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La fede, per chi è credente, rappresenta una colonna portante della vita. Che questo forum possa portare nuova luce, sia per chi ha fede sia per chi non ce l'ha. Nonché stimolare la discussione su questo tema. Ognuno potrà riportare le proprie esperienze, testimonianze, preghiere, dubbi.

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Messaggioda Naoki » 12/09/2015, 8:22



randyll ha scritto:In sostanza nulla di diverso di quello che faresti se fossi un cattolico qualunque. Lavori, ti innamori, vivi etc. La differenza sta nella prospettiva con la quale si fa: cioè che quell'ora di lavoro da tassista o da benzinaio è un'ora di preghiera :) E che tutto ciò che di quotidiano e ordinario (e per molti noioso) nella vita sia il luogo in cui incontrare il Signore. Tutto qua! E' un modo di vivere la spiritualità.

Tralasciando alcune cose scritte nei vari post che vale poco darsi la pena di rispondere...vediamo se ho capito, c'è un'ora apposita di lavoro o altro concordata col gruppo in cui ognuno nel suo luogo di lavoro o altro prega in comunione spirituale con gli altri.
Però essendo un gruppo, ci si riunisce ogni tanto tipo i consigli pastorali delle parrocchie o i salesiani per qualche attività o altro?
Voglio dire, molto ma molto semplicemente, i francescani hanno il compito di assistere i poveri vivendo la semplicità francescana, i salesiani l'istruzione dei giovani e la loro assistenza...l'opus dei?
Poi aspetto le risposte alle domande di papito79 che mi hanno incuriosito molto.
Trovare Dio per mezzo del lavoro è una cosa, se non erro di origine tipicamente benedettina, solo che invece di isolarsi dal mondo si sta tra la gente comune, quindi anche io chiedo perché far parte dell'opus dei se una cosa simile dovrebbe essere fatta ogni giorno da tutti i cattolici?
Chiedo solo perché essendo di indole solitaria ed amante della montagna sono molto attratto dall'eremitismo :D
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Raduysya Nevesto Nenevestnaya.
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Citazione: Molti di quelli che vivono meritano la morte, e molti di quelli che muoiono meritano la vita. Tu sei in grado di valutare, Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi. Anche i più saggi non conoscono tutti gli esiti.
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Messaggioda papito79 » 13/09/2015, 21:06



in attesa sempre di un riscontro da parte di randyll che afferma di essere un componente dell'opus, nel frattempo ho provato a documentarmi qua e là non trovando però ancora una risposta semplice e chiara;
l'idea che mi sono fatto non è poi cosi distante dalla prima che feci: in sostanza credo che è vero che i membri dell'opus dei conducano una vita molto normale,ma al tempo stesso contribuiscono versando una percentuale mensile-se non sbaglio ALMENO IL 10%- del loro reddito personale (da qui si deduce il "come" si finanzia) a fronte di una crescita personale utile sia a se stessi che per le finalità dell'opera Ad es: Tizio ha grandi potenzialità ,può esserci utile per questo o quel lavoro...lo aiutiamo e lo sosteniamo...
ho sbagliato nel dire che vengono tolti i beni...
resta forte il dubbio sul perché si fa fatica a dire la verità!! Non voglio fare l'ipocrita,però non ci vedo nulla di male se qualcuno dell' opus mi dicesse " si,qui è cosi! ti facciamo stare bene a patto di versamentidel reddito,e che si portino a compimento nel miglior modo possibile i compiti ordinari! "(che poi anche qui ci sarebbe da dire....chi controlla se uno santifica o no Dio per mezzo del lavoro?)
insomma qual è il lato oscuro dell'Opus ? perché se pronunci queste due parole alle persone,poi ti guardano impietriti o preoccupati?
Aspetto randyll, poi event scrivo una mail e vi faccio sapere
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papito79
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Messaggioda randyll » 14/09/2015, 10:37



Baraddur ha scritto:
randyll ha scritto:In sostanza nulla di diverso di quello che faresti se fossi un cattolico qualunque. Lavori, ti innamori, vivi etc. La differenza sta nella prospettiva con la quale si fa: cioè che quell'ora di lavoro da tassista o da benzinaio è un'ora di preghiera :) E che tutto ciò che di quotidiano e ordinario (e per molti noioso) nella vita sia il luogo in cui incontrare il Signore.


