Poesie in musica

La Setta Dei Poeti Estinti.
Poesie, racconti, libri, letteratura, miti, leggende barzellette... Condividiamo le creazioni dei Grandi e... anche nostre!

Poesie in musica

Messaggioda Eos » 12/12/2015, 13:57



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Traduzione.
“Perché sei cosi triste?
Lacrime nei tuoi occhi
vieni e vieni da me ora
non vergognarti di piangere
lascia che ti guardi dentro
perché io ho vissuto
anche la parte oscura
quando la notte scende su di te
non sai cosa fare
niente che mi confessi
può fare in modo
che ti ami di meno
Voglio stare con te
voglio stare con te
non voglio lasciare
che nessuno ti ferisca
voglio stare con te
Così, se la tua furia esplode
non tenerla dentro di te
vieni e parlane con me ora
ma cos’hai da nascondere
anch’io mi arrabbio
siamo molto simili io e te
quando stai fermo lì all’incrocio
non sai quale strada prendere
seguimi, perché perché
anche se sbaglierai…
Voglio stare con te
voglio stare con te
non voglio lasciare
che nessuno ti ferisca
voglio stare con te
Portami con te
nella tua ora di oscurità
non ti abbandonerò mai
voglio stare con te
e quando, quando la notte
scende su di te piccolo
ti senti solo
cammina in te stesso
Voglio stare con te
voglio stare con te
non voglio lasciare
che nessuno ti ferisca
voglio stare con te
portami con te
nella tua ora di oscurità
non ti abbandonerò mai
voglio stare con te
voglio stare con te
non voglio lasciare
che nessuno ti ferisca
voglio stare con te
non voglio lasciare
che nessuno ti ferisca
voglio stare con te
voglio stare con te
non voglio lasciare
che nessuno ti ferisca
voglio stare con te”.
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Eos
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Poesie in musica

Messaggioda io sono Nessuno » 13/12/2015, 9:05



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Com'è straordinaria la vita,un bel titolo per una bella canzone di Dolcenera,autrice del brano in collaborazione con L. Imerico e R. Pacco.
Per il video ho scelto una versione unplugged dove Dolcenera è accompagnata alla chitarra da Maurizio Solieri,dove il testo è stato leggermente modificato,l'originale che riporto sotto è di molto migliore secondo me.

Guarda su youtube.com



COM'E' STRAORDINARIA LA VITA


Ci sono momenti che passano in fretta

e il tempo che vola sa di sigaretta

Ci sono momenti che pensi alla vita

ed altri in cui credi che è proprio finita



E ti viene da vivere

e ti viene da piangere

e ti viene da prendere un treno

andare affanculo e lasciare tutto com'è



Che qui non è facile

e ti senti fragile

eh qui dove tutto quello che conta è quello che senti

e sentire com'è, sentire com'è?



Com'è straordinaria la vita

com'è, coi suoi segreti, i sorrisi, gli inganni

Com'è straordinaria la vita

che un giorno ti senti come in un sogno

e poi ti ritrovi all'inferno

Com'è straordinaria la vita

che non si ferma mai

si! Non si ferma mai!



E ti viene da vivere

e ti viene da credere

e ti viene da provarci ancora

continuare a lottare e dare il meglio di te



Che qui non è facile

e ti senti fragile

eh qui dove tutto quello che conta è quello che senti

e sentire com'è, sentire com'è?



Com'è straordinaria la vita

com'è che ti fa credere, amare e gridare

Com'è straordinaria la vita

che non si ferma mai

si! Non si ferma mai!



Eh eh eh

eh eh eh



Com'è straordinaria la vita

che un giorno ti senti come in un sogno

e poi ti ritrovi all'inferno

Com'è straordinaria la vita

che non si ferma mai

si! Non si ferma mai!


E mi viene da ridere

e mi viene da vivere eh...
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Messaggioda io sono Nessuno » 14/12/2015, 8:28



Non canzoni nè poesia,prosa una volta tanto.Di Giorgio Gaber,una delle più eminenti intelligenze espresse in campo musicale,sia detto pure in forma sui generis,dato che Gaber era molto sopra tale livello.Il brano fa comunque parte dell'album "Polli d'allevamento" del 1978,che alterna canzoni e monologhi,tra cui questo.Il brano è certamente datato per i nomi di politicanti,cantanti,nani e ballerine che vi figurano ma immaginando di inserire al posto di quei nomi gli omologhi odierni,questo brano sembrerebbe contemporaneo come un quotidiano fresco di stampa.Genio puro.

