messaggioda 3 stelle sul petto » 18/05/2015, 1:33



Ciao...Ascolta se dobbiamo stare attenti ad ogni cosa che facciamo e avere l'ansia di cosa puo' pensare di te la gente non vivi piu'...In questo cè una via d'uscita e sai cosè?? Fregarsene di tutti e vivere la tua vita come vuoi tu..Anchio sono come te che penso semrpe al giudizio degli altri..Ma con il tempo ho imparato che non serve a niente danneggi te stesso.
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Messaggioda eli701196 » 19/05/2015, 21:43



Ciao, capisco come ti senti perché anch'io sono simile a te. Anch'io penso troppo al giudizio degli altri, cosa potrebbero pensare di me se faccio delle determinate cose, e quindi alla fine finisco per chiudermi in me stessa e in fare nulla, e non vivo realmente la mia vita come vorrei. Sinceramente non l'ho ancora trovata una soluzione efficace contro questa cosa... L'unica cosa che posso consigliarti è di cercare il più possibile di fregartene di ciò che pensano gli altri, lo so che è difficile ma ti devi sforzare per provarci perché altrimenti non vivrai mai appieno la tua vita...prova a pensare meno, ad agire di più, se ti va di fare una cosa falla, senza pensare al giudizio degli altri. Poniti degli obbiettivi ogni giorno, anche piccoli, e portali a termine: così aumenterai la tua autostima. E quando ti sentirai sufficientemente sicuro di te, prendi coraggio e scrivi a quella ragazza che ti piace, oppure se la incontri trova una scusa e inizia a parlarci. Male che vada, ci avrai pur sempre provato e già questo è un grande passo.
Ciao e buona fortuna :)
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Messaggioda luca13 » 22/05/2015, 0:49



sinceramente non so quanto valga ora questa autostima. i miei obiettivi li ho, ma per quanto riguarda la sfera sociale, ogni nuova amicizia mi spaventa, mi spaventa conoscere nuove persone e stare attente alle loro reazioni , alle loro smorfie, in base ai miei comportamenti. PERCHè tutto ciò? esiste davvero una concezione di sè che ti permette di presentarti alla persone nella maniera più sciolta e pura possibile? è questo il mio problema.. Non so valutare la mia autostima perchè l'ho accettata così come è già da molto tempo! Ricordo che già in 1° superiore avevo una paura terribile di conoscere i miei amici di classe. Ora all'università, a Napoli, la mia vita sociale non è delle migliori: ho conosciuto 5-6 persone e nemmeno una ragazza, sempre con la solita ansia e preoccupazione, che mi porto dietro ogni santo giorno che entro in aula... Lo sguardo di belle ragazze o quello del prof mi fanno salire un'ansia assurda.. non potete immaginare.
La ragazza che mi piaceva/piace ora ha fatto tante amicizie nel paese in cui è ora, sia maschi che donne, magari si è trovata anche il ragazzo lì..
mi sento indietro, un gradino sotto, immagino sarebbe stato difficile stare con una ragazza del genere, anche se io son sicuro che ho la capacità di stravolgermi, di cambiare, ci spero, ma attualmente ho difficoltà a capire dove agire, non sono sicuro nemmeno di quello.
Probabilmente lavoro poco su me stesso, perchè non sono sicuro del risultato.
A volte vorrei rendermi conto della mia fragilità, penso di essere fragile, ma non voglio convincermene perchè non so se faccia bene o male, dal momento che mi fisserei e poi beh, l'idea di me stesso interiore non mi vede proprio così...
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luca13
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Messaggioda bea4 » 28/06/2015, 15:16