Quindi vale solo per quelle attività ripetitive e noiose? A me una filosofia come quella da te descritta, sembra un surrogato di qualche attività che invece potrebbe essere realmente stimolante senza necessità di questi escamotage di vederci un valore extra dovuto alla sacralità dell'atto. In fondo quello da te descritto è dare un senso trascendentale a un'attività che altrimenti sarebbe ripetitiva e noiosa. E' come un genitore che potrebbe sopportare meglio la noia pensando che quel che sta facendo, lo fa per i propri figli. In fondo è qualcosa di "umano, troppo umano", non c'è nulla di divino in questo. Cercare un senso è molto umano, ma averne uno autentico è meglio che ricavarne uno da una filosofia di vita religiosa.


Ciao! No! Mica vale solo per le attività ripetitive e noiose. Anche un'ora di calcetto può essere un'ora di preghiera, così come un'ora di riposo o di lettura di un buon libro. Che non ci sia nulla di divino in questo è tua opinione, non la assolutizzerei a punto finale :)
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randyll
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Messaggioda randyll » 14/09/2015, 10:44



papito79 ha scritto:
randyll ha scritto:
papito79 ha scritto:per Baraddur: non ho ancora deciso di cambiare sesso,quindi vado avanti tenendomi i gioielli che Madre Natura mi ha donato :-)
per randyll:premetto che no so poco però quel poco che so mi ha lasciato un po di dubbi che vado brevemente a spiegare: so che "ti fanno stare been", ti fanno fare carriera(conosco che dal niente sono passate decisamente di grado) però poi devi praticamente non possedere nulla;beni immobili vanno tutti intestati a loro e devi dare una percentuale del tuo reddito,cosi facendo se un giorno volessi uscirne fuori non ti resterebbe nulla. poi so di pratiche corporali quali cilicio frustazioni e tute antimasturbazione; è vero tutto cio'???
poi a fronte di questi aspetti vado a documentarmi e leggo che alla beatificazione di Alvaro de Portillo(vice di Escrivà) a madrid partecipano 200.000 fedeli e che l'opus è diffua in molte zone del pianeta. allora il dubbio è: se ci sono milioni di seguaci(perdonami se il termine non è corretto ma è per far capire il concetto)sono tutti disposti a "rischiare" di non trovarsi nulla per le mani? sono leggende metropolitane? Io -come sosteneva Josèmaria Escrivà- santifico il lavoro tutti i giorno epure non faccio prte dell'opus; e infine,perchè molti la definiscono setta? e milizia di Dio?


Ciao :) spero di riuscire a fugare i tuoi dubbi e di risponderti al meglio. Innanzitutto ti dico che non sono "Milioni". I membri dell'Opus De in tutto il mondo sono poco meno di 90mila. Pochissimi se pensi che solo gli scout agesci in Italia sono 170mila e nel mondo 20 milioni.