IL SUICIDIO (Giorgio Gaber)

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Bella serata, proprio una bella serata. E poi gli amici ti tirano su, si parla si canta, si ride. Che risate si fa quando si ride. Va be’, spogliamoci và.
Tu guarda che faccia, spalle curve, le gambe magre, e ‘ste mutande, color pervinca, non importa, questa volta va a finire che lo faccio sul serio. Ma sì, bisogna farla finita, magari davanti allo specchio, sì nudo, via anche le mutande.
Ecco questo sono io. Gli specchi non servono a niente, non so neanche che faccia avrò con gli occhi chiusi. Non riesco a fregarlo, non importa. Questa volta va a finire che lo faccio per davvero.
Mi ricordo che una volta volevo ammazzarmi per amore, mi aveva detto che non mi amava più, un attimo prima che glielo dicessi io. Quel tanto che basta a farti impazzire.
Ti senti escluso abbandonato, e lei non si accorge neanche dell’ingiustizia che ti ha fatto. E tu, ti ammazzi. Così impara. E dopo, ti amerà per tutta la vita… la sua. Suicidio troppo emotivo, a caldo.
Ma tu guarda che faccia che ci ho io, non ci ho mica la faccia di uno che soffre. È il mondo che... Suicidio a freddo, di controinformazione. Pum e tutto cambia, e il mondo, fino a un attimo prima tremendo e ostile contro di te, viene subito a rotolarsi ai tuoi piedi come una palla docile sorniona scodinzolante affettuosa…un cocker. Peccato che poi non ci hai la soddisfazione di vederlo… il cocker.
Quasi quasi mi rivesto, e vado da Giuseppe, Giuseppe è sensibile, so già cosa mi dice, ci sono mille modi di riinteressarsi alla vita. Lui ci crede ciecamente alle passioni, mille modi, c’è gente che fotografa i rapaci nei loro nidi, e fa dei corsi meravigliosi per impadronirsi di queste tecniche speciali.
Ci sono davvero questi corsi sai, c’è tutto. Nooo, non posso distrarmi con la fotografia. Siamo così futili, che le distrazioni ci possono impedire, di ammazzarci.
No, meglio Athos allora, ma si Athos è più obiettivo, non sta mica a tirarmi su di morale coi soliti discorsi sulla vita, è troppo intelligente, vado lì, gli racconto tutto, tutto tutto fino alla fine… ecco Athos, lo vedi anche tu, sono un fallito. E lui, si, e mi indica la scogliera. ‘Sto deficiente, insensibile, ma che si ammazzi lui, la scogliera... casomai il modo me lo scelgo io, un modo che sia mio, un modo che sia giusto per…
Bisogna essere prudenti quando ci si ammazza, se no si fan delle figure dai, la scogliera, ma la scogliera, la sc, la scogliera va bene per Bergman, nordico, religioso, eh.
Gia, come si ammazzerà la gente importante eh? No dico, quelli famosi. Per dire, Barbato, Andrea Barbato… con calma. Scrive l’ultima cartolina, e si svena ssssvvv. Due gocce di sangue.
E la Dellera? Francesca, tutta nuda, uno spillettino…pss.
E Lucio Battisti? A fari spenti nella notte, questa era facile, e Craxi? Craxi sì, me lo vedo, una sfilata macchina scoperta, lui in piedi, sorride alla folla, paga un sicario. Martelli. Da una finestra, pum trac…come un presidente.
Occhetto… lapidato sì, dai suoi. E Cossiga? Cossiga in diretta tr reti unificate, esterna due parole, quattro, venti cazzate, tanto il Quirinale smentisce, arriva Galloni con il calice, la cicuta. E sulla sua tomba…solo gladioli.
E io, no dico io, con questa faccia, questa cameretta, queste mutande, potrei buttarmi sotto… troppo vitale. Oppure potrei… no, non va bene, ma possibile che oggi, non si riesca a trovare un modo che non sia vecchio, superato, inadeguato ridicolo.
Forse oggi esteticamente, mi rimetto gli slip pervinca, mi rivesto, esco, e vedremo come va a finire.
C’è una fine per tutto. E non è detto che sia sempre la morte.
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Poesie in musica

Messaggioda io sono Nessuno » 14/12/2015, 13:59



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IO NON MI SENTO ITALIANO (Giorgio Gaber)


Io G. G. sono nato e vivo a Milano
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo bel Paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.

Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che è tutto calcolato
e non funziona niente.
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in parlamento
c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui m'incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos'è il Rinascimento.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo bel Paese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.

Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c'è un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido "Italia, Italia"
c'è solo alle partite.
Ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa
facciamo anche l'Italia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo lo sono...
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Messaggioda io sono Nessuno » 15/12/2015, 10:05



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Poesie in musica

Messaggioda io sono Nessuno » 16/12/2015, 9:26



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DUE RESPIRI


Non c'è fortuna, non c'è destino,

non c'è sorpresa per me,

non c'è vittoria né aspirazione

così importante per me

non c'è bellezza,

frase ad effetto o un'assoluta verità

ma c'è un istante nell'universo,

attimo eterno in cui mi sento unica



Perché niente è come te e me insieme

niente vale quanto te e me insieme

siamo due respiri

che vibrano vicini

oltre il male e il bene

niente è come te e me insieme



Non serve intento né sacrificio

una tentazione per me

dediderare voler sparire

resta un ricordo per me

non serve dolor, normale attenzione

quella che riservo a te

anche il silenzio,

che sento dentro

quando mi avvolge diventa musica



Perché niente è come te e me insieme

niente vale quanto te e me insieme

siamo due respiri

che vibrano vicini

oltre il male e il bene

niente è come te e me insieme



Non c'è ossessione solo emozione

quella che dedico a te

non c'è tramonto, non c'è una stella

che ci assomiglia,

che sia così unica



Perché niente è come te e me insieme

niente vale quanto te e me insieme

siamo due respiri

che vibrano vicini

oltre il male e il bene

niente è come te e me insieme



Tutto è come te e me insieme...
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Messaggioda davide91plus » 16/12/2015, 11:55



Particolarmente affezionato a questa canzone:

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NON È NEL CUORE
(Eugenio Finardi)

La prima volta che ho fatto l'amore
non è stato un granche' divertente
ero teso ero spaventato
era un momento troppo importante
da troppo tempo l'aspettavo
e ora che era arrivato
non era come nelle canzoni
mi avevano imbrogliato...


Perché l'amore
non è nel cuore,
ma è riconoscersi dall'odore.
E non puo' esistere l'affetto
senza un minimo di rispetto
e siccome non si puo' farne senza
devi avere un po' di pazienza
perché l'amore è vivere insieme
l'amore è si volersi bene
ma l'amore è fatto di gioia
ma anche di noia.


E dopo un po' mi sono rilassato
e con l'andar del tempo
ho anche imparato
che non serve esser sempre perfetti
che di te amo anche i difetti
che mi piace svegliarmi
la mattina al tuo fianco
che di fare l'amore con te
non mi stanco
che ci vuole anche del tempo
ma lo scopo è conoscersi dentro.


Perchè l'amore
non è nel cuore
ma è riconoscersi dall'odore.
E non puo' esistere l'affetto
senza un minimo di rispetto
e siccome non si puo' farne senza
devi avere un po' di pazienza
perché l'amore è vivere insieme
l'amore è si volersi bene
ma l'amore è fatto di gioia
ma anche di noia.

Oggi ho litigato con lei
Si parlava di diritti e di doveri
Ma se ci penso nella nostra storia
fatti i conti, in fondo, siamo pari.
  • 3

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Messaggioda io sono Nessuno » 17/12/2015, 9:10



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Di Céline Marie Claudette Dion,una delle canzoni più dense di significato della grande artista francocanadese (originaria di Charlemagne,una piccola città del Québéc,anima e cuore pulsante del Canada Francofono) che per tutti gli anni prima del successo mondiale cantò solo nella sua lingua madre.


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POUR QUE TU M'AIMES ENCORE (Eric Benzi / Jean-Jacques Goldman)


J'ai compris tous les mots, j'ai bien compris, merci
Raisonnable et nouveau, c'est ainsi par ici
Que les choses ont change, que les fleurs ont fane
Que le temps d'avant, c'était le temps d'avant
Que si tout zappe et lasse, les amours aussi passent

Il faut que tu saches

J'irai chercher ton cœur si tu l'emportes ailleurs
Même si dans tes danses d'autres dansent tes heures
J'irai chercher ton âme dans les froids dans les flammes
Je te jetterai des sorts pour que tu m'aimes encore

Fallait pas commencer m'attirer me toucher
Fallait pas tant donner moi je sais pas jouer
On me dit qu'aujourd'hui, on me dit que les autres font ainsi
Je ne suis pas les autres
Avant que l'on s'attache, avant que l'on se gâche

Je veux que tu saches

J'irai chercher ton cœur si tu l'emportes ailleurs
Même si dans tes danses d'autres dansent tes heures
J'irai chercher ton âme dans les froids dans les flammes
Je te jetterai des sorts pour que tu m'aimes encore

Je trouverai des langages pour chanter tes louanges
Je ferai nos bagages pour d'infinies vendanges
Les formules magiques des marabouts d'Afrique
Je les dirai sans remords pour que tu m'aimes encore

Je m'inventerai reine pour que tu me retiennes
Je me ferai nouvelle pour que le feu reprenne
Je deviendrai ces autres qui te donnent do plaisir
Vos jeux seront les nôtres si tel est ton désir
Plus brillante plus belle pour une autre étincelle
Je me changerai en or pour que tu m'aimes encore...



