Mi manca la praticità nelle cose, la sicurezza nell'affrontare le situazioni pratiche e la determinazione che a volte viene a mancare perché purtroppo parto a prescindere.
Ero quello che spiccava più intellettualmente ma questa cosa non mi ha portato da nessuna parte. A tutto questo si è aggiunta ultimamente l'invidia. Un sentimento orribile, che cerco di cacciare da me con tutte le mie forze. Mà più ci provo e più mi avvolge. È incredibilmente lacerante questa cosa anche perché mi sta rovinando il rapporto con le persone che amo di più. In particolare questo sentimento è rivolto verso un amico, il mio migliore amico. Un fratello. Lui era il vero fannullone della comitiva, quello che non riusciva a concludere nulla, lo scemo di turno, lo "sgrammaticato". Ma era più alto di me, più forte di me, forse più bello di me e con gli anni si è mostrato più in gamba di me. In un periodo in cui io ho perso tutto quello che avevo lui ha sorpassato tutto e tutti di gran lunga. Ha raggiunto i suoi obiettivi e ha superato le sue aspettative raggiungendo una carriera che io stesso desideravo, una posizione a cui ho sempre ambito e che per me forse resterà un sogno.
Non vorrei provare questo sentimento crudele ma non riesco a mandarlo via.
Vorrei essere come lui: difficile da ammettere ma è cosi. E ci siamo trovati anche a svolgere per un periodo la stessa mansione ma non ero come lui...lui ha quell'ammirazione che vorrei, ha quella fama che desidero... E pensare che fino a poco tempo fa non era nulla...che ero io ad averlo spinto a darai una mossa, ero io che gli consigliavo cosa e come fare...
Quando ci vediamo (quasi ogni giorno) e ascolto i suoi progressi, la sua contentezza, le sue continue vittorie vado su tutte le furie

Vi siete mai trovati in una situazione simile?