Nell'Opus Dei nessuno "ti fa stare bene" ne "ti fa fare carriera". Tantissimi membri dell'Opus Dei sono operai, contadini, tassisti, impiegati, molti (per esempio in Spagna adesso) sono disoccupati a causa della crisi, io stesso che sono un giornalista ho fatto 12 anni di gavetta e tanti di precariato come tutti i miei coetanei ed amici. Non sono tutti avvocati e medici :) Sul non possedere nulla non è vero, non so dove tu possa avere letto questa cosa: ognuno possiede quello che ritiene giusto e vivendo il concetto di povertà cristiana (cioè non esagerare e non attaccarsi morbosamente alle cose materiali), anche perchè come farebbero i membri dell'Opus Dei che hanno famiglia a non possedere niente? Mica mandano i figli a scuola con un saio e una corda :thumbup: Io ho la macchina, il motorino, la xbox, una casa (in affitto), un pc, etc come tutti e ho una fidanzata ed esco con gli amici etc. La più normale delle vite. Moltissime cose che sono arrivate alle orecchie dei più sono leggende metropolitane stranissime (la tuta antimasturbazione mi fa troppo ridere! Che è? Una roba bondage? :D ). Certamente tu puoi santificare il lavoro tutti i giorni senza fare parte dell'Opus Dei, così come può farlo ogni battezzato! Molti la definivano setta più verso gli anni 80 per alcune incomprensioni e accuse di mancanza di trasparenza. E' stato fatto un grande lavoro in questo senso e adesso se vuoi conoscere l'Opus Dei basta scrivergli su FB o chiedere dove si trova il centro più vicino alla tua città e incontrare qualcuno che ne faccia parte prendendosi una birra insieme :)




ciao randyll e grazie per aver risposto!
ti confesso che però i dubbi non me li hai fugati, anzi.... Ti spiego: tu affermi che conduci(come gli altri )una vita normalissima: macchina, motorino fidanzata ecc ecc e dove sta la differenza? voglio dire: io credo che chi fa parte dell'opus debba cmq sottostare a precise regole che non possono essere le stesse che ad es seguo io che non ne faccio parte.
voglio essere "diretto" (decidi poi tu se e come rispondere, anche privatamente):quali sono le regole da seguire? come e perché hai deciso di seguire questa comunità, associazione(chiamala come meglio credi)? è risaputo che l'opus dei sa molto influente e potente-su questo ci metto le mani sul fuoco-come si finanzia? e tu che sei un componente come "ricambi" la tua partecipazione? solo pregando il Signore durante le ore di lavoro(forse l'espressione non è correttissima, scusa)?questo lo faccio pure io,quindi anche io sono dell'opus?
tengo a prcisare che il mio non è assolutamente un attacco,ripeto:ne so poco! proprio per questo ti invito ovviamente se vuoi/puoi a chiarirci meglio spiegndo un po tutti i particolari cosi da avere una prospettiva sulla quale basarmi; ecco la domanda forse più centrale: ci puoi dire i pro e i contro dell'opus dei?


Ciao Papito! Forse tu hai più una idea di un ordine religioso con una "Regola". Tipo i benedettini o i francescani o le orsoline etc. L'Opus Dei non è un ordine religioso tant'è che è composto per il 98% da laici :sleep: Non c'è una "regola" alla quale ci si affilia e che va pedissequamente seguita. Ti assicuro che non ci sono regole in più di altri cattolici. La dottrina e la Chiesa è la stessa per cui non c'è bisogno di aggiungere nulla a quanto già non dica la Chiesa. Mi piacciono le domande e ti do una risposta altrettanto diretta: "Si sa che l'OPus Dei è influente"... si sa? Chi lo sa? E' un dato provato? Secondo me sono solo leggende metropolitane. Conosco tante persone dell'Opus Dei che sono casalinghe o studenti o disoccupati, in che modo sono "influenti?" . Non c'è una lista di pro e contro, è un cammino spirituale che uno fa se sente una vocazione a fare questo cammino :) Comunque quello del lavoro era solo una esempio perchè l'idea è di santificarsi nella vita ordinaria, quindi non è che uno fa qualche tipo di preghiera particolare durante il lavoro. Uno può santificare anche una birra con gli amici o la lettura di un buon libro, cioè la propria vita quotidiana. Io ho una idea, siccome via forum è veramente complicato e ho visto che hai Roma come località: perchè non ci vediamo un giorno davanti una birra e ti spiego tutto per bene? :welcome:
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randyll
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Messaggioda randyll » 14/09/2015, 10:48



