Dr Edoardo Savoldi ha scritto:Le tecniche diventano tantissime:
- defusione
- accettazione
- ristrutturazione
- consapevolizzazione
- esplicitazione
- educazione
- ascolto
- tecniche strategiche
- uso dei processi metaforici
La patologia NON si rimuove (in senso stretto) perchè la patologia non esiste in senso medico, ossia non c'è un virus inestinale. Ma ci possono essere "VIRUS" mentali (appunto NON virus nel cervello ma nella mente).
Come in un computer l'hardware è quello che aggiusta il medico, il software lo psicologo.
Che ne so se una paziente ha sviluppato un sesno del sè totalmente centrato sulla compiacenza altrui, sarà sempre soggetto ai cmabi di idee e ai pareri diversi delle perosne: di fatto si garantirà una costante frustrazione.
Se uno pensa di essere amabile per quello che fa e non per quello che è, potrebbero esserci degli eventi che gli facciano pensare che lui non vale più niente perchè la determinata cosa non è andata come voleva lui.
Fammi un esmpio pratico del tipo "e gli attacchi di panico come li tratti?" Mi è più semplice...
Prendiamo ad es. la rabbia e la voglia di vendicarsi, cui qui c'è una sezione. Se uno ha rabbia, non è detto che sia malato; anzi, per come stanno andando le cose, sarebbe forse anormale non provare rabbia. Ma tanti psicologo riconducono al soggetto il problema: non sono in grado di sopportare. Esiste cosa più schifosa?
Comunque, ognuno legge la realtà coi propri occhi e se ha sviluppato un disagio, significa che nella realtù riscontra quello di cui ha paura. Infatti non si può avere paura di una cosa che non esiste e di cui nemmeno si sospetta l'esistenza...