luca13 ha scritto:sinceramente non so quanto valga ora questa autostima. i miei obiettivi li ho, ma per quanto riguarda la sfera sociale, ogni nuova amicizia mi spaventa, mi spaventa conoscere nuove persone e stare attente alle loro reazioni , alle loro smorfie, in base ai miei comportamenti. PERCHè tutto ciò? esiste davvero una concezione di sè che ti permette di presentarti alla persone nella maniera più sciolta e pura possibile? è questo il mio problema.. Non so valutare la mia autostima perchè l'ho accettata così come è già da molto tempo! Ricordo che già in 1° superiore avevo una paura terribile di conoscere i miei amici di classe. Ora all'università, a Napoli, la mia vita sociale non è delle migliori: ho conosciuto 5-6 persone e nemmeno una ragazza, sempre con la solita ansia e preoccupazione, che mi porto dietro ogni santo giorno che entro in aula... Lo sguardo di belle ragazze o quello del prof mi fanno salire un'ansia assurda.. non potete immaginare.
La ragazza che mi piaceva/piace ora ha fatto tante amicizie nel paese in cui è ora, sia maschi che donne, magari si è trovata anche il ragazzo lì..
mi sento indietro, un gradino sotto, immagino sarebbe stato difficile stare con una ragazza del genere, anche se io son sicuro che ho la capacità di stravolgermi, di cambiare, ci spero, ma attualmente ho difficoltà a capire dove agire, non sono sicuro nemmeno di quello.
Probabilmente lavoro poco su me stesso, perchè non sono sicuro del risultato.
A volte vorrei rendermi conto della mia fragilità, penso di essere fragile, ma non voglio convincermene perchè non so se faccia bene o male, dal momento che mi fisserei e poi beh, l'idea di me stesso interiore non mi vede proprio così...


Secondo me dovresti lavorare su te stesso, se puoi permettertelo con l'aiuto di uno psicoterapeuta. Devi capire da dove deriva tutta questa insicurezza...perchè dei motivi sicuramente ci saranno. Da lì potrai ripartire per riprendere in mano la tua vita ma soprattutto vivere come tu vuoi...
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Messaggioda Successmaster » 27/07/2015, 18:53



Una via d'uscita c'è.

Avere paura di fare brutta figura, di essere giudicate é più diffuso di quanto tu possa immaginare: quasi tutti ce l'hanno chi più chi meno. E si risolve superandolo. Non devi farlo tutto in una volta. Un passo alla volta.
Prova con piccoli esercizi.

Esempio I
Impara a dire di no, ogni volta che puoi. É utilissimo.

Aiutare gli altri é giusto, ma mai a tuo discapito: se ci rimetti, poi ti sentirai come sfruttato, anche se hai fatto tutto di tua spontanea volontà (o perché ti hanno chiesto di farlo e ti è sembrato scortese rifiutare... Se si tratta di una cavolata per loro che riescono a fare anche da soli, mentre a te impegna tempo o energie, credimi, difficilmente verrai apprezzato).
Impara a dire di no quando non ti va di fare una cosa.

- "Luca, mi porti l'acqua?"
- "Ho un po' da fare, vai tu e portami un bicchiere anche a me, per favore"

- Mi aiuti con il compito?
- Ora non riesco, vediamo dopo, se mi rimane del tempo quando ho finito, volentieri!
(Se proprio non vuoi dire di no secco)

- Ci scarichiamo un film?
- Si, ottima idea, se hai voglia tu di scaricarlo

Esempio II
Ragazze. Fai piccoli passi.
Prova a fare amicizia: brevi scambi di battute, un paio di frasi, inizialmente, non di più.
Su cosa? Provo a rendertelo più facile possibile. Osserva su cosa é rivolta l'attenzione della ragazza. Soprattutto, se c'è qualcosa che piace a tutti e due

Sta seguendo la lezione? Chiedile l'ultima frase che ha detto il professore
- Scusami, cos'ha detto? L'inflazione é aumentata del...?
- 3%
- grazie

Su Facebook vedi foto di lei nei locali/ con gli animali? Chiedile un consiglio sul posto migliore dove andare e/o chiedile un consiglio su cosa dare da mangiare ai barbonicini

Sta cercando casa? Dille che hai un amico che affitta o che hai visto una casa di recente dove affittano a buon prezzo
- guarda, ho visto un annuncio dove affittano un bellissimo bilocale a 300€, un vero affare; ho sentito che cercavi, se vuoi posso chiedere se é ancora disponibile

Se ha bisogno di qualcosa (e tu non ci rimetti nulla e non ti costa nulla) dalle una mano o un consiglio.

Le forme sono tante. Sei limitato solo dalla tua immaginazione.

Il punto é farsi notare. E parlarci un po di volte per poco tempo alla volta, in maniera da abituarsi, far retrocedere l'ansia a poco a poco e sentirsi a proprio agio; le ragazze vengono assalite dai ragazzi che vogliono qualcosa da loro, che vogliono fare colpo, se ti dimostri gentile, magari anche divertente, ma non interessato a fare colpo, potresti avere un vantaggio enorme.