Naoki ha scritto:
randyll ha scritto:In sostanza nulla di diverso di quello che faresti se fossi un cattolico qualunque. Lavori, ti innamori, vivi etc. La differenza sta nella prospettiva con la quale si fa: cioè che quell'ora di lavoro da tassista o da benzinaio è un'ora di preghiera :) E che tutto ciò che di quotidiano e ordinario (e per molti noioso) nella vita sia il luogo in cui incontrare il Signore. Tutto qua! E' un modo di vivere la spiritualità.

Tralasciando alcune cose scritte nei vari post che vale poco darsi la pena di rispondere...vediamo se ho capito, c'è un'ora apposita di lavoro o altro concordata col gruppo in cui ognuno nel suo luogo di lavoro o altro prega in comunione spirituale con gli altri.
Però essendo un gruppo, ci si riunisce ogni tanto tipo i consigli pastorali delle parrocchie o i salesiani per qualche attività o altro?
Voglio dire, molto ma molto semplicemente, i francescani hanno il compito di assistere i poveri vivendo la semplicità francescana, i salesiani l'istruzione dei giovani e la loro assistenza...l'opus dei?
Poi aspetto le risposte alle domande di papito79 che mi hanno incuriosito molto.
Trovare Dio per mezzo del lavoro è una cosa, se non erro di origine tipicamente benedettina, solo che invece di isolarsi dal mondo si sta tra la gente comune, quindi anche io chiedo perché far parte dell'opus dei se una cosa simile dovrebbe essere fatta ogni giorno da tutti i cattolici?
Chiedo solo perché essendo di indole solitaria ed amante della montagna sono molto attratto dall'eremitismo :D


CIao Naoki, con i benedettini non abbiamo granchè in comune. Quelli sono un ordine religioso, l'Opus Dei è una prelatura personale composta quasi totalmente da laici. Non c'è una regola e non si fanno voti. Poi quello era più "Prega E lavora", nell'OPus Dei è più tipo "Prega con il lavoro" :D O in generale con tutta la tua vita quotidiana. Senza distinguere le due fasi. Hai ragione comunque quando dici che questa cosa dovrebbe essere fatta da tutti i cattolici ma con il passare dei secoli si era un po' persa questa visione e si credeva che la santità fosse solo per gli eremiti (Appunto :P) o per chi si faceva suora, monaco o prete. Invece il Concilio Vaticano secondo (ma l'Opus Dei è del 1928, quindi lo aveva un po' anticipato) ha ricordato che tutti i cristiani sono chiamati a essere santi e a santificare la loro vita e non solo preti e religiosi :nonono:
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Messaggioda randyll » 14/09/2015, 10:54



papito79 ha scritto:in attesa sempre di un riscontro da parte di randyll che afferma di essere un componente dell'opus, nel frattempo ho provato a documentarmi qua e là non trovando però ancora una risposta semplice e chiara;
l'idea che mi sono fatto non è poi cosi distante dalla prima che feci: in sostanza credo che è vero che i membri dell'opus dei conducano una vita molto normale,ma al tempo stesso contribuiscono versando una percentuale mensile-se non sbaglio ALMENO IL 10%- del loro reddito personale (da qui si deduce il "come" si finanzia) a fronte di una crescita personale utile sia a se stessi che per le finalità dell'opera Ad es: Tizio ha grandi potenzialità ,può esserci utile per questo o quel lavoro...lo aiutiamo e lo sosteniamo...
ho sbagliato nel dire che vengono tolti i beni...
resta forte il dubbio sul perché si fa fatica a dire la verità!! Non voglio fare l'ipocrita,però non ci vedo nulla di male se qualcuno dell' opus mi dicesse " si,qui è cosi! ti facciamo stare bene a patto di versamentidel reddito,e che si portino a compimento nel miglior modo possibile i compiti ordinari! "(che poi anche qui ci sarebbe da dire....chi controlla se uno santifica o no Dio per mezzo del lavoro?)
insomma qual è il lato oscuro dell'Opus ? perché se pronunci queste due parole alle persone,poi ti guardano impietriti o preoccupati?
Aspetto randyll, poi event scrivo una mail e vi faccio sapere


