E' stata un'esperienza tremenda. A tre giorni di distanza, mi ritrovo ancora terrorizzato, non riuscendo a non pensare a quella notte.
Sono ormai 8 mesi che faccio uso di cocaina occasionalmente. Tutto è partito per curiosità, in una sera di Febbraio.
Non ero un usatore accanito: una, massimo due volte al mese. C'è stato un periodo dove sono arrivato a sniffare anche 4 o 5 volte al mese, ma il tutto è durato per un paio di mesi.
E domenica, è stata l'ultima, tremenda volta.
Tutto andava come era sempre andato. Ero a casa, da solo, tra pc e cellulare. Avevo comprato un grammo di coca la settimana scorsa, da un collega, che diceva di avere la "dutch 70% pura". Avevo due bustine da 0.5, e, visto che il giorno successivo non avrei dovuto lavorare, decisi di provarla.
Da subito si notava che era molto più pesante della solita che prendevo. Gli effetti erano più chiari, ed il down era più leggero.
Sniffo tranquillamente, fino a che mi rimane l'ultima linea di uno dei 0.5. Decido di farmi anche quella, per poi aspettare che scenda, fumarmi un paio di sigarette, e finire la nottata.
Ma appena tiro l'ultima linea, tutto va storto.
Nemmeno 10 secondi ed inizio ad avere l'affanno. Affanno pesante, il fiato è corto, faccio fatica a respirare. Il petto inizia ad essere pesante. Sento il cuore andare come un treno: 4 battiti in un secondo. Dopo un po', il braccio sinistro inizia ad intorpidirsi. Ma l'effetto della cocaina non mi fa rendere conto del pericolo, e quindi rimango lì, tranquillo.
Poi, dopo 20 minuti, la coca inizia a scendere, ed inizio ad andare in panico. Ho tutti i sintomi di un infarto. Lo so, perchè mio padre l'ha vissuto sulla sua pelle, e quel braccio intorpidito era tutto ciò che lui sentiva qualche minuto prima che avvenisse.
Il panico aumenta. Esco di corsa, strafatto, con l'intenzione di recarmi al pronto soccorso. Ma noto che, appena inizio a muovermi e camminare, l'affanno si calma, il dolore al petto pure.
Così mi fumo una sigaretta, cammino un po', e poi torno a letto. L'affanno è forte, il cuore va velocissimo, il dolore al petto è presente.
In un modo o in un altro, riesco a distrarmi, calmarmi, ed il dolore si calma. Passano due giorni, ma il dolore al petto ed il braccio intorpidito ci sono ancora.
Così ieri decido di recarmi al pronto soccorso, spiegando tutto l'accaduto. Mi mettono in fila d'emergenza, e dopo una lunga attesa, vengo visitato.
Pressione buona, ossigenazione buona, battito leggermente accellerato, temperatura normale. Mi fanno un elettrocardiogramma, che risulta normale. Mi dicono che il dolore è causato dallo sforzo dettato dalla cocaina al corpo, e che dovrebbe passare con il tempo. Mi danno un antidolorifico, e mi mandano a casa.
Ancora oggi, dopo tre giorni, ho dolore al petto e ancora il braccio sinistro mezzo intorpidito, seppur in maniera più lieve. Non sono uscito di casa se non per arrivare alla salumeria dall'altro lato della strada. Ho l'ansia fissa, attachi di panico continui e sono completamente terrorizzato. Sento di esser stato faccia a faccia con la morte, e di essere ancora vivo solamente perchè ha deciso di non prendermi.
Credo che sia stato abbastanza chiaro come segnale. Ho buttato il resto della cocaina che avevo. Non voglio nemmeno vederla più in televisione.