TRADUZIONE


PERCHE' TU POSSA AMARMI ANCORA


Voglio che tu sappia

Andrò a cercare il tuo cuore se lo porti altrove
Anche se nelle tue danze altri danzano le tue ore
Andrò a cercare la tua anima nei freddi e nelle fiamme
Ti lancerò incantesimi perché tu possa amarmi ancora

c'è bisogno che tu sappia che...

Andrò a cercare il tuo cuore se lo porterai altrove
Anche se nelle tue danze altri danzano le tue ore
Andrò a cercare la tua anima nei freddi e nelle fiamme
Ti lancerò incantesimi perché tu possa amarmi ancora

Troverò le lingue per cantare i tuoi pregi
Farò i nostri bagagli per delle infinite vendemmie
Le formule magiche degli stregoni d'Africa
Le dirò senza rimorso perché tu possa amarmi ancora

Mi trasformerò in regina perché tu mi trattenga
Mi farò nuova perché il fuoco riprenda
Diventerò quelle altre che ti danno piacere
I vostri giochi saranno i nostri se tale è il tuo desiderio
Più brillante e più bella per un'altra scintilla
Mi cambierò in oro perché tu possa amarmi ancora...
  • 1

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Poesie in musica

Messaggioda Angel Fall » 17/12/2015, 9:56



The end

The Doors


This is the end, beautiful friend

This is the end, my only friend, the end

Of our elaborate plans, the end

Of everything that stands, the end

No safety or surprise, the end

I'll never look into your eyes

Again



Can you picture what will be

So limitless and free

Desperately in need

Of some stranger's hand

In a desperate land



Lost in a Roman wilderness of pain

And all the children are insane

All the children are insane

Waiting for the summer rain



There's danger on the edge of town

Ride the king's highway, baby

Weird scenes inside the gold mine

Ride the highway west, baby

Ride the snake

Ride the snake, to the lake, the ancient lake, baby

The snake is long seven miles

Ride the snake

He is old and his skin is cold



The West is the best

The West is the best

Get here and we'll do the rest

The blue bus is calling us

The blue bus is calling us

Driver, where you taking us



The killer awoke before dawn

He put his boots on

He took a face from the ancient gallery


And he walked on down the hall

He went to into the room where his sister lived

And then he paid a visit to his brother

And then he, he walked on down the hall

And he came to a door, and he looked inside

"Father?"-"Yes, son?"-"I want to kill you,

Mother, I want to..."



Come on, baby, take a chance with us

Come on, baby, take a chance with us

Come on, baby, take a chance with us

And meet me at the back of the blue bus



Still now

Blue bus

Oh now

Blue bus

Still now

Uuh yeah



This is the end, beautiful friend

This is the end, my only friend, the end

It hurts to set you free



But you'll never follow me

The end of laughter and soft lies

The end of night we tried to die

This is the end
  • 2

Come il principe dei nembi é il poeta che,avvezzo alla tempesta si ride dell'arciere:MA ESILIATO SULLA TERRA,FRA SCHERNI,CAMMINARE NON PUÒ PER LE SUE ALI DA GIGANTE.
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Poesie in musica

Messaggioda Angel Fall » 17/12/2015, 10:04



Jenny
Nomadi

Jenny abitava in un bosco a due passi dalla pietà
Jenny abitava in un bosco a due passi dalla falsità
Jenny abitava in un bosco a due passi dalla viltà
Jenny abitava in un bosco a due passi dalla città.


Un giorno vide bruciare il suo campicello aldilà del fosso
Un giorno vide bruciare il suo campicello lassù sul dosso
Un giorno vide bruciare il suo campo aldilà del fosso
Un giorno vide bruciare il suo campo di grano rosso
Un giorno vide arrivare il suo cavallo malandato
Un giorno vide arrivare il suo cavallo bastonato.


Ma un giorno anche questo le sparì, dovette rinunciare
Finchè un giorno a testa china in città la videro entrare.


Jenny abitava in un bosco a due passi dalla pietà
Jenny abitava in un bosco a due passi dalla falsità
Jenny abitava in un bosco a due passi dalla viltà
Jenny abitava in un bosco a due passi dalla città.
  • 1

Come il principe dei nembi é il poeta che,avvezzo alla tempesta si ride dell'arciere:MA ESILIATO SULLA TERRA,FRA SCHERNI,CAMMINARE NON PUÒ PER LE SUE ALI DA GIGANTE.
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