Ciao Papito, ti posso assicurare che non è vero che c'è una decima da pagare ne che devi dare almeno il 10% del tuo stipendio. Qual è la tua fonte? :wacko: Non è che si fa fatica a dire la verità è che non c'è alcun tipo di verità di quel tipo da comunicare. Ti assicuro che se mi chiedi il "lato oscuro" dell'Opus Dei non rimango ne impietrito ma più o meno scoppio a ridere. Perchè ci deve essere per forza un lato oscuro? :cute: Nessuno ti può dire che "Ti faccio stare bene a patto che mi dai un pezzo di stipendio" perchè non esiste in nessuna galassia un membro dell'Opus Dei che direbbe o a cui hanno detto una roba del genere. Sarebbe di una gravità inaudita. Inoltre se fosse così non considereresti i membri dell'Opus Dei che sono studenti, casalinghe, impiegati, operai, tassisti, contadini, sarti, falegnami, meccanici e potrei andare avanti così.
Bella la domanda sul "chi controlla"? NEssuno, è una cosa che fai tu con Dio, che senso ha mentire o cercare di fregare Dio? Considerando che nessuno ti fa fare carriera o ti "Fa stare bene" che senso avrebbe? :unsure:
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Messaggioda Baraddur » 14/09/2015, 10:57



randyll ha scritto:l'Opus Dei è una prelatura personale composta quasi totalmente da laici. Non c'è una regola e non si fanno voti. Poi quello era più "Prega E lavora", nell'OPus Dei è più tipo "Prega con il lavoro" :D O in generale con tutta la tua vita quotidiana. Senza distinguere le due fasi.


Ma come "non si fanno voti"? Io ho letto che chi entra nell'Opus Dei deve fare voto di castità e celibato/nubilato, quindi almeno sotto questo aspetto, deve comportarsi come i non laici che hanno preso i voti religiosi. O perlomeno questo vale per i "numerari" ma non per i "soprannumerari" (questi ultimi rappresentano il 70% di tutti i membri secondo il vostro sito).
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Messaggioda randyll » 14/09/2015, 11:05



Baraddur ha scritto:
randyll ha scritto:l'Opus Dei è una prelatura personale composta quasi totalmente da laici. Non c'è una regola e non si fanno voti. Poi quello era più "Prega E lavora", nell'OPus Dei è più tipo "Prega con il lavoro" :D O in generale con tutta la tua vita quotidiana. Senza distinguere le due fasi.


Ma come "non si fanno voti"? Io ho letto che chi entra nell'Opus Dei deve fare voto di castità e celibato/nubilato, quindi almeno sotto questo aspetto, deve comportarsi come i non laici che hanno preso i voti religiosi.


Visto quando ti dicevo che le fonti sono importanti? Dove hai letto una cavolata del genere? :pazzo: I membri dell'Opus Dei non fanno nessun voto. Ne pubblici ne privati. Quelli sono per i religiosi. Inoltre, nella Chiesa Cattolica, non esiste alcun "voto di celibato/nubilato". Ma proprio niente che si possa anche solo lontanamente avvicinare a un concetto del genere. (Ma poi, se fino a poco fa ho scritto che ho una fidanzata, come potrei mai essere celibe? :P Che la tengo per sport?)

P.S Off topic
Vi stupirà sapere che neanche i sacerdoti fanno alcun voto di nessun tipo :thumbup:
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Messaggioda Baraddur » 14/09/2015, 11:07



randyll ha scritto:
Baraddur ha scritto:Ma come "non si fanno voti"? Io ho letto che chi entra nell'Opus Dei deve fare voto di castità e celibato/nubilato, quindi almeno sotto questo aspetto, deve comportarsi come i non laici che hanno preso i voti religiosi.


Visto quando ti dicevo che le fonti sono importanti? Dove hai letto una cavolata del genere? :pazzo: I membri dell'Opus Dei non fanno nessun voto. Ne pubblici ne privati. Quelli sono per i religiosi. Inoltre, nella Chiesa Cattolica, non esiste alcun "voto di celibato/nubilato". Ma proprio niente che si possa anche solo lontanamente avvicinare a un concetto del genere. (Ma poi, se fino a poco fa ho scritto che ho una fidanzata, come potrei mai essere celibe? :P Che la tengo per sport?)


Non avevo letto della tua vita privata, ma in ogni modo ho aggiornato il messaggio che hai quotato con questo:

O perlomeno questo vale per i "numerari" ma non per i "soprannumerari" (questi ultimi rappresentano il 70% di tutti i membri secondo il vostro sito)
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Messaggioda Baraddur » 14/09/2015, 11:18



Baraddur ha scritto:Questa storia del "trovare Dio per mezzo del lavoro" mi ricorda "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo" di Max Weber. Questo sociologo descrive come il protestantesimo ha creato terreno fertile per la nascita del capitalismo moderno, in quanto per il protestante, il calvinista in particolare, il lavoro e il successo che ne consegue, assicurava lui la prova che Dio era con lui, che quindi era nelle grazie di Dio. La grazia di Dio quindi non era da ricercarsi tramite opere pie, e sottoponendosi al giudizio di un sacerdote, ma era la conseguenza del proprio lavoro per raggiungere i propri traguardi e successi, quindi il lavoro avvicinava a Dio. Quante volte avete visto in film americani quelle scene in cui una famiglia prima di consumare il pasto, recita una preghiera di ringraziamento rivolta al Dio? I protestanti pregano Dio per ringraziarlo di ciò che hanno ottenuto mediante il loro lavoro. Negli USA c'è un'importante festa religiosa che va sotto il nome di "Giorno del ringraziamento". Credo che tutti quelli che hanno visto film e telefilm americani si ricorderanno di questa festa in cui a pranzo viene servito un enorme tacchino. Quindi in sintesi: per i protestanti calvinisti il lavoro aveva un valore etico come mezzo per avvicinarsi a Dio. Non è che non pregavano il loro Dio e che non avessero una forma di provvidenza, ma erano molto pratici e concreti. C'è da dire però che nel periodo antecedente la riforma protestante, nel medioevo, la terra dei banchieri e mercanti era l'Italia centrosettentrionale.

https://it.wikipedia.org/wiki/L%27etica ... apitalismo



A proposito, mi sono autoquotato perché una giornalista del Corriere della Sera ha fatto il mio stesso collegamento:

"In ogni caso, l' Opus Dei era e rimane la risposta cattolica all' etica calvinista, il denaro non è lo sterco del demonio e Escrivá non ha mai pensato che i ricchi non passeranno per la cruna dell' ago. Anzi. Gotti Tedeschi conferma: «Se lavori bene, hai quasi sempre successo, guadagni, possiedi. Comprare una bella macchina, o una casa accogliente, non è peccato. Dipende dal significato che attribuisci alle cose». Da sempre, e in particolare da quando, con papa Giovanni Paolo II, ha aumentato il suo peso in Vaticano, l' Opus Dei è oggetto di ondate di curiosità. Ingolosisce i media il fatto che un movimento interno alla Chiesa cattolica conti tra i suoi aderenti, o tra i simpatizzanti, persone significative nell' establishment di ogni Paese." Latella Maria

Fonte: http://archiviostorico.corriere.it/2002 ... 2406.shtml articolo del 5 ottobre 2002
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