Giorni fa mi è capitato di parlare con un'amica in crisi perché non riusciva a trovare nella provincia di bologna uno psicologo che anche per il primo "colloquio conoscitivo" non chiedesse di essere pagato. Chi 50€, chi 60€, chi addirittura tre incontri conoscitivi da €120 e chi assurdamente perfino il doppio. A mio avviso questa tendenza è scorretta e pericolosa. Scorretta perché abbiamo il diritto di scelta, di poterli vedere in faccia e chiedergli come lavorano(che tipo di approccio utilizzano) e capire se "a pelle" ci sentiamo in sintonia con loro o no. Tutto questo esula dal lavoro vero e proprio e quindi non è corretto che chiedano una parcella. C'è chi ha risposto alla mia amica dicendo "no ma sai io già dal primo colloquio lavoro", ma cosa? se non mi conosci? se non sai nulla di me? e soprattutto se non ti ho ancora detto se ti scelgo come mio terapeuta, cosa lavori? Cercano, a mio avviso, di monetizzare e lo trovo deontologicamente sbagliatissimo e poco serio. Pericoloso perché chi ha problemi economici sarà sempre meno invogliato a rivolgersi ad un professionista, perché il messaggio che arriva da parte di questi "professionisti" è "non ho tempo da perdere".
Nella mia vita ho incontrato quasi una ventina di psicologi e MAI mi sono imbattuta in personaggi che chiedevano di essere pagati per il primo colloquio conoscitivo. Segnalo anche che c'è chi lo ha ribattezzato colloquio "informativo" con la caratteristica di essere della durata di 20-30min, anzichè 50-60min della seduta convenzionale.
Non fatevi abbindolare dalle loro parole e in certi casi, a mio avviso, anche dall'abuso del loro ruolo: i terapisti seri non fanno pagare per un colloquio conoscitivo o informativo che dir si voglia. Trovo odioso che ci provino e che si ostinino e personalmente non andrei mai da uno di loro. Ditegli pure la vostra, senza paura a questi "professionisti" e combattiamo questa moda scorretta.
Non mollate perché di terapisti seri e motivati ce ne sono ancora.