Viene molto bene se si tratta di un interesse che condividete entrambi. É più facile, potreste scambiarvi le idee. L'ansia si rafforza solo se devi fare colpo, devi fare bella figura ed essere giudicato tu. Quando sei preso da un argomento che conosci e ti piace, ti ispira e ti entusiasma, l'ansia, le paure retrocedono. Non ci devi più pensare.
Prova ;)


E per volersi bene. Fai più cose per te, fai più cose che ti va di fare e che ti fa piacere di fare, riduci il resto. Vedrai che anche gli altri
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Il tempo passa, e le convinzioni sbagliate ci rendono schiavi.Come si fa a liberarsi e volersi bene?

Messaggioda ginetto » 27/07/2015, 19:05



Sono la tipica persona brava ad aiutare gli altri, ad ascoltarli, ma pessima ad aiutare se stesso. Che grande fregatura.
Le mie convinzioni mi assillano e mi frenano nella vita di tutti i giorni. Un mix di malinconia-timidezza-romanticismo che ti butta giù.
Ho 20 anni, sono un ragazzo probabilmente troppo orgoglioso, non mi fido quasi di nessuno, non sono nemmeno sicuro di fidarmi di me stesso

mi sento indietro, un gradino sotto

avrei potuto scriverlo io. purtroppo non posso esserti utile, non saprei che dirti, se non che ti capisco pienamente.
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Messaggioda Navigator63 » 02/08/2015, 2:20



luca13 ha scritto:Le mie convinzioni mi assillano e mi frenano nella vita di tutti i giorni. Un mix di malinconia-timidezza-romanticismo che ti butta giù.

Hai colto nel segno riconoscendo che sono i pensieri che abbiamo in testa (convinzioni, idee, preconcetti, regole...), quelle che ci complicano (o a volte rovinano) la vita.
Tanto è vero che ho scritto un articolo proprio su 12 idee comuni che sembrano vere, ma sono invece disfunzionali e ci rendono infelici.
(per esempio "L'opinione degli altri è fondamentale, e se mi rifiutano significa che non valgo nulla", o "Non devo mai sbagliare in cose importanti, o accadrà qualcosa di terribile")

Riconoscere quelle idee e la loro infondatezza, ci aiuta a indebolire il loro influsso, fino a liberarcene.
Certo è un processo, che richiede tempo e impegno. Si può sempre cambiare, ma non si diventa un'altra persona da un giorno all'altro.
Ma ce la puoi fare, non perderti d'animo. :coolok:
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Re: Il tempo passa, e le convinzioni sbagliate ci rendono schiavi.Come si fa a liberarsi e volersi b

Messaggioda maryzerododici » 02/08/2015, 11:44



Navigator63 ha scritto:
luca13 ha scritto:Le mie convinzioni mi assillano e mi frenano nella vita di tutti i giorni. Un mix di malinconia-timidezza-romanticismo che ti butta giù.

Hai colto nel segno riconoscendo che sono i pensieri che abbiamo in testa (convinzioni, idee, preconcetti, regole...), quelle che ci complicano (o a volte rovinano) la vita.
Tanto è vero che ho scritto un articolo proprio su 12 idee comuni che sembrano vere, ma sono invece disfunzionali e ci rendono infelic.
(per esempio "L'opinione degli altri è fondamentale, e se mi rifiutano significa che non valgo nulla", o "Non devo mai sbagliare in cose importanti, o accadrà qualcosa di terribile")

Riconoscere quelle idee e la loro infondatezza, ci aiuta a indebolire il loro influsso, fino a liberarcene.
Certo è un processo, che richiede tempo e impegno. Si può sempre cambiare, ma non si diventa un'altra persona da un giorno all'altro.
Ma ce la puoi fare, non perderti d'animo. :coolok:

Fantastico il tuo blog, complimenti
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Messaggioda samhaim » 02/08/2015, 17:34



12 idee comuni che sembrano vere, ma sono invece disfunzionali e ci rendono infelici
sul punto 9 quello che riguarda il passato non sono completamente d'accordo, le occasioni perse e il tempo perso determinano in parte quello che possiamo fare ora, poi dipende sempre dalle cose a cui ci riferiamo, ovviamente se in passato facevo degli errori e ora ho capito che erano tali posso smettere di farli, ma se in passato ho perso un occasione che poteva rendere la mia vita migliore e quel occasione ore è irrecuperabile, certe cose hanno valore solo se fatte nel momento giusto, fatte troppo tardi lo perdono in parte o completamente, altre invece continuano ad avere lo stesso valore, ma che la nostra vita e noi siamo frutto del nostro passato nel bene e nel male è una cosa evidente
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