Vi espongo direttamente il problema: mi innamoro con estrema facilità.
Non credo assolutamente di essere l'unico al mondo con questo problema ma è una cosa piuttosto seria.
Aggiungo che non mi capita con ogni ragazza con cui parlo però se ci sto a contatto per un po' di tempo mi ci perdo, nonostante capiti di non avere nulla in comune con l'altra persona, proprio nulla.
Appena succede qualcosa, un allontanamento anche minimo ad esempio io sto malissimo, non faccio altro che pensare e pensare.
Di conseguenza lavoro male, mi chiudo in me stesso, divento asociale..
In pratica non appena una relazione sociale si incrina io mi isolo. Per questo sono solo da più di 2 anni, per il terrore di stare male come l'ultima volta (ne sono appena uscito, forse). Sono arrivato a pensare che stare da solo sia l'unico modo che ho per sopravvivere.
Ora è successo di nuovo, abito con molte persone tra cui una ragazza con la quale siamo diventati piuttosto amici e c'è (c'era) molto affetto tra noi. Da parte mia di più, direi anche un'infatuazione. È successo, per un motivo davvero stupido (un caffé con un'altra ragazza con cui parlavo per la prima volta), che ora lei nemmeno mi rivolge più la parola. Anzi, l'unica cosa che mi ha detto è stata "non siamo più amici".
Io sono pienamente consapevole che si tratta di una vera e propria idiozia anche perché non ho fatto nulla di male. Ho solo pensato che potesse essere gelosa. Ma da qui a evitarmi del tutto per una cosa così è veramente da stupidi.
Nonostante ciò, so di non dovermi giustificare con nessuno eppure lo faccio (anche in questo post) e ci sto male.
Sto male per quello che è successo anche perché crea un certo imbarazzo in casa e in più sto male proprio perché sto a rodermi il fegato per una cosa così e per una ragazza parecchio più giovane di me che si comporta da vera bimbaminkia, una cosa che odio.
Capita che la mia mente sia tutta per i fatti suoi ma la cosa peggiore è che il cuore sovrasta sempre e mi priva della tanto agognata lucidità.
Forse sono veramente fatto per stare da solo

Tutto questo lascia trasparire una sola cosa certa: la mia autostima è veramente sotto terra. Mi convinco di averne ma appena succede qualcosa è come precipitare..di nuovo. Ogni volta in una fossa sempre più profonda.
Mah..
È un motivo sufficiente per odiarsi? Ovviamente ciò cancella ancor meglio ogni residuo di autostima che era rimasto.
Che fare se non stare